Pietro Maximoff [Marvel]
Mi sento un po' imbarazzata mentre corro accanto a Pietro, ma non lo lascio trasparire.
Il nostro allenamento è intenso: lui sta correndo a velocità impressionante, come se per lui fosse una passeggiata, mentre io cerco di stare al suo passo.
Non è facile.
Ma il mio obiettivo è chiaro: tenere il tempo della sua corsa, e non perdermi nemmeno un giro.
Ogni volta che arriviamo a una nuova curva, Pietro mi dice una parola.
All'inizio non ci faccio caso, ma quando arriva il terzo giro, comincio a sentire il suo respiro che cambia, più profondo, più lento.
-Bellissima- dice mentre mi sorpassa.
-Cosa?- rispondo, non riuscendo a comprendere la sua parola in mezzo alla corsa e al rumore dei nostri passi.
Lui fa una risata veloce, quasi senza sforzo, e continua a correre.
Un altro giro e di nuovo una parola.
-Incantevole- dice questa volta, e l'intensità della sua voce mi fa battere il cuore più forte.
Mi confonde, ma cerco di concentrarmi sull'allenamento.
Non è il momento per pensare ad altro.
Un altro giro, e poi, ancora:
-Perfetta-
Mi fermo, confusa.
Pietro rallenta un po’ e si ferma al mio fianco, fermandosi in un angolo della pista, come se stesse aspettando una risposta.
-Cosa?- chiedo di nuovo, questa volta con più insistenza, ma non c'è solo confusione nella mia voce, c'è anche una certa curiosità.
Lui sorride, quella sua smorfia che mi fa pensare che in realtà ha già capito che mi ha lasciata completamente senza parole.
Si avvicina, i suoi occhi brillano di quella solita luce che non riesco a ignorare.
-Lo sai- risponde, con tono sicuro, ma anche un po' timido.
Mi guarda con gli occhi socchiusi, come se stesse cercando di scrutare dentro di me.
Continuo a fissarlo, ma non capisco del tutto.
Mi sento improvvisamente stranamente impacciata.
-Lo so cosa?- gli chiedo, ma la mia voce tradisce la mia confusione.
Pietro si avvicina un po’ di più, facendomi sentire il suo calore.
Un passo dopo l’altro, e improvvisamente le sue parole sono molto più chiare.
-So che Wanda te l'ha detto- dice, con un sorriso che non riesce a nascondere, ma che è accompagnato da una sorta di imbarazzo che mi fa battere il cuore più forte.
Il mio viso si tinge di rosso in un istante.
Mi ricordo di quando Wanda me lo aveva detto qualche giorno fa "Pietro ha un debole per te" mi aveva confidato, ma non avevo creduto davvero che potesse essere vero.
Eppure, ora lo sto sentendo dalle sue stesse labbra, e un'improvvisa onda di emozione mi travolge.
Non so cosa fare.
Non riesco a smettere di fissarlo, e sento il mio cuore battere più forte.
Pietro sorride, ma è un sorriso che ha qualcosa di impacciato, come se stesse cercando di capire se quello che ha appena detto mi ha fatto piacere o se, invece, mi ha messo in difficoltà.
E poi, senza dire nulla, si avvicina e sembra voler baciarmi.
Improvvisamente, tutto si ferma.
La sua mano è sulla mia guancia, e io resto lì, immobile.
Un momento di incertezza si estende tra di noi.
Faccio un passo indietro, il cuore che mi batte all'impazzata, e lo guardo negli occhi.
-Oh... scusa, credevo...- dice, ed è impacciato.
Il suo sorriso si spegne un po', ma la sua espressione è adorabile.
-Non ho mai baciato nessuno- gli confesso, in un sussurro, e mi sento ancora più imbarazzata di prima.
È una cosa che mi vergogno a dire, ma mi sembra giusto dirla adesso, con lui.
Pietro sembra sorpreso, ma il suo sorriso ritorna, più sincero di prima.
-C'è una prima volta per tutti- dice, con quella sua sicurezza che mi fa sorridere.
Ma c'è qualcosa nei suoi occhi che mi fa sentire più al sicuro, più a mio agio.
Si avvicina di nuovo, e questa volta non mi tiro indietro.
Sento il suo respiro vicino al mio, e poi le sue labbra toccano le mie, dolcemente.
È un bacio goffo, inesperto.
Le nostre labbra si sfiorano per un istante, poi si riavvicinano.
È tutto un po’ disordinato, ma c’è qualcosa di dolce in quel momento.
Mi sento incredibilmente nervosa, ma anche felice.
E mentre i suoi capelli si sfiorano contro la mia pelle, mi rendo conto che, nonostante tutto, è proprio questo che mi piace di più: l’imperfezione del momento, la sua naturalezza.
Mi separo leggermente, guardandolo con un sorriso che non riesco a nascondere.
-Beh... non è stato malissimo spero- dico, cercando di fare un po’ di ironia.
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