"Immagina"- Cameron Dallas
Eri seduta al tavolo di un ristorante, il più chic della città, circondata da persone importanti, tra cui i manager di Cameron e tuo zio.
Ti sentivi al quanto in imbarazzo e fuori posto, anche con il tuo vestito super costoso di Versace che, come non avresti mai pensato, non ti rendeva la ragazza "più felice del mondo" e non ti faceva sentire una principessa o una fatina dei boschi come ti sentivi solitamente.
Cameron era un ragazzo molto gentile con te anche se tu stavi, un po' per timidezza, "sulle tue" e non ti mostravi super aperta con lui.
Tuo zio, in quanto era "un uomo di mondo" ed era molto conosciuto tra gli "uomini d'affari" degli USA, aveva pensato di portarti con lui a conoscere il famoso Cameron Dallas (poiché aveva un progetto da mostrare a lui e ai suoi manager) pensando che magari una giornata diversa, a contatto con persone che non si incontrano proprio tutti i giorni e che facevano parte del "mondo dello spettacolo", ti sarebbe piaciuta.
In realtà, come già detto, ti sentivi a disagio in quel tavolo.
Cameron: T/N, allora, che ne pensi di L.A.? La trovi accogliente come città, vero?
Tu, colta alla sprovvista perché qualcuno in quel tavolo aveva finalmente deciso di rivolgerti la parola, rispondesti al giovane dal ciuffo un po' ribelle.
Tu: Beh, sì. Non è proprio il mio prototipo di città ideale in cui vivere, perché la trovo un po' troppo "estrosa" diciamo così, ma è molto interessante e poi, si sa, questo è il mondo delle celebrities e chiunque sarebbe felice di sostare qui almeno per un po'!
Alla tua risposta il ragazzo ti sorrise.
Quella fu l'ultima volta in cui, durante tutta la serata, parlasti con qualcuno. Tutti erano infatti troppo occupati a elogiare ed a parlare del proprio lavoro, che tu ti stavi annoiando a morte. Cercasti di distrarti un po' guardando il tuo cellulare e dando varie occhiate ad Instagram ed a WhastApp, ma come al solito nessuno che desiderasse fare due chiacchiere con te.
Raggiunta una soglia di noia insopportabile, sussurrasti a tuo zio:
Tu: Zio, vado a prendere una boccata d'aria fuori, qui è un po' troppo chiassoso e mi sto un po' annoiando.
L'uomo annuì e ti sorrise dolcemente.
Una volta giunta fuori al ristorante ti sedesti su un dondolo nel giardino super rigoglioso al di fuori di quella struttura. In quel momento sì, che ti sentivi libera. Iniziasti ad ammirare i fiori dai bellissimi colori, le rose, il laghetto con al centro una fontanina e dei "tunnel" fatti da rampicanti verdi. Ti sentivi finalmente una fatina in un posto incantato, libera di andare dovunque con la sua fantasia e soprattutto libera dalla noia che si respirava in quel raffinato ristorante.
Ad un tratto sentisti una presa quasi impercettibile sulla tua spalla sinistra: era Cameron.
Tu: Ciao, mio zio ti avrà sicuramente detto di venirmi a controllare, vero?
Il ragazzo ridacchiò un po' e fece "no" con la testa; poi continuò.
Cameron: In realtà mi stavo davvero stufando, lì dentro non si fa altro che parlare di lavoro! Ti disturbo se mi siedo qui sul dondolo accanto a te?
Tu dicesti no con il capo. Cameron si accomodò accanto a te e continuò a parlare:
Cameron: Sai, sei davvero una tipa un po' strana...
Tu lo guardasti un po' perplessa.
Tu: In che senso scusa? Se intendi per il mio inglese, io sono italiana e nonostante abbia una buona padronanza della lingua inglese, non posso dire di avere un accento perf-...
Il ragazzo ti interruppe subito.
Cameron: Nono, non intendo questo! Dico che sei davvero una ragazza molto misteriosa ed affascinante. Ah, e mi piace il tuo stile un po' da "principessa vintage" ahahah!
Tu ridacchiasti.
Cameron: Però, ti vedo un po' giù di morale: è successo qualcosa?
Tu guardasti il ragazzo negli occhi e dicesti:
Tu: No, assolutamente, non è successo nulla. E' solo che mi sto un po' annoiando, vedo che qui a nessuno importa della mia presenza. Nemmeno mio zio mi parla tanto è preso dal parlare di lavoro con quei quattro di là!
Il ragazzo castano, che quella sera indossava un particolare completo blu, rispose:
Cameron: Beh, io sono prontissimo a darti la mia attenzione, ma mi rendo conto che magari desideri l'attenzione di un altro ragazzo e non la mia, ma credo che questa sera dovrai accontentarti di quella poiché non vedo molti altri ragazzi della tua fascia d'età.
Cameron fece spallucce con un'aria un po' rassegnata. Tu, appena realizzasti ciò che egli voleva dire, subito schizzasti dicendo:
Tu: Ma nono! Io non sono fidanzata e no, non vorrei l'attenzione di nessun ragazzo in particolare. La tua attenzione mi va più che bene ahahah!
Cameron, sentendoti pronunciare quelle parole, si illuminò ed esclamò.
Cameron: Sono felice di averla fatta sorridere principessa.
A quella parole egli, scese dal dondolo, e ti rivolse un inchino.
Tu: Oh mio prode cavaliere!
Cercasti di scendere anche tu dal dandolo, ma per poco non cadesti sopra Cameron, che, pronto ad accoglierti fra le sue braccia, fece una piccola risata. Davanti a quella figura che avevi fatto, tu arrossisti un po', ma per fortuna, sotto la luce fioca di quel giardino "magico" non si riusciva a vedere granché.
Dopo essere scesa completamente dal dondolo appoggiasti entrambe le tue mani sulle spalle possenti di Cameron.
Tu: Ti va se stasera, dopo che ho salutato mio zio per andare a dormire, ci vediamo nella hall del nostro hotel e magari facciamo un giro per Los Angeles? Sai, credo di aver visto ben poco di questa città. Però se tu ritieni che non sia il caso o che sia qualcosa di troppo azzarda-...
Non facesti in tempo a finire la frase che le labbra di Cameron si posarono sulle tue regalandoti un guazzabuglio di emozioni. Era la prima volta che baciavi un ragazzo conosciuto da così poco e soprattutto con una fama così grande come quella di Cameron.
Il ragazzo dopo il dolcissimo bacio ti sorrise.
Cameron: Spero di non aver violato nessuna delle sue rigide regole riguardo lo spazio personale da rispettare, Principessa, ma è tutta la sera che la guardo e che desiro baciare le sue rosee labbra. E spero anche che tutto questo non finisca proprio ora...
Detto ciò, tu e il tuo nuovo, dolce e famoso Principe, cominciaste una lunga sessione di baci e coccole sempre in quel giardino incantato, che dopo ciò che accadde tra te e Cam, lo diventò ancor più.
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