Tim Bradford [The Rookie]
Immagina per littlee_pookie
Spero ti piaccia 💚
La palestra è quasi deserta a quest’ora.
Il che è un bene, perché non voglio condividere lo spettacolo che ho davanti.
Tim è lì che si allena, sudato e concentrato, con una canottiera che lascia poco spazio all’immaginazione e un paio di cuffie che lo isolano completamente dal mondo.
I suoi pugni colpiscono il sacco con una precisione e una forza che fanno tremare la struttura.
Io sono appoggiata alla porta, fingendo di fare qualcosa di utile ma in realtà lo sto guardando.
E, insomma, chi potrebbe biasimarmi?
Quell’uomo è una macchina da guerra, ma con quelle spalle larghe e quel viso serio sembra anche uscito da una pubblicità di intimo maschile.
Lo osservo per un po', cercando di decidere se intervenire o meno.
Non voglio spezzare la sua concentrazione... ma, d’altra parte, come faccio a resistere?
Mi avvicino in punta di piedi, il rumore dei suoi pugni contro il sacco copre i miei passi.
Quando sono abbastanza vicina, allungo una mano e gli tolgo una delle cuffie, infilandomela nell’orecchio.
Lui si gira di scatto, con quello sguardo da poliziotto pronto a intervenire, ma quando mi vede si rilassa.
-Hai intenzione di uccidermi con un colpo al cuore o cosa?- chiede, tirandosi indietro un ciuffo di capelli sudati che gli cade sulla fronte.
Io sorrido, innocente -Solo se continui a pensare di essere il migliore qui dentro-
Lui solleva un sopracciglio -Ah sì? Che cosa significa?-
-Significa che io tiro pugni meglio di te- rispondo, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Tim sospira, lasciando cadere le mani lungo i fianchi -Non hai ancora imparato a tenere certe opinioni per te, vero?-
-No, e non intendo iniziare oggi- replico, facendo un passo più vicino.
Prima che possa dire qualcosa, mi afferra per i fianchi con entrambe le mani e mi tira verso di sé.
Il suo corpo è caldo contro il mio, e il modo in cui le sue dita si stringono leggermente mi fa sentire come se fossi l’unica persona nella stanza.
-Dimmi- sussurra, la sua voce più bassa -quanti pugni pensi che ti servirebbero per mettermi a tappeto?-
Il suo respiro mi sfiora la pelle, e il calore che si diffonde nel mio corpo è quasi insopportabile -Tre- rispondo, con un sorriso che spero sembri sicuro.
-Tre, eh?- Lui si avvicina di più, finché il suo viso non è a pochi centimetri dal mio -Direi che sei troppo generosa-
Prima che possa ribattere, le sue labbra catturano le mie.
È un bacio lento ma deciso, e quando le sue mani scivolano sulla mia schiena e mi stringono più forte, sento le ginocchia cedere leggermente.
La sua pelle calda e umida contro la mia mi fa perdere ogni senso del tempo.
Tim si stacca un momento, guardandomi negli occhi -Ancora convinta di essere la migliore?- chiede, con un sorriso sfrontato.
-Assolutamente sì- rispondo, e lo tiro giù per un altro bacio.
Le sue mani si muovono, una rimane ferma sulla mia schiena mentre l’altra scivola sulla mia vita.
È un momento perfetto, interrotto solo dal rumore improvviso della porta che si apre.
-Ehi, Bradford, hai finito con— oh, scusate-
Io mi stacco immediatamente, cercando di sembrare innocente mentre Tim si gira lentamente verso il collega, visibilmente irritato -Sì, beh, forse prova a bussare la prossima volta, Lopez-
Angela Lopez alza le mani in segno di resa, trattenendo un sorrisetto -Certo, capo. Fate con calma-
Appena la porta si chiude dietro di lei, Tim mi guarda, scuotendo la testa -Sai che mi metterai nei guai un giorno, vero?-
Io sorrido, alzando un sopracciglio -E non vedi l’ora-
Lui scuote la testa, ma poi il suo sorriso si allarga -Sai una cosa? Hai ragione- E mi tira di nuovo a sé.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro