"Immagina"- Alvaro Soler
Era una serata alquanto fredda, anzi, freddissima. Fuori c'era il diluvio universale, con tanto di saette e tuoni, ovviamente. Sì, anche i tuoni purtroppo, quelli che tanto ti facevano paura.
Tu: No, io vado di sopra ad ascoltare la musica...almeno mi distraggo dal rumore infernale di questi cavoli di tuoni! Ogni secondo il rombo sembra sempre più potente!
Dicesti al tuo fidanzato che si trovava su una poltrona nel soggiorno di casa vostra, mentre controllava alcune cose al computer. Il ragazzo si voltò con la testa verso di te, spegnendo il laptop.
Alvaro: Amore, dai, proprio ora che avevo finito di lavorare e volevo passare un po' di tempo con te sul divano... non andare di sopra...
Disse il ragazzo con aria dispiaciuta. Tu gli sorridesti e gli andasti vicino.
Tu: Lo sai che ho paura dei tuoni! Il solo boato mi terrorizza!
Il ragazzo ridacchiò e ti trascinò sulle sue gambe, facendoti sedere in braccio a lui.
Alvaro: Qual è il problema? Ci sono io a proteggerti! Su, mettiamoci sul divano, solo io e te...
Alvaro prese la tua guancia con una mano e delicatamente ti avvicinò a lui, facendo scontrare le vostre labbra.
Tu: Ti amo così tanto...
Alvaro: Anche io, non sai quanto.
Passaste sul divano. Iniziaste a baciarvi in maniera un po' più passionale. I vostri corpi iniziarono a scaldarsi e i vostri respiri e battiti cardiaci ad accelerare. La vostra pelle si riscaldava ad ogni contatto con la pelle dell'altro. Alvaro ti accarezzò la schiena da sotto la maglietta, poi passò delicatamente e lentamente ai tuoi fianchi e alla tua vita. Piano piano ti tolse la maglietta. Mentre cercava di sfilare la sua però, un forte tuono rimbombò nell'aria, facendoti sobbalzare, e la pioggia iniziò a cadere in maniera ancora più violenta.
Tu: No, no, ho paura...
Ti attaccasti come una cozza al tuo ragazzo che, al contrario tuo, stava ridacchiando. L'atmosfera dopo quello spavento si era un po' raffreddata e anche tu iniziasti ad avvertire del freddo, che prima non notavi, non avendo più la maglietta. Cercasti di rimettertela addosso, ma Alvaro ti bloccò e si avvicinò a te, sussurrando sulle tue labbra:
Alvaro: Shhh...ignora il temporale, ora siamo solo noi due, io e te...
Sorridesti. Il tuo fidanzato iniziò a lasciarti baci lungo tutto il tuo collo e la tua spalla scoperta. Ti mordesti il labbro inferiore per non lasciare sfuggire un gemito dalle tue labbra. Alvaro se ne accorse.
Alvero: Non c'é bisogno che ti trattieni, il mio intento è proprio quello di farti perdere il controllo...di farci perdere il controllo.
Sorridesti ormai in estasi dai baci del bellissimo ragazzo.
Tu: Non ti preoccupare, tra qualche secondo lo avrei perso comunque il controllo...
Alvaro sorrise e ti mordicchiò il collo. Poi ti guardò negli occhi e guardò il tuo petto coperto solamente dal reggiseno.
Alvaro: Sei bellissima... ti amo così tanto...
Lo baciasti con foga sulle labbra.
Tu: Anch'io ti amo così tanto...
Quella serata, fu magnifica, tra baci e gesti d'amore condivisi e, alla fine, effettivamente, non facesti troppo caso al temporale...eri...troppo impegnata.
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