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"Immagina"- Bucky Barnes

Tu: Quindi...mi perdoni? 

Chiedesti con gli occhi dolci al tuo fidanzato.

Bucky: Sì, ti perdono...

Disse guardando il disastro che avevi combinato in cucina, facendo cadere la bottiglia dell'olio per terra (N.A. Raghi, a me è successo, non potete capire che casino! Mia mamma si è pure fatta un taglio di dieci centimetri al braccio cercando di raccogliere i cocci! C'era sangue e olio sparsi per tutta la cucina. Che figlia che si ritrova poverina ahahahah!). L'uomo iniziò a cercare qualcosa per pulire tutto quel macello e nel frattempo tu lo fissavi ancora con aria colpevole. Bucky se ne accorse.

Bucky: T/N, che altro hai combinato? Lo riconosco quello sguardo. 

Stirasti un sorriso abbastanza forzato sulle tue labbra e, evitando lo sguardo del tuo ragazzo, chiedesti:

Tu: Ma no...perché pensi questo? Non ho fatto nulla. Sono stata buonissima...

L'uomo alzò un sopracciglio, sospettoso, e mormorò un "Va bene, se lo dici tu". 

Dopo diversi minuti di totale silenzio in cui tu non facevi altro che pensare a quello che avevi combinato e che in realtà avevi deciso di nascondere a Bucky, ti facesti coraggio e decidesti di confessare tutto, ma in maniera molto vaga e...inaspettatamente tranquilla.

Tu: Uhm...Bucky...?

L'uomo ti rivolse uno sguardo.

Bucky: Dimmi.

Tu: Potrei averti detto una bugia prima, ho qualcosa di cui parlarti...

Il tuo fidanzato sospirò e si alzò da terra dove stava raccogliendo l'olio con dei pezzi di Scottex per assorbire il tutto, poi si spostò con un avambraccio i capelli che gli erano ricaduti sul viso, pronto all'ascolto. Iniziasti a parlare.

Tu: Allora...potrei...ripeto, potrei non è che è sicuro eh - dicesti alzando le mani in segno di difesa, con un'espressione da colpevole sul volto -! Dicevo, potrei aver detto a...mh...S-Steven che...che stasera era invitato a cena con noi!

Chiudesti gli occhi sperando che Bucky non iniziasse a bestemmiare davanti a te per ciò che gli avevi appena comunicato, ma...fece di peggio. 

Bucky: TU HAI FATTO COSA?!

Gli andasti vicino. Il ragazzo cercando di scostarsi dalla tua presa scivolò sull'olio per terra e...cadde. Subito ti allarmasti e gli andasti vicino cercando di rialzarlo.

Tu: Oddio! Bucky, stai bene?

Il ragazzo dolorante ti rispose:

Bucky: Eh...diciamo che stavo meglio prima.

La situazione era alquanto esilarante, ma ti sembrava poco carino ridere. Facesti alzare il tuo ragazzo e lo facesti accomodare su una sedia. 

Tu: Ti fa male qualcosa?

L'uomo negò, anche se continuavano ad uscire gemiti di dolore dalla sua bocca.

Tu: Sei...sei scuro proprio al cento per cento? 

Il tuo fidanzato annuì vigorosamente questa volta. Poi il suo sguardo si indurì nuovamente:

Bucky: Piuttosto, parliamo dei continui danni che fai tu! Come ti è venuto di invitare Steven a cena! Voglio dire, lo sai che non ci parliamo più da un secolo! 

Cercasti di difenderti.

Tu: Ma Bucky! Lo sai che voglio che vi riappacifichiate! Steve è così caro, ci tiene tantissimo a te! Dai...fai un piccolo sforzo per me!

Bucky negò con il capo alzandosi dalla sedia.

Bucky: No, no e NO! E' fuori discussione!

Tu: Ma perché?

Chiedesti in tono cantilenante.

Bucky: Ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo? Tu fai tutto facile...

Bucky fece un sorriso sghembo di nervosismo sul volto. Gli piombasti addosso iniziando a baciargli il viso.

Tu: Eddai, ti prego! Solo un mini saluto! Io starò con voi e se te ne vorrai andare ad un certo punto, non ti tratterrò. Se Steve dovesse innervosirti, cosa che non penso proprio farà, ti giuro che ce ne andremo subito. Per favore, lui ci tiene tanto a rivederti almeno una volta.

Lui sbuffò mentre tu continuavi a baciargli tutto il viso. 

Bucky: Che poi, perché è così importante per te...? Boh...

Tu: Eddai Bucky! Altrimenti ci andrò da sola all'appuntamento con Steve, è davvero un bellissimo ragazzo e un uomo galante e non voglio dargli buca!

Il tuo ragazzo si irrigidì tremendamente a quelle tue parole.

Bucky: Ok.... diciamo che ci provo...ma se mi innervosisco, me ne vado e lo lascio lì impalato!

Felice annuisti e lo baciasti sulle labbra. 

Tu: Sì, sì, sì! Grazie per aver accettato!

Bucky ti sorrise felice. Poi ti baciò nuovamente sulle labbra.

Bucky: Ora però mi merito la mia ricompensa per essere stato così accondiscendente...

Iniziò a baciarti con foga. Mise le sue calde mani sotto la tua maglietta e iniziò a vagare su e giù per i tuoi fianchi. Lo fermasti ansimando e con tono giocoso esclamasti:

Tu: E... la tua ricompensa sarebbe...rullo di tamburi...pronto? Sei sicuro che sei pronto? La ricompensa è: pulire l'olio per terra dalla cucina del mio appartamento! Buona fortuna! Probabilmente ti servirà della segatura per assorbire tutta quella oleosità! Auguri!

Te ne andasti ridacchiando lasciando il tuo ragazzo lì impalato.

Bucky: Ma T/N, dove vai?! 

Ridacchiasti ancora.

Tu: Beh, vado a farmi bella per la cena di stasera. Ovvio, no? Captain America è davvero carino  e - il ragazzo ti interruppe-...

Bucky: Sul serio T/N? Sul serio?!

Ridesti e ti avvicinasti al tuo ragazzo nuovamente.

Tu: Tesoro, lo sai che scherzo! Ti sei dimenticato che oggi pomeriggio dovevo badare ai bambini della signora McPhee (N.A. Chi è così bravo da capire dove ho preso questo cognome?)! Lo sai che ho occhi solo per te. Sarò di ritorno prima della cena, così mi sistemo e ti accompagno all'incontro con Steven. 

Desti a Bucky un bacio appassionato sulle labbra e successivamente andasti a darti una sistemata, prima di uscire per incamminarti verso la casa della signora McPhee. Ancor prima di aprire la porta di casa per andar via, gridasti a Bucky in cucina:

Tu: L'incontro è alle otto meno un quarto! Preparati e...stai sereno! Ah e dimenticavo...dopo aver pulito a terra, dai da mangiare al pesciolino rosso...mi sa che è due giorni che non mangia...

Dicesti ridacchiando imbarazzata per la tua storditaggine: avevi già fatto morire cinque pesci rossi perché ti dimenticavi di nutrirli e quello era l'unico rimasto. Chiudesti la porta di casa, ma poi la riapristi: ti eri dimenticata di dire la cosa più importante!

Tu: Ah, Bucky, ti volevo dire...sei davvero sexy con quella maglietta addosso. Ti amooo!

Chiudesti la porta lasciando lì il ragazzo, con l'aria confusa, ma con un fantastico sorriso con le labbra: eh, sì, eri un po' pazzerella a volte, ma lui amava proprio questo di te.



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