Neil Perry‼️ [L'attimo Fuggente]
Immagina per sam_gallagher00
Spero ti piaccia 💚
(ambientato la sera in cui si suicida)
Neil mi ha chiamata nel primo pomeriggio.
La sua voce era morbida, quasi nervosa, e questo era già abbastanza per incuriosirmi -Sono tornato a casa per il weekend- ha detto -Ti va di passare?-
Ed eccomi qui, sulla soglia della sua casa, con la pioggia che mi gocciola dai capelli e il cuore che mi martella nel petto.
È tutto troppo silenzioso, a parte il fruscio degli alberi nel vento.
Neil apre la porta prima che io possa suonare una seconda volta, e il suo volto si illumina quando mi vede.
-T/n- dice, come se il mio nome fosse un segreto prezioso.
È scalzo, con una maglia grigia a maniche lunghe che gli aderisce leggermente al petto e dei pantaloni scuri.
I capelli sono un po' spettinati, e sembra... vulnerabile.
-Sei davvero venuta- aggiunge, e c'è qualcosa nella sua voce che mi fa pensare di aver già preso la decisione giusta.
-Non avevo di meglio da fare- rispondo, cercando di suonare sarcastica, anche se la mia voce tradisce un po' del mio nervosismo.
Mi fa entrare, e il calore della casa mi colpisce immediatamente.
È tutto così intimo: le luci soffuse, il profumo di qualcosa di dolce che non riesco a identificare, il suono lontano del temporale.
Mi porta dritta nella sua stanza, senza nemmeno provare a fare conversazione, e io lo seguo senza fare domande.
La sua stanza è tutto ciò che mi aspettavo: ordinata ma vissuta, piena di libri accatastati ovunque, una chitarra appoggiata nell'angolo, e un letto perfettamente rifatto.
Mi siedo sul bordo, lasciando cadere la borsa sul pavimento.
Neil si ferma davanti a me, e il suo sguardo è così intenso che mi sento immediatamente a disagio.
-I tuoi?- chiedo, giusto per riempire il silenzio.
-A cena da amici- risponde, abbassando lo sguardo per un attimo, come se stesse valutando il da farsi -Abbiamo la casa tutta per noi-
La tensione nell'aria è palpabile, e non so se mi piace o mi terrorizza.
Neil si siede accanto a me, e il materasso affonda leggermente sotto il suo peso.
Si volta verso di me, e il suo volto è così vicino che posso vedere ogni dettaglio: le ciglia lunghe, la curva del suo sorriso, l'ombra leggera di barba sulla mascella.
-Neil, perché mi hai chiamata? Non mi chiami mai tu- chiedo finalmente, anche se penso di sapere già la risposta.
Non risponde subito.
Invece, alza una mano, e con una lentezza quasi esasperante, sfiora la mia guancia.
Il suo tocco è caldo, leggero, ma mi fa sentire come se la stanza fosse improvvisamente troppo piccola.
-Perché non riuscivo a smettere di pensare a te- sussurra, e prima che io possa rispondere, le sue labbra sono sulle mie.
Il bacio è lento, dolce.
La sua mano scivola dietro la mia testa, le dita che si intrecciano nei miei capelli, mentre l'altra si posa delicatamente sulla mia coscia.
Mi ritrovo a rispondere con più fervore di quanto mi aspettassi, le mani che si stringono al tessuto sottile della sua maglia, tirandolo più vicino.
Quando si stacca, il suo respiro è irregolare, e i suoi occhi scuri sono pieni di desiderio -Dimmi se vuoi che mi fermi- dice, la sua voce bassa e spezzata.
Scuoto la testa -Non fermarti-
Neil sorride, un sorriso che sembra quasi sollevato, e si china di nuovo su di me.
Questa volta è più intenso.
Le sue mani si muovono con più sicurezza, scivolando lungo i miei fianchi, tirando leggermente il bordo del mio maglione.
Quando lo sfilo, le sue labbra si spostano sulla mia gola, poi più in basso, lasciando una scia di calore lungo la mia pelle.
Mi sdraia lentamente sul letto, il suo corpo che preme contro il mio in un modo che mi fa sentire elettricità ovunque.
Le sue mani scivolano lungo il mio stomaco, poi sotto il tessuto leggero della mia maglietta.
Quando le sue dita sfiorano la mia pelle nuda, trattengo il respiro.
-Va bene così?- chiede, la sua voce un sussurro contro il mio orecchio.
-Sì- rispondo, il mio tono quasi disperato.
Le sue mani sono lente, attente, mentre esplorano ogni centimetro della mia pelle.
Quando le sue dita si spostano più in basso, sotto l'elastico dei miei pantaloni, mi mordo il labbro per trattenere un gemito.
Lo sento sorridere contro la mia pelle, come se sapesse esattamente l'effetto che mi sta facendo.
-Sei così bella- dice, e il modo in cui lo dice mi fa sentire come se fossi l'unica persona al mondo.
Quando finalmente mi tocca, è come se il mio corpo prendesse fuoco.
Ogni movimento è lento, deliberato, e mi lascia completamente vulnerabile.
Il suo sguardo è su di me per tutto il tempo, attento, e mi fa sentire come se stessimo costruendo qualcosa insieme, pezzo per pezzo.
Il tempo sembra fermarsi.
Ogni bacio, ogni tocco, ogni respiro è carico di un'attesa che cresce sempre di più.
Neil sembra perfettamente a suo agio, ma io sono un misto di desiderio e nervosismo, come se fossi sul punto di precipitare da un'alta scogliera.
Quando finalmente ci liberiamo dell'ultimo strato di vestiti, il suo corpo caldo contro il mio, il mondo esterno smette di esistere.
Lui si ferma un attimo, il suo sguardo che cerca il mio, e c'è qualcosa nei suoi occhi che mi fa capire quanto significhi questo momento per lui.
-Sei sicura?- chiede, e la sua voce è così tenera che mi scioglie.
-Sì- rispondo, e non c'è niente di più vero in quel momento.
Le sue mani sono lunghe, affusolate, delicate ma ferme.
Mi accarezzano la pelle con una precisione che sembra quasi intenzionalmente lenta, come se volesse scoprire ogni piccolo segreto del mio corpo.
Le dita si muovono lungo i miei fianchi, scivolano sul mio stomaco e risalgono, lasciando una scia di calore che mi fa tremare.
-Stai bene?- mi chiede, e quando lo guardo, il suo volto è illuminato da un sorriso che è puro Neil: sicuro, ma con una traccia di timidezza che lo rende disarmante.
-Sì- rispondo, e la parola è poco più di un sussurro, quasi persa tra i nostri respiri.
La sua bocca si sposta lungo la mia gola, poi più in basso, baciando ogni centimetro di pelle che trova.
È caldo, dolce, affamato, e non riesco a trattenere i gemiti che scivolano dalle mie labbra mentre si ferma sopra il mio petto.
Mi bacia lentamente, con una devozione che mi fa sentire come se fossi l’unica cosa che conti per lui in quel momento.
Le sue mani seguono il percorso della sua bocca, carezzando e esplorando con una delicatezza che mi fa sentire incredibilmente vulnerabile e completamente al sicuro allo stesso tempo.
Il ritmo è quasi esasperante, come se volesse prolungare ogni momento il più a lungo possibile.
Non so quando ho deciso che volevo di più, ma il pensiero mi esplode in testa con una chiarezza che non lascia spazio a esitazioni.
Le mie mani si muovono da sole, scivolano lungo la sua schiena, poi si fermano sull'elastico dei suoi pantaloni.
Lo sento trattenere il respiro quando li abbasso lentamente, rivelando la pelle liscia e calda sotto le mie dita.
Neil si solleva leggermente, i suoi occhi nei miei, cercando un segnale.
Non servono parole; lo tiro verso di me, le mie labbra che trovano le sue in un bacio che è tutto tranne che lento.
È come se tutto il controllo che aveva tenuto fino a quel momento fosse svanito.
Neil è sopra di me, il suo corpo caldo e saldo contro il mio, i suoi occhi che cercano continuamente i miei.
Il peso della sua presenza mi tiene ancorata al momento, come se il resto del mondo fosse svanito.
Quando mi guarda, non c'è esitazione, solo una certezza che mi scioglie dall'interno.
Le sue mani si muovono lungo il mio corpo, tracciando linee invisibili sulla mia pelle.
Mi sfiora con le dita come se stesse leggendo una poesia scritta su di me, delicato ma deciso.
Neil si solleva leggermente per liberarsi dei suoi pantaloni, e per un attimo mi ritrovo a fissare il suo corpo.
È perfetto, tutto linee morbide e forza nascosta, e c'è una vulnerabilità nel modo in cui mi lascia guardarlo che mi toglie il fiato.
Mi sento arrossire, ma lui si china su di me e bacia via ogni pensiero, le sue labbra che mi riportano al presente.
Neil sorride, quel sorriso dolce e incerto che mi fa venire voglia di urlare e piangere allo stesso tempo, e poi si china di nuovo su di me.
La prima spinta è gentile, quasi esplorativa, e trattengo il respiro mentre il mio corpo si adatta al suo.
È caldo, intenso, e il piacere si mescola con una leggera tensione che si dissolve rapidamente mentre mi abituo a lui.
Neil si ferma, gli occhi nei miei, aspettando un segnale per continuare.
-Va tutto bene?- mi chiede, la sua voce quasi tremante, come se la mia risposta fosse la cosa più importante al mondo.
-Sì- mormoro, spingendomi leggermente contro di lui per fargli capire che voglio di più.
Neil lascia uscire un sospiro di sollievo, e quando si muove di nuovo, è lento, attento, ma incredibilmente intenso.
Ogni movimento è misurato, come se volesse prolungare il momento il più possibile.
Il mio corpo risponde al suo, e non riesco a trattenere i gemiti che scivolano dalle mie labbra.
Lentamente, il ritmo cresce.
La sua mano scivola sotto la mia schiena, sollevandomi leggermente per avvicinarmi a lui, mentre l'altra si intreccia con la mia, le sue dita che si stringono alle mie.
Ogni spinta mi manda ondate di calore lungo la schiena, e sento il suo respiro farsi più veloce contro il mio collo.
Il suo nome mi scivola dalle labbra, e lui risponde con un suono gutturale che mi fa tremare.
Quando finalmente raggiungiamo il culmine insieme, è come se il mondo intero esplodesse in luce e calore.
Neil crolla su di me, il suo respiro irregolare contro il mio collo, e lo stringo forte, come se avessi paura che potesse sparire.
Il suo corpo è pesante, ma non mi importa.
Mi piace sentirlo così vicino, il suo cuore che batte contro il mio, ancora rapido e confuso.
Quando si solleva leggermente per guardarmi, il suo sorriso è morbido, quasi assonnato.
Non dice nulla, ma il modo in cui mi guarda mi fa capire che non ce n’è bisogno.
Si stende accanto a me, ma non si allontana completamente.
Si appoggia sul mio petto, il suo respiro che diventa gradualmente più lento e regolare.
Con una tenerezza che non posso spiegare, passo le dita tra i suoi capelli, spostandoli dalla sua fronte.
Lui non reagisce, già addormentato, e io sorrido tra me mentre mi rannicchio contro di lui.
Mi ci vuole un po’ per lasciarmi andare al sonno, troppo presa a guardarlo, ad assaporare il momento.
Ma alla fine, il calore del suo corpo, il peso della sua testa contro di me e il ritmo costante del suo respiro mi cullano, e mi addormento, sentendomi incredibilmente al sicuro.
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