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"Immagina"- Cole Sprouse- Dylan Sprouse I (#2)



Ti trovavi in classe. Insieme ai tuoi compagni stavi svolgendo degli esercizi di algebra che vertevano sulle equazioni e, mentre eri intenta a fare ciò, ogni tanto sentivi alcuni ragazzi bisbigliare tra loro che volevano confrontarsi con te sulla soluzione di qualche esercizio. Tu eri la ragazza più studiosa della classe e, di conseguenza, quella che aveva i voti più alti in assoluto. Eri considerata una "tipa strana", forse perché eri relativamente introversa, eccessivamente minuziosa e molto rispettosa delle regole rispetto ai tuoi compagni. Anche il tuo abbigliamento non si adeguava a quello delle ragazze presenti nelle classi dei diversi corsi che tu frequentavi. A te piaceva uno stile più "romantico" e colorato nel vestire, ma ciò non significava certo che indossavi sempre gonnelline e indumenti color rosa! Andavi solamente pazza per i jeans, le t-shirt e sneakers colorati, mentre la maggior parte delle ragazze della scuola vestiva sempre di nero e con capi d'abbigliamento relativamente succinti per contesto scolastico.

Da poco nella tua classe era arrivato un nuovo ragazzo. Egli era il classico ragazzo "bello e dannato", che faceva impazzire tutte, con una grande passione per il football e...estremamente negato per lo studio o per meglio dire: negato per tutte le materie scientifiche. Speravi che magari un giorno ti avrebbe chiesto un aiuto per qualcosa e, finalmente, quel giovedì, tutto ciò accadde. Tutto iniziò quando sentisti alcuni tuoi compagni di classe dire a questo ragazzo, Cole, di rivolgersi a te per le spiegazioni sull'esercizio di algebra. Sentisti:

Compagno di classe: Se non hai capito chiedi spiegazioni alla "Figlia dei fiori", quella è una vera e propria secchiona...

"Figlia dei fiori" era uno dei tanti tuoi soprannomi dati dai tuoi compagni di classe e sinceramente era anche il meno offensivo. Quando realizzasti che si trattava di te e che quindi il ragazzo che bramavi da quando lo avevi visto ti avrebbe parlato per chiederti aiuto sull'esercizio di matematica, iniziasti ad andare in iperventilazione! Ti agitasti ancor più quando vedesti il ragazzo in questione incamminarsi verso te sorridendo lievemente. Ti sembrava che i suoi movimenti fossero impostati nella modalità "rallentantore", proprio come nei film quando si vedono i capelli ondeggiare e la luce divina spuntare da qualche parte.

Quando finalmente il ragazzo fu vicino a te ti chiese:

Cole: Hey! Scusami se ti disturbo. Mi hanno che sei la più studiosa e brava qui...

Ti disse il ragazzo sorridendoti. Tu molto imbarazzata rispondesti:

Tu: Beh...i-io...diciamo che me la cavo.

Rispondesti tu timidamente e sorridendo imbarazzata. Poi il ragazzo continuò:

Cole: Ti volevo chiedere se potevi spiegarmi alcuni esercizi di algebra, sai, non è che la matematica in generale sia proprio la materia nella quale eccello.

Nella tua mente intanto pensavi "Diciamo che me ne sono accorta quando hai detto al professore di non ricordare la tabellina del sette...", ma poi gli dicesti:

Tu: Ma certo! Se mi dici il punto in cui riscontri più problemi, vediamo se riusciamo a risolverli...

Gli sorridesti ancora e lui contraccambiò.

Dopo diversi minuti passati a rispiegargli più volte lo stesso passaggio dell'equazione, Cole si avvicinò molto al tuo viso e ti spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Poi prese a parlare con lo sguardo che sembrava perso nei tuoi occhi:

Cole: Sai che non ho capito nulla di ciò che hai detto, vero?

Tu lo guardasti un po' dispiaciuta e poi dicesti:

Tu: Oh, scusami, magari sono andata molto veloce nella spiegazione o non sono stata chiara. Ricominciamo di qui, allora devi solamente sottrar-...

La tua frase venne interrotta dal dito di Cole che ti si posò sulla bocca per indicarti di tacere. Guardasti Cole quasi innervosita dal suo gesto poi lui ti disse:

Cole: Ora voglio dirti io una cosa: ti va se stasera vieni a vedermi alla partita?

Tu colta alla sprovvista da quella domanda, ma comunque felicissima della sua proposta, un po' imabrazzata e sorridendo gli rispondesti:

Tu: C-certo! Sarebbe fantastico!

Subito dopo aver pronunciato quella frase, ti accorgesti che forse avevi detto ciò con troppa enfasi e il ragazzo sembrò notare tutto questo.

Quella sera, nella tua stanza, stavi cercando di risolvere un problema moolto più difficile di un esercizio di Algebra (anche perché questi ultimi per te erano davvero molto semplici) (N.A.: Raghi, io credo davvero che l'Algebra sia la branca della Matematica più "stupida", semplice, ma okay!), cioè rispondere al quesito de: CHE COSA MI METTO STASERA? Eri davvero nel panico, non volevi sfigurare davanti a tutte le ragazze in ghingheri che ci sarebbero state alla partita, ma non volevi neanche indossare qualcosa di eccessivamente elegante, come se stessi andando alla premiazione degli Oscar, infondo era solo una partita di football della scuola, no? Ma la verità era che per te quella era LA partita di football, era stato Cole ad invitarti lì, alias il ragazzo più carino e ambito dalle ragazze, ma anche ragazzi, della scuola!

Arrivasti con la tua auto a scuola e ti avviasti verso le tribune al campo di football. Alla fine avevi optato per una casacchina color senape con del pizzo sangallo, dei jeans blu, delle semplicissime sneakers, una felpa sbottonata, per proteggerti dall'inzio di un pungente freschetto autunnale, e una lunga collana color oro con una medaglietta carinissima all'estremità.

Appena arrivate vedesti un sacco di ragazzi e ragazze super elettrizzati per la patita. Ti sedesti alle tribune e osservasti la partita. Verso la fine del match, si avvicinò a te una ragazza dai capelli rossicci ed una ragazza dai capelli biondi:

Ragazza dai capelli rossicci: Ciao! Tu sei T/N, giusto?

Tu annuisti. Vedesti la ragazza dai capelli biondi fremere di eccitazione guardando verso il campo dove si stava svolgendo la partita, ma non ci facesti caso.

Ragazza dai capelli rossicci: Io mi chiamo Ambra. Ti va di iscriverti alla nostra associazione? Si tratta di una associazione che vuole incitare la nostra scuola a produrre piatti per la mensa di una qualità maggiore, che possano...- la ragazza stava parlando a ruota libera, mentre tu cercavi di starle dietro con il discorso, ma allo stesso tempo non volevi perderti neanche un momento della partita di Cole! Riuscisti solo a sentire:- Questa adesione ha il costo di $3!

Senza pensare a ciò che stavi facendo allungasti una mano nella tua borsa e tirasti fuori i soldi che poi porgesti alla ragazza dai capelli rossi che subito ti ringraziò. Poi la biondina parlò:

Ragazza bionda: Forza, Ambra! Cole sta per segnare! Saremo qualificati al campionato, me lo sento!

Un secondo dopo la folla tra le tribune lanciò delle urla di esultanza e...sì: Cole aveva fatto fare punto alla sua squadra, segnando la decisiva sconfitta per la squadra avversaria! 

Subito i suoi compagni si gettarono addosso a lui per abbracciarlo e complimentarsi. Dopo qualche minuto vedesti anche altri dei compagni di squadra di Cole andare incontro alle loro fidanzate per baciarle, nonostante fossero davvero molto sudati a causa del match: quanto volevi anche tu avere un ragazzo con il quale gioire per le sue vittorie e passare il tempo... Poi vedesti Cole avvicinarsi alla rete che delimitava il campo dalle tribune e chiamare il tuo nome:

Cole: T/N! T/N, ce l'ho fatta!

Ti avvicinasti alla rete felicissima:

Tu: Cole, sei stato bravissimo!

Il ragazzo fece il giro e oltrepassò la rete. Arrivò vicino a te e ti abbracciò fortissimo:

Cole: Sono felicissimo che tu sia venuta...

Tu: Anche io sono felice di aver assistito alla partita. Non sapevo fossi così bravo, in ogni caso sapevo al 100% che avreste vinto...

Cole: Solitamente, dopo le partite andiamo sempre a festeggiare, ma stasera, mi piacerebbe passare del tempo solo con te, se ti va, ovviamente. Pensavo, magari possiamo prendere qualcosa ad un fastfood e mangiarlo a casa mia tanto i miei non ci sono, magari mentre guardiamo qualche serie o qualsiasi cosa tu voglia.

Tu: Sì, mi piacerebbe molto.

Passasti la serata a casa di Cole. Ti divertisti un mondo! Mentre ridevi e scherzavi con lui però, vedesti una figura scendere le scale di casa sua: era uguale identica a Cole, ma si differenziava solamente per i capelli, poiché più chiari e con una pettinatura diversa. Il ragazzo ti guardò negli occhi e ci fu un intenso scambio d sguardi in quei secondi di silenzio, poi Cole parlò:

Cole: Ah sì... lui è mio fratello rompiscatole...Dylan, lei è T/N, la mia ragazza...

A quelle parole tu strabuzzasti gli occhi e Dylan, accorgendosi di questo ridacchiò un po' sotto i baffi.

Dylan: Piacere ragazza di Cole! 

Sorridesti, poi dicesti:

Tu: Cole, forse è meglio che vada, non vorrei disturbarvi...

Cole: Ma no, ma che scherzi?! Sei appena arrivata! Andiamo in camera mia così stiamo più tranquilli...anzi, aspetta un secondo qui, mi sa che è meglio se la vado a riordinare prima, solo un attimo...-vedesti il ragazzo un po' imbarazzato e tu dicesti che non era importante, ma il ragazzo insistette- chiedi a Dylan per qualsiasi cosa, io arrivo subito.

Passasti diversi minuti imbarazzanti seduta sul divano con Dylan, quando, ad un certo punto, egli parlò:

Dylan: Quindi tu sei la sfigata?

Tu strabuzzasti gli occhi:

Tu: Come prego?

Dylan: Cole mi ha detto che sei la ragazza più secchiona e...

Interrompesti il ragazzo:

Tu: Davvero Cole ti ha detto così?

Dylan: Beh, me l'ha fatto capire...

Iniziasti a lacrimare: davvero Cole ti vedeva così? Come una sfigata secchiona?

Dylan: Oh, insomma, ora  non ti metterai anche a piangere? Sei davvero un po' sfigata. Non puoi frignare solo perché uno non ti ha detto quanto sia carina la tua cameretta con gli unicorni o perché non si è complimentato con te perché sei riuscita a capire quanto fa due per sette...mamma mia quante lagne...

Tu: Sai che c'é? A scuola ne ricevo tanta di cattiveria gratuita, ma non ci dò peso perché per me le persone che mi insultano valgono niente, dunque la loro offesa per me è zero, ma la cosa cambia quando è una persona alla quale tieni a definirti "sfigata". E poi io non ho la "cameretta con gli unicorni" e i problemi di algebra che risolvo sono molto più complessi di una stupida tabellina del sette, della quale, tra parentesi, tuo fratello non sa neanche l'esistenza e neanche tu credo!

Dylan: Perché tu ci tieni a me?

Disse Dylan riferendosi alla frase che avevi detto tu prima. Tu arrossisti violentemente:

Tu: Ma no, ma cosa dici? Io ti conosco da solo dieci minuti, sto parlando di tuo fratello, Cole che mi ha descritta ai tuoi occhi, e chissà agli occhi di quante altre persone, "sfigata"!

Dylan: Beh, in ogni caso io sono molto meglio di lui e, se vogliamo dirla tutta, credo che tu sia un sfigata molto sexy...

Poi il ragazzo se ne andò, lasciandoti lì, sul divano, con la faccia rossa dall'imbarazzo mentre aspettavi Cole il quale avrebbe avuto una bella "strigliata" da parte tua qualche minuto più tardi.

Continua...

Look at me:
Ciao raghi, lo so fa molto schifo. Per favore datemi idee nei commenti, fatemi sapere se volete la continuazione. Sono aperta a nuove richieste di personaggi sui quali basare i miei capitoli. 

Kississimi!



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