"Immagina"- Daniel Sharman- "This princess saves herself" (#5)
AVVISO! ATTENZIONE! Con questa storia volevo dare uno "sprint" a tutte le persone che si trovano in una situazione "tossica" in questo momento. Se vi trovate in una relazione che non è finita bene, se adesso vi trovate con il cuore "spezzato" e vi sentite in un baratro per qualsiasi motivo, non aspettate MAI che arrivi qualcuno a "salvavi" ad aiutarvi, voi siete abbastanza forti da "salvarvi" da soli! Dovete darvi da soli la "spinta"! La famiglia, gli amici, l'amore, sono FONDAMENTALI, ma se non è presente la VOSTRA forza di volontà, non riuscirete ad andare da nessuna parte. Non lasciatevi mai andare, voi siete la persona più importante per voi stessi, siate gli eroi della vostra stessa storia. Con queste parole ho pensato di condividere con voi ciò che penso davvero. Per scrivere questa storia mi sono ispirata ad alcune canzoni di Taylor Swift, che anche se considerata da alcuni solo una "star" per teenager, mi ha fatto riflettere su un po' di cose. Passando alla storia vera e propria vi avviso che IN QUESTA STORIA DANIEL AVRA' UN RUOLO NON MOLTO "FELICE" QUINDI SE NON VI VA BENE, NON LEGGETE. Vorrei dire anche due velocissime parole sulla morte di Mac Miller, un ragazzo così giovane che ci ha lasciato anche lui per l' overdose...non ho parole. Riprendendo la parole che vi ho scritto prima mi volevo riferire anche a situazioni gravissime come queste, l'aiuto degli altri è fondamentale nella vita, la collaborazione, ma è ancora PIU' fondamentale la collaborazione con noi stessi! Con ciò che ho scritto voglio ESCLUSIVAMENTE mandare un messaggio positivo, condividere POSITVITA'! Non voglio che nessuno fraintenda ciò che ho scritto, dunque se non avete ben capito un punto vi prego di chiedere e di non iniziare ad "insultare a caso" (nonostante sappia che la mia adorata COMMUNITY non faccia queste cose). Mi scuso anticipatamente se ho riunito vari argomenti in un unico scritto in una maniera un po' confusionaria, ma avevo, ed ho ancora, diverse cose da dire su vari argomenti che mi frullano nella testa sempre su questo tema, ma non voglio dilungarmi troppo. Vi voglio bene e, ripeto, come dice sempre una YouTuber italiana che io seguo e stimo molto "BE THE HERO OF YOUR OWN STORY". LOVE YA ALL!
Eri in casa tua, mentre sul divano, con il computer sulle gambe, stavi svolgendo alcune faccende di lavoro. Era un pomeriggio alquanto uggioso, ogni tanto nell'aria si sentiva il rombare di un tuono, anche se non si riusciva a vedere neanche l'ombra di una goccia d'acqua.
La casa era alquanto silenziosa, come al solito. Il tuo futuro marito era fuori città per lavoro, ma quella sera sarebbe ritornato presto. In quei giorni, che precedevano il vostro matrimonio, il vostro rapporto sembrava andare sempre più verso un dirupo. Non più una carezza, non più un bacio...solamente accennati segni di saluto: non sembrava affatto il giusto clima che presagiva il matrimonio. L'unica cosa che non era mai mancata fino a quel momento era il rispetto, sempre presente tra voi due.
Sapevi benissimo che le cose tra te e Daniel non sarebbero mai andate come volevi, ma nonostante quello non ti eri mai arresa, eri convinta che l'amore che provavi per lui, così forte e puro, sarebbe stato capace di costruire da solo il vostro rapporto, ma in quei giorni, ti stavi accorgendo che non era così.
Daniel era sempre stato molto scettico sulla vostra relazione, non te lo aveva mai detto, tu avevi sempre avvertito ciò, ma nonostante quello eri andata avanti. In realtà lo avevi capito dalla prima volta in cui vi eravate presentati a tutti come "coppia", lui non era sicuro era come se fosse a disagio, in un posto in cui non voleva stare o meglio, con una persona con la quale non voleva stare. Per non parlare di tutte le volte in cui eri "caduta", in cui le cose non erano andate come speravi, (i vari progetti di lavoro ecc.) lui aveva come fatto un passo indietro, lasciandoti lì, nei tuoi guai, dai quali ti eri sempre sbrogliata da sola. Infondo eri una ragazza forte, non avevi bisogno del suo aiuto, ma desideravi un supporto morale da parte di qualcuno che amavi.
Il pomeriggio passò velocemente e pesto un cielo oscuro e buio avvolse la tua casa, bagnandola con una enorme quantità di pioggia. Mangiasti da sola quella sera, come spesso accadeva, davanti alla televisione con una delle tue solite cenette che ti preparavi da sola e che a te piacevano un sacco, ma che Daniel faceva fatica a mangiare poiché per lui erano "troppo piene di verdure", quella definizione ti faceva davvero ridere. Mentre silenziosa mangiavi il tuo pasto, ipnotizzata davanti alla TV sulla quale trasmettevano il tuo show preferito, sentisti il telefono squillare: era tua mamma. Abbassasti il volume della televisione e rispondesti alla chiamata:
Tua Mamma: Tesoro! Ci siamo! Tra un po' è il grande giorno!
Tu: Ciao mamma! Sì, lo so bene...
Rispondesti con voce priva di entusiasmo. Inutile dire che tua mamma, anche a se a miglia di distanza se ne accorse, ma non ti disse nulla.
Tua Mamma: Io e papà atterriamo domani, ci vieni a prendere tu all'aereoporto?
Tu: Certo! A che ora avete il volo?
Tua Mamma: Dovremmo atterrare verso le cinque e mezzo, in ogni caso, prima di partire ti avviso. Quando arrivo da te mi devi spiegare un un po' di cosette.
Tua madre si riferiva al fatto che anche lei era molto dubbiosa sulla tua relazione con Daniel, non perché lo definisse un ragazzo non "per bene", ma perché vi vedeva una coppia molto, molto distaccata.
Tu e tua mamma vi salutaste. Qualche minuto dopo dalla telefonata, il tuo ragazzo arrivò a casa. Vi salutaste con un "ciao" alquanto smorto.
Tu: Hai mangiato? Vuoi che ti prepari qualcosa?
Daniel: No, ti ringrazio. Ci siamo incontrati con alcuni amici e abbiamo preso qualcosa fuori.
Tu: Ah...ok. Ascolta ti volevo dire, il tuo vestito per il matrimonio lo hanno confezionato definitivamente, desideri che lo vada a prendere io domani, quando vado a prendere i miei all'aereoporto o ci vai tu in atelier?
Daniel sembrò pensarci su, poi disse:
Daniel: Ah, perché è già pronto?
Tu aggrottasti le sopracciglia e dicesti:
Tu: Ma certo che è pronto... il matrimonio è tra una settimana. Ci mancherebbe che non è pronto!
Cercasti di fare un finto sorrisino. Il ragazzo fece "okay" poi disse:
Daniel: Allora, non ti dispiace andare tu a prenderlo, no?
Negasti con la testa, poi Daniel andò nella vostra camera da letto e tu rimanesti lì immobile nel salotto.
Il giorno dopo, dopo aver preso i tuoi all'aereoporto e dopo aver preso il vestito da cerimonia del tuo ragazzo, iniziasti a parlare con tua mamma:
Tu: Non lo vedo convinto, non facciamo più nulla insieme...
Tua mamma era totalmente d'accordo con te sul fatto di vedere Daniel completamente assente e come disinteressato alla vostra relazione, figuriamoci al matrimonio! Ma in ogni caso cercava di tranquillizzarti:
Tua Mamma: Ma no, vedrai che è solo una tua impressione. Poi avete entrambi dei lavori molto stressanti che vi portano via tanto tempo, più il matrimonio che è una cosa oggettivamente stressante da organizzare. Stai tranquilla, tra qualche giorno sarà passato tutto e voi due sarete una bellissima famiglia!
Alla fine anche tu ti eri fatta influenzare da quelle idee alquanto "assurde" per te. Anche tuo papà, che non diceva mai nulla, in tutto ciò assorbiva una certa aria negatività e aveva già capito tutto, ma non osava proferire parola.
Nei due giorni precedenti al matrimonio avevi deciso di cancellare completamente le sensazioni negative e ti eri concentrata molto su te stessa, regalandoti momenti al centro benessere e sperimentando con delle nuove sessioni di yoga in palestra. Con quella piacevole e necessaria ondata di positività, sembrava anche che la tua relazione con Daniel ne stesse giovando.
Il giorno della cerimonia eri super agitata, ma molto felice. Eri arrivata al bellissimo palazzo nel quale ti saresti sposata. Tu ti trovavi in una delle stanze, arredate con uno stile vittoriano con pareti e mobili sul rosa antico e decorata quasi in modo principesco, che avevi utilizzato per prepararti con gli ultimi dettagli, tipo ritoccare il makeup leggermente con la cipria e sistemare ancora meglio i capelli. Mentre ammiravi il tuo bellissimo vestito da sposa Dior color panna allo specchio, sentisti bussare alla porta.
Tu: Mamma che cosa ti sei dimenticata ora? Basta piangere!
Dicesti credendo fosse tua mamma avviandoti verso la porta e aprendola, ma non era lei, era Daniel. Ti venne un colpo al cuore vedendolo con il suo bellissimo abito elegante, i capelli perfettamente disciplinati: era semplicemente fantastico. Sorridesti, poi lui parlò:
Daniel: T/N, non sto bene...
Ti avvicinasti a lui e gli dicesti:
Tu: Stai tranquillo, è solo un po' di agitazione. Ricordati che questo non è il momento in cui devi provare niente a nessuno, non è un esame o cosa...siamo solo io e te.
Gli accarezzasti la guancia. Il ragazzo prese a gironzolare per la stanza dalla forma circolare. Poi sbuffò e iniziò a giocherellare con le dita delle sue mani. Gli toccasti la spalla.
Tu: Ehi, mi fai preoccupare...non è che hai la febbre o cosa?
Il ragazzo di scatto si girò verso di te e disse:
Daniel: Ti devo dire una cosa, ma ti prego, promettimi che mi capirai.
Ti mancò il terreno sotto i piedi, iniziasti a tremare e improvvisamente sentisti tutto intorno a te troppo "stretto"; il ragazzo iniziò a dire:
Daniel: Mi dispiace, ma non ce la faccio...io non ti posso sposare. Non ce la faccio, perdonami...io ho cercato di andare avanti, ma non so...forse è la nostra accoppiata che non funziona o sono io! Tu sei meravigliosa, ma...- non lo lasciasti finire che iniziasti ad urlare-
Tu: TU...- gli puntasti un dito contro- TU "NON CE LA FAI"!? "NON CE LA FAI"?! SPARISCI DALLA MIA VISTA NON TI VOGLIO VEDERE PIU'...- iniziasti a piangere disperatamente cadendo a terra non importandoti del vestito e di sembrare una povera disperata- COSA DOVREI CAPIRE? COSAAAAA?!
Urlavi in una maniera mai vista.
Tu: TU MI HAI UMILIATA, MI HAI TRATTATO COME SE FOSSI NULLA! HAI ASPETTATO IL MATRIMONIO PER DIRMI CHE NON PROVI E CHE NON HAI MAI PROVATO NULLA PER ME?! MA TI E' MAI FREGATO DI ME, ALMENO UN PO'? EH?! SEI SOLO UNO STRONZO, AVREI DOVUTO AGIRE IO PRIMA DI TE!
Il ragazzo iniziò a piangere anche lui, cercò di avvicinarsi a te, ma capì che non poteva più fare nulla ormai.
Tu: Saprisci dalla mia vista....sparisci dalla mia vista...
Continuavi a ripetere questa volta con un tono molto più basso poiché non riuscivi a gridare più. In quel momento tua madre insieme a tuo padre, accorse in quella camera entrambi con lo sguardo spaesato di chi non sa cosa sta succedendo. Poi tua madre, vedendo lì Daniel, capì tutto e disse:
Tua Mamma: Cosa ti ha fatto mia figlia per essere trattata in questo modo, cosa? Lei è un gioiello e meritava di essere trattata come tale ogni giorno! Come ti sei permesso, come?! Mi dispiace solamente per la tua famiglia, perché ci siamo trovati davvero con persone fantastiche come i tuoi genitori, ma tu non fai parte di queste persone fantastiche.
Il ragazzo se ne andò tremando pentito di averti trattato in quella maniera, ma consapevole di aver fatto la cosa giusta.
Abbracciasti tua mamma:
Tu: Mamma...aiutami a bruciare tutto... aiutami a bruciare tutto...non voglio vedere più nulla! PIU' NULLAAAA!
Piangevi disperatamente. Poi abbracciasti anche tuo padre e insieme a loro, il giorno stesso prendesti un volo per l'Italia.
Il tuo cuore era sgretolato in mille pezzetti e la tua "missione" in quel momento, era proteggerlo; dovevi riuscirci a tutti i costi. In quel momento avevi perso lui, ma avevi trovato te stessa ancora una volta. Sapevi che ce l'avresti fatta, anche in quel momento, da sola, la tua forza non poteva essere sgretolata a causa di nessuno.
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