Peter Hale‼️[TW]
Immagina per the_bad_anna
Spero ti piaccia 💚
La porta si chiude con un rumore sordo, e Peter alza lo sguardo nella mia direzione.
Lo odio per questo.
Lo odio per il modo in cui mi guarda, per il modo in cui mi ignora per giorni solo per poi comportarsi come se fossi io quella irrazionale.
È calmo, troppo calmo, e questo non fa che aumentare la mia frustrazione -T/n, sai bene che non sono dell’umore,- dice con quel suo tono piatto, come se la mia presenza fosse solo un fastidio.
-Ah, certo, perché tu non sei mai dell’umore, vero?- sbotto, facendo un passo avanti.
I suoi occhi scintillano per un attimo, una luce pericolosa che mi avverte che sto spingendo troppo.
Ma ormai non mi importa.
Voglio una reazione, qualunque cosa, perché il suo muro di freddezza mi sta uccidendo.
-Se ti sto evitando, forse c’è un motivo- ringhia, facendo un passo avanti.
La sua altezza e il suo sguardo glaciale dovrebbero farmi arretrare, ma resto ferma, il mio sguardo che si incastra nel suo.
-Oh, davvero?- incalzo, il tono carico di sfida -E qual è questo grande motivo, Peter? Sono troppo fastidiosa per te? O forse non sai nemmeno cosa vuoi?-
Non appena quelle parole escono dalla mia bocca, vedo il cambiamento in lui.
La calma apparente si spezza, e prima che possa rendermene conto, mi afferra per il braccio e mi spinge contro il muro.
L’aria mi sfugge dai polmoni, e quando alzo lo sguardo, i suoi occhi azzurri sono fissi nei miei, ardenti di qualcosa che non riesco a definire.
-Non sai di cosa stai parlando- sibila, il suo viso a pochi centimetri dal mio.
La sua voce è un misto di rabbia e desiderio, e il suo corpo è così vicino al mio che riesco a sentire il calore che emana, nonostante la mia furia -Non sai cosa mi fai. Non hai idea di quanto sia difficile per me starti lontano-
Il mio respiro si spezza, ma non cedo.
Lo fisso con la stessa intensità, il cuore che batte all’impazzata mentre sento il suo corpo premere contro il mio.
-Peter- sbotto, la mia voce carica di rabbia -Per quanto pensi di continuare a comportarti così?-
Lui alza un sopracciglio, un’espressione quasi divertita che non fa altro che aumentare il fuoco dentro di me -Non sapevo ci fosse un problema, T/n- Il suo tono è freddo, distante, e mi fa venire voglia di tirargli qualcosa addosso.
Faccio un passo avanti, puntandolo con lo sguardo -Non sapevi ci fosse un problema?- ripeto, incredula -Eviti di parlarmi per giorni, mi guardi come se fossi un fastidio, e poi fai finta che tutto vada bene? Sei insopportabile, Peter-
Vedo il cambiamento nei suoi occhi.
La calma apparente si spezza, e in un attimo è davanti a me, la sua altezza che mi sovrasta mentre il suo sguardo si incastra nel mio -Insopportabile, eh?- dice, il tono basso e pericoloso -Eppure sei qui, T/n. Non riesci a starmi lontana, vero?-
La sua arroganza mi manda fuori di testa.
Lo spingo leggermente al petto, ma lui non si muove, anzi, il suo sorriso si allarga -Forse perché sto aspettando una dannata spiegazione- ribatto, la mia voce più alta del previsto -O forse perché sono stanca di essere trattata come un passatempo quando ti fa comodo-
Peter non risponde subito.
-Un passatempo?- ringhia, la sua voce così bassa che mi fa tremare.
Le sue mani si posano sui miei fianchi, calde e forti, e la stretta è abbastanza ferma da tenermi lì, come se non avessi altra scelta che affrontarlo -È questo che pensi?-
-E cosa dovrei pensare, Peter?- ansimo, il mio cuore che batte all’impazzata -Mi tratti come se fossi importante solo quando ti fa comodo-
Un ringhio basso gli sfugge, e prima che possa aggiungere altro, le sue labbra sono sulle mie.
Il bacio è feroce, possessivo, e lascia poco spazio per dubbi o proteste.
Le sue mani scivolano sotto la mia maglia, le sue dita che si muovono con una sicurezza che mi fa tremare.
Quando si separa, i suoi occhi bruciano di desiderio misto a rabbia.
-Sei così testarda- mormora, la sua voce roca e carica di emozione -E così dannatamente irresistibile-
Prima che possa rispondere, scivola verso il basso, le sue labbra che seguono una traiettoria lenta e deliberata lungo il mio collo.
Ogni bacio è un tormento dolce, ogni sfioramento della sua bocca sulla mia pelle mi lascia senza fiato -Non sono bravo con le parole, T/n- dice, la sua voce un sussurro contro la mia pelle.
Le sue mani si muovono con sicurezza, liberandomi della maglia e poi dei pantaloni con una lentezza esasperante, come se volesse punirmi per ogni parola che gli ho lanciato contro.
Quando finalmente mi lascia quasi nuda contro il muro, mi guarda con un’intensità che mi fa sentire completamente esposta, ma in modo elettrizzante.
-Guarda quanto sei carina- mormora, le sue mani che scivolano lungo i miei fianchi, i pollici che sfiorano la mia pelle con una dolcezza che contrasta con la forza del suo sguardo.
Poi si abbassa ancora, le sue labbra che seguono il profilo del mio stomaco fino a fermarsi all’orlo dei miei slip.
-Peter...- il suo nome mi sfugge in un sussurro, ma lui non risponde.
Invece, mi guarda dal basso con un sorriso compiaciuto prima di tirare via l’ultimo strato di tessuto.
Le sue mani mi tengono ferma mentre si avvicina, e quando sento la sua lingua contro di me, un gemito incontrollato mi sfugge.
Il piacere è travolgente, un’ondata che mi colpisce con una forza che non mi aspettavo.
Peter non si ferma, la sua lingua che si muove con una precisione che mi lascia senza fiato, ogni movimento calcolato per spingermi sempre più vicino al limite.
Le sue mani stringono i miei fianchi, tenendomi ferma contro il muro mentre il mio corpo trema sotto il suo tocco.
Il mio corpo risponde a ogni suo movimento, ogni fibra di me che si tende verso di lui.
Ma lui non si ferma, il suo sguardo che si alza verso di me mentre continua a lavorare con una determinazione che mi fa impazzire.
Quando finalmente si rialza, i suoi occhi azzurri sono ancora più scuri, pieni di desiderio -Ti ho detto che sei mia- dice, il suo tono basso e gutturale.
Il suo respiro si mescola al mio, e il modo in cui mi guarda mi fa sentire come se fossi l’unica cosa al mondo che conta per lui.
-Ti amo, T/n- mormora contro le mie labbra, la sua voce spezzata ma sincera.
Un ringhio basso gli sfugge, e prima che possa dire altro, le sue labbra sono sulle mie.
Le sue mani si muovono lungo i miei fianchi, stringendomi con una forza che mi fa tremare, mentre il suo corpo si preme ancora di più contro il mio.
Cerco di resistere, di mantenere il controllo, ma è impossibile.
Ogni movimento, ogni tocco, mi fa perdere pezzo dopo pezzo, e quando le sue mani si infilano sotto la mia maglia, il mio corpo reagisce con un desiderio incontrollabile.
-Sei così testarda- mormora contro le mie labbra, la sua voce bassa e roca.
Le sue parole mi fanno tremare, ma non ho intenzione di lasciarlo vincere così facilmente.
Mi aggrappo alle sue spalle, le unghie che graffiano leggermente la sua pelle, e quando mi spingo contro di lui, un gemito basso gli sfugge.
-E tu sei un idiota- ribatto, il mio tono carico di sarcasmo -Ma a quanto pare, sono irrimediabilmente attratta dagli idioti-
Mi solleva leggermente, le mie gambe si avvolgono automaticamente intorno alla sua vita.
Quando finalmente si spinge dentro di me, il mio corpo si inarca contro il suo, un gemito che mi sfugge dalle labbra mentre mi aggrappo a lui.
È intenso, travolgente, ogni movimento che ci avvicina sempre di più, ogni spinta che mi porta verso il limite.
Peter non si trattiene.
Ogni suo movimento è carico di una rabbia passionale, un bisogno di possedermi completamente, e io non posso fare altro che lasciarmi andare, il mio corpo che risponde al suo con la stessa intensità.
Le sue mani si muovono lungo i miei fianchi, tenendomi stretta mentre si muove sempre più velocemente, e il modo in cui mi guarda mi fa sentire come se fossi l’unica cosa che conta per lui.
Quando finalmente raggiungo il culmine, il suo nome mi sfugge dalle labbra in un grido soffocato.
Lo sento seguirmi poco dopo, il suo corpo che si tende contro il mio mentre si lascia andare, e in quel momento non c’è nient’altro al mondo oltre a noi due.
Restiamo così per un attimo, i nostri corpi ancora intrecciati mentre cerchiamo di riprendere fiato.
Peter mi guarda, il suo viso così vicino al mio che posso sentire il suo respiro contro le mie labbra.
-Non provare mai più a dubitare di quanto ti voglio, T/n- sussurra, la sua voce un miscuglio di dolcezza e forza -Perché sei l’unica cosa che mi fa impazzire... in tutti i modi possibili-
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