Shane Walsh‼️[Twd]
Immagina per Leggo_perch3MiPiac3
Spero ti piaccia 💚
La notte è calata da un pezzo, e la bottiglia di whiskey che ho trovato in un vecchio mobile scricchiolante è quasi vuota.
Shane ed io siamo seduti su un tronco, lontani dal resto del gruppo.
Lui si è allontanato dopo l’ennesima discussione con Rick – e io l’ho seguito.
Perché?
Non lo so.
Forse perché sono stanca di stare in mezzo a quell’aria sempre tesa, forse perché l’idea di passare del tempo con Shane mi diverte.
O forse perché il whiskey era una tentazione a cui non ho saputo resistere.
Shane è seduto accanto a me, le gambe larghe e le spalle curve mentre si versa l’ultimo goccio dalla bottiglia direttamente in bocca -Certo che Rick sa sempre come rovinarmi la giornata- dice, il tono basso e ruvido come la carta vetrata -Mi sembra di parlare con un muro-
-Forse il muro ha ragione più spesso di quanto credi- ribatto, un sorriso ironico sulle labbra
È impossibile non provocarlo – Shane è come una miccia corta, ed è sempre divertente vedere quanto velocemente prende fuoco.
Lui mi lancia un’occhiata di traverso, un sopracciglio alzato e un sorriso storto.
-Tu stai sempre dalla sua parte, eh?- dice, ma non sembra arrabbiato, solo un po’ sfidante.
-No- rispondo, stringendomi nelle spalle -Sto dalla parte del buonsenso. Che è una rarità, di questi tempi-
Lui ridacchia, un suono basso e gutturale che fa vibrare l’aria -Sei una vera peste, lo sai?-
-E tu sei un vero testardo- rispondo, alzando la bottiglia vuota in segno di brindisi prima di lasciarla cadere accanto al tronco -Ma siamo ancora vivi, no?-
Shane mi guarda, e c’è qualcosa nei suoi occhi che non riesco a decifrare.
È una combinazione di rabbia repressa, frustrazione e... qualcos’altro.
Qualcosa di più scuro, più profondo.
Non mi sorprende.
Shane è sempre stato così: un vortice di emozioni pronte a esplodere in qualsiasi momento.
E in questo momento, mi rendo conto, quel vortice è diretto verso di me.
Il silenzio si allunga tra noi, rotto solo dal crepitio lontano di un fuoco.
Poi, senza preavviso, Shane si alza in piedi, le mani sui fianchi e uno sguardo che sembra voler perforare la notte -Dovrei tornare indietro- dice, ma non fa un passo.
Rimane lì, immobile, come se stesse aspettando che io dica qualcosa.
-O potresti restare qui- dico, alzando lo sguardo verso di lui.
La mia voce è più bassa del previsto, e c’è una sfumatura che non riesco a nascondere.
Forse è il whiskey, o forse è solo Shane.
Lui mi guarda, e il suo sguardo si abbassa per un momento sulle mie labbra prima di tornare ai miei occhi -Se resto qui, potrei fare una cazzata- dice, la sua voce bassa.
-Forse ho voglia di vedere quale cazzata faresti- rispondo, il tono volutamente provocatorio.
Per un istante, Shane rimane immobile, come se stesse lottando con se stesso.
Poi, lentamente, si avvicina di nuovo al tronco e si siede accanto a me.
Questa volta, però, è più vicino.
Posso sentire il calore del suo corpo e vedere ogni dettaglio del suo viso: la mascella serrata, lo sguardo intenso, quella leggera curva delle labbra che sembra sempre sul punto di diventare un sorriso.
Non so cosa mi spinga a farlo – forse il whiskey, forse il suo odore di cuoio e sudore, forse solo la rabbia repressa di questa vita di merda – ma la mia mano si muove quasi da sola.
Si posa sul suo ginocchio prima di scivolare più in alto, lentamente, fino a raggiungere il cavallo dei suoi jeans.
Lo sento irrigidirsi sotto il mio tocco, ma non si allontana.
Al contrario, il suo respiro diventa più pesante, più rumoroso.
-Dannazione, T/n- mormora, la sua voce così bassa che quasi non la sento -Sai cosa stai facendo?-
-Direi di sì- rispondo, stringendo leggermente la presa per enfatizzare le mie parole.
Shane inspira bruscamente, e il suono è quasi un gemito.
Poi, prima che possa dire o fare altro, si gira verso di me, afferrando il mio viso con entrambe le mani e schiacciando le sue labbra contro le mie.
Il bacio è quasi brutale, ma è anche incredibilmente eccitante.
Le sue labbra si muovono contro le mie con una tale urgenza che mi ritrovo a stringermi a lui, le mani che scivolano lungo il suo petto muscoloso prima di risalire verso il collo.
-Sei un problema- mormora contro le mie labbra, ma il tono è pieno di desiderio.
-E tu sei una soluzione- rispondo, ridendo leggermente prima che lui catturi di nuovo le mie labbra con le sue.
Le sue mani si posano sui miei fianchi, e il calore del suo tocco mi fa rabbrividire.
Con movimenti lenti, quasi studiati, le sue dita scivolano sotto l'orlo della mia maglietta, sfiorando la pelle nuda del mio stomaco.
Le sue dita che si muovono più su, tracciando linee invisibili lungo le mie costole.
La sua bocca segue presto le sue mani, posandosi sul mio collo con baci morbidi e caldi che sembrano sciogliere ogni mia resistenza.
Ogni tanto lascia piccoli morsi, abbastanza leggeri da non far male, ma abbastanza decisi da lasciarmi un sussulto.
Nel frattempo, le sue mani si spostano verso il mio seno, e quando le sue dita si chiudono intorno a me sopra il tessuto del reggiseno, non riesco a trattenere un gemito.
Lui sorride contro la mia pelle, evidentemente soddisfatto della mia reazione, e lascia che le sue labbra si abbassino fino alla scollatura, tirando leggermente giù il tessuto con i denti.
-Sei dannatamente bella, lo sai?- mormora, la sua voce rauca mentre mi guarda dall'alto in basso, i suoi occhi che sembrano divorarmi.
Decido di non lasciargli tutto il controllo.
Mi sporgo verso di lui, le mani che si muovono verso il bordo della sua camicia.
La tiro su lentamente, le dita che esplorano la sua pelle ruvida e calda, sentendo i muscoli che si tendono sotto il mio tocco.
Lui mi guarda, un sopracciglio alzato e un sorriso compiaciuto sulle labbra, ma non dice nulla mentre gli tolgo la camicia e la lascio cadere a terra.
-Non sei male nemmeno tu- sussurro, passando le mani lungo il suo petto, tracciando il contorno dei suoi addominali fino alla linea dei pantaloni.
Shane sembra perdere un po' del suo autocontrollo.
Le sue mani si muovono più velocemente ora, il suo tocco più deciso mentre mi solleva la maglietta sopra la testa.
Il tessuto vola via, dimenticato, e lui si prende un momento per guardarmi, i suoi occhi che brillano di un desiderio crudo e indomabile.
-Santo cielo- mormora, quasi tra sé e sé, prima di abbassarsi di nuovo per catturare un capezzolo tra le labbra.
Il suo respiro caldo contro la mia pelle, unito al modo in cui le sue mani si muovono lungo i miei fianchi e le mie cosce, mi fa sentire come se stessi per esplodere.
Non voglio restare ferma, però.
Scivolo con le mani verso il bordo dei suoi jeans, sbottonandoli lentamente, mentre lui lascia andare un ringhio basso che vibra contro il mio corpo.
-Sei pericolosa- dice, ma non fa nulla per fermarmi.
Al contrario, mi lascia fare, il suo respiro che diventa sempre più irregolare mentre io scivolo giù con le mani, accarezzandolo sopra il tessuto dei boxer.
Lui si irrigidisce sotto il mio tocco, e posso sentire ogni fibra del suo corpo in tensione.
Mi guarda con un'intensità che sembra voler scavare dentro di me, ma c'è anche una sfumatura di vulnerabilità nei suoi occhi che mi lascia senza fiato.
-T/n...- inizia, ma non lo lascio finire.
Lo spingo gentilmente all'indietro, lasciandolo seduto contro il tronco, e mi inclino sopra di lui, i nostri corpi che si sfiorano.
-Lo so- rispondo, la mia voce un sussurro mentre lascio che le mie labbra trovino di nuovo le sue.
Si lascia andare leggermente contro il tronco, il petto che si alza e si abbassa mentre cerca di mantenere il controllo, ma i suoi occhi sono fissi su di me, scuri e penetranti.
Mi piace vederlo così, vulnerabile e allo stesso tempo carico di una tensione che sembra sul punto di esplodere.
Le mie mani si muovono con calma, prendendomi tutto il tempo del mondo.
Una mano si posa delicatamente sulla sua coscia, le dita che tracciano piccoli cerchi sulla sua pelle.
L'altra si sposta con più sicurezza, accarezzandolo sopra il tessuto dei boxer, con una pressione sufficiente a farlo gemere piano, ma non abbastanza per dargli sollievo.
-Non giocare con me, T/n- mormora, la sua voce un miscuglio di desiderio e frustrazione.
Lascio che le mie dita scivolino sotto l'elastico dei boxer.
Quando finalmente lo tocco senza barriere, sento il suo corpo irrigidirsi sotto di me.
La mia mano si muove lentamente, le dita che esplorano ogni centimetro di lui, accarezzandolo con delicatezza all'inizio, poi aumentando gradualmente il ritmo.
Shane lascia sfuggire un ringhio basso, le sue mani che si stringono contro il tronco come se stesse cercando di ancorarsi a qualcosa -Dannazione, T/n...- mormora, la sua voce spezzata.
Continuo a muovere la mano, alternando la pressione, rallentando e poi accelerando, godendomi ogni reazione che riesco a strappare da lui.
Ogni gemito, ogni sussulto, ogni movimento involontario del suo corpo mi fa sentire come se avessi il controllo completo, ed è una sensazione inebriante.
La sua fronte è corrugata, le labbra leggermente aperte mentre il suo respiro si fa più pesante.
Shane è bellissimo così, completamente perso nel momento, e non posso fare a meno di fissarlo mentre il mio ritmo diventa più deciso.
Lui lascia sfuggire un altro gemito profondo, il suo corpo che si tende sotto di me mentre si arrende completamente al mio tocco.
È una danza lenta, un crescendo di tensione che si accumula fino a quando lo sento tremare, il suo respiro che si spezza in un gemito gutturale.
Rimango lì per un momento, la mia mano che si muove piano per aiutarlo a scendere dalla vertigine, osservandolo mentre si rilassa contro il tronco, i muscoli ancora tesi e il petto che si alza e si abbassa rapidamente.
Shane apre gli occhi, e c'è un sorriso esausto e soddisfatto sulle sue labbra -Mi stai uccidendo, lo sai?- mormora, ma il tono è pieno di divertimento.
-Qualcuno deve pur farlo-
Le sue mani si posano saldamente sui miei fianchi, il calore del suo tocco che mi attraversa come un fuoco.
Una delle sue mani scivola lentamente dal mio fianco verso la mia schiena, tracciando la linea della mia spina dorsale, mentre l’altra si sposta con decisione verso la parte interna della mia coscia.
I suoi polpastrelli sfiorano appena la mia pelle, il tocco così leggero da sembrare una carezza, ma sufficiente a farmi trattenere il respiro.
-Sai che mi fai impazzire, vero?- sussurra, il suo sguardo fisso su di me mentre le sue dita continuano a salire, lentamente, finché non mi sento bruciare dall'attesa.
Shane sorride, quel sorriso storto e sicuro che adoro e odio allo stesso tempo, e lascia che le sue dita si insinuino tra di noi, trovando la strada sotto il sottile strato di tessuto che mi separa da lui.
Quando finalmente mi tocca, lascio sfuggire un gemito, il mio corpo che si tende contro il suo.
-Dannazione...- mormora, la sua voce un ringhio basso mentre le sue dita iniziano a esplorarmi.
Non riesco a rispondere.
La sua mano si muove con una sicurezza che mi fa impazzire, le dita che tracciano cerchi lenti e decisi che sembrano mandare scariche elettriche in ogni parte del mio corpo.
Mi lascio andare contro di lui, le mani che stringono le sue spalle mentre il mio respiro si fa sempre più irregolare.
Poi, con un movimento lento ma deciso, una delle sue dita scivola dentro di me.
Il mio corpo reagisce immediatamente, e un gemito più forte mi sfugge mentre sento il calore che si accumula dentro di me.
Shane non si ferma, anzi, aggiunge un’altro dito, i suoi movimenti sicuri e ritmati, mentre il suo pollice si muove per accarezzarmi con una precisione devastante.
-Santo cielo, Shane...- mormoro, le mie mani che si stringono più forte sulle sue spalle mentre il mio corpo inizia a muoversi al ritmo delle sue dita.
Il suo respiro che si sincronizza con il mio.
Le sue dita si muovono più velocemente, più in profondità, e ogni movimento mi fa sentire come se stessi per esplodere.
Il modo in cui mi guarda, con quella miscela di controllo e devozione, è quasi troppo.
La tensione dentro di me cresce, fino a quando non posso più trattenermi.
Toglie la mano con una lentezza esasperante, un sorriso predatorio che illumina il suo viso.
Prima che io possa protestare, mi afferra per i fianchi e mi solleva leggermente, facendomi scivolare giù dalle sue gambe.
-Cosa stai facendo?- riesco a mormorare, ancora intrappolata nella nebbia del desiderio.
-Shh- risponde, la sua voce graffiata dal desiderio.
Prima che possa dire altro, mi spinge delicatamente ma con decisione a terra, il mio corpo che si distende sull'erba fredda e umida.
Il contrasto tra la freschezza del terreno e il calore bruciante che sento dentro di me è quasi troppo da sopportare.
Shane è sopra di me in un attimo, il suo corpo possente che mi sovrasta mentre le sue mani si muovono rapide.
I suoi occhi sono scuri, colmi di una fame che sembra impossibile da placare.
Le mie mani si aggrappano alle sue spalle, le unghie che affondano nella sua pelle.
Shane si muove velocemente, i suoi vestiti sparsi attorno a noi in pochi secondi, il suo corpo che si preme contro il mio con una forza che mi lascia senza fiato.
Non c'è esitazione, nessuna dolcezza.
È un’esplosione di passione cruda, selvaggia, che sembra rispecchiare tutto quello che entrambi abbiamo tenuto dentro per troppo tempo.
Quando finalmente si unisce a me, è come se il mondo intero si fermasse.
Ogni movimento è una scossa, ogni respiro un gemito.
Shane si muove con una forza e una passione che mi fanno perdere il controllo, il suo corpo che si fonde con il mio in un ritmo che sembra dettato dal fuoco che brucia tra di noi.
Il mio corpo si inarca contro il suo, cercando di avvicinarmi ancora di più, le mie mani che esplorano la sua schiena, sentendo ogni muscolo teso sotto il mio tocco.
I suoi gemiti profondi e gutturali si mescolano ai miei, creando un’armonia perfetta che riempie la notte silenziosa.
-Cazzo...- mormora contro la mia pelle, il suo respiro caldo che mi fa rabbrividire.
I nostri corpi si tendono e si rilassano all'unisono, il mondo intorno a noi che svanisce completamente.
Rimaniamo lì, intrecciati, i respiri che si mescolano mentre il freddo dell’erba ci ricorda dove siamo.
Shane mi guarda, il suo sorriso storto che ritorna sul suo volto, e mi accarezza il viso con una delicatezza che non mi aspettavo.
Si lascia cadere a terra accanto a me, la schiena appoggiata al tronco e le gambe distese davanti a sé.
Non dice nulla, ma il sorriso che gli increspa le labbra racconta più di quanto le parole potrebbero fare.
Mi sistemo la maglietta, cercando di ignorare i brividi che ancora percorrono la mia pelle.
L’erba sotto di me è fredda e umida, ma il calore del nostro momento mi avvolge ancora, rendendo difficile pensare a qualsiasi altra cosa.
-Sei una follia- mormora Shane dopo un lungo silenzio, passandosi una mano tra i capelli spettinati.
-Lo prendo come un complimento- rispondo, tirando su un ginocchio e abbracciandomelo per guardarlo meglio.
Lui mi lancia un’occhiata di traverso, gli occhi scintillanti nel buio come se stessero trattenendo un segreto -Lo è- ammette, il tono più morbido di quanto mi aspettassi.
Qualcosa si stringe nel mio petto.
Shane non è mai stato uno da mezze misure: quando ama, ama intensamente, quando odia, è un fuoco che divora tutto.
E in questo momento, quella sua intensità sembra puntata su di me, come un fascio di luce che non posso ignorare.
-Non dirlo a nessuno- scherzo, cercando di alleggerire l’atmosfera -Non vorrei rovinare la mia reputazione.-
Lui ride, un suono profondo e sincero che si perde nella notte.
Poi si inclina verso di me, il suo volto a pochi centimetri dal mio -Troppo tardi- dice piano, con quel sorriso malizioso che lo rende pericolosamente irresistibile.
La mia risposta si perde quando lui allunga una mano, scostandomi una ciocca di capelli dal viso.
Il suo tocco è sorprendentemente delicato, quasi reverenziale, e mi ritrovo a trattenere il respiro.
-Non so come andrà a finire tutto questo- dice, la sua voce bassa ma carica di una sincerità che non avevo mai visto in lui -Ma so una cosa: non ti lascerò andare.-
Le sue parole sono come un colpo diretto al cuore, ma non posso fare altro che sorridere -E chi ha detto che voglio andarmene?- rispondo, posandogli una mano sul petto, sentendo il battito forte e regolare del suo cuore.
Per un momento, il mondo sembra tornare in equilibrio.
Non c'è più nessuna fine del mondo, nessun vagante pronto a divorarci.
Solo noi.
E anche se so che domani tutto potrebbe andare a rotoli, stasera non importa.
Shane mi stringe contro di sé, e io lascio che il suo calore mi avvolga, chiudendo gli occhi e sperando che questo momento duri un po’ più a lungo.
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