Immagina per Sogia2809
Spero ti piaccia 💚

Le tribune del campo da tennis sono un tumulto di voci, applausi e bandiere sventolate freneticamente.

L’aria è elettrica, e io sono praticamente sul bordo del mio sedile, le mani che stringono i braccioli con una forza che nemmeno sapevo di avere.

Matteo è lì, al centro del campo, in quella maglietta gialla e grigia che sembra essere stata disegnata apposta per lui – o forse è lui che riesce a rendere sexy anche un sacco della spazzatura.

Il match è stato un’altalena di emozioni.

La palla rimbalza avanti e indietro, ogni colpo più potente dell'altro, mentre io passo dal trattenere il fiato a gridare come se fossi parte della sua squadra tecnica.

E adesso, eccoci qui.

Match point.

Matteo è concentrato, una determinazione feroce negli occhi, e io quasi dimentico di respirare.

Quando il suo avversario manda la palla fuori, il boato del pubblico esplode, e mi ci vuole un secondo per realizzare che ha vinto.

Ha vinto!

Balzo in piedi, le mani che si uniscono a quelle degli altri per applaudire, il mio cuore che batte a mille.

Si gira verso le tribune, un sorriso che potrebbe illuminare un’intera città, e si porta la mano all’orecchio, un gesto per dire: -Non vi sento!- E ovviamente il pubblico risponde gridando ancora più forte.

Ma il mio cuore salta davvero quando lo vedo puntare lo sguardo verso di me.

I suoi occhi trovano i miei in mezzo alla folla, come se fossimo gli unici due in tutto lo stadio.

Non appena lascia la racchetta al raccattapalle, lo vedo iniziare a correre verso di me.

Letteralmente.

Attraversa il campo, ignora le strette di mano e le congratulazioni, e viene dritto verso di me.

Il pubblico sembra amarlo ancora di più per questo.

-Sta venendo qui- balbetto tra me e me, sentendo le guance diventare bollenti.

Perché sì, sono la sua ragazza, ma Matteo  che si lancia verso di me dopo aver vinto un match così importante?

È roba da film.

E ora tutti ci stanno guardando.

Sento centinaia di occhi puntati addosso.

Quando raggiunge la barriera, si sporge verso di me con un sorriso da togliere il fiato -Ehi- dice, come se non avesse appena corso una maratona su un campo da tennis.

-Ehi- rispondo, la mia voce che trema leggermente.

Le parole sono inutili in questo momento, perché i suoi occhi brillano di una gioia così pura che mi fa dimenticare tutto il resto.

-Dovevo venire da te- dice, il petto che si alza e si abbassa per il respiro affannato -Sei stata tu a darmi la forza-

Lo guardo, incredula e senza parole.

-Credo tu abbia fatto tutto da solo, campione- riesco finalmente a dire, il mio tono più debole del solito.

Lui ride, un suono basso e caldo che mi manda il cuore in tilt.

Prima che io possa aggiungere altro, Matteo si sporge ancora di più e mi prende il viso tra le mani -Tu sei la mia forza, T/n. Sempre-

E poi mi bacia.

È il tipo di bacio che ti fa dimenticare dove sei, chi sei e cosa stavi facendo.

Le sue labbra sono morbide e insistenti, e io mi perdo completamente in lui.

Le sue mani rimangono sul mio viso, il pollice che accarezza la mia guancia mentre il resto del mondo scompare.

Mi aggrappo alla barriera, perché le mie gambe sembrano aver deciso di trasformarsi in gelatina.

Il pubblico esplode di nuovo in applausi e fischi, ma a Matteo non sembra importare.

Quando si stacca, i suoi occhi sono fissi nei miei, e il suo sorriso è ancora più grande -Ti amo- dice piano, come se fosse il segreto più prezioso al mondo.

-Anch’io ti amo- rispondo, la mia voce appena un sussurro.

E in quel momento, nulla potrebbe essere più perfetto.

Poi, ovviamente, qualcuno nella folla grida: - Baciala di nuovo!- e Matteo ride, appoggiando la fronte alla mia.

-A quanto pare abbiamo un pubblico da soddisfare- mormora.

-Non osare- dico, ma il mio sorriso lo tradisce.

E sì, lui osa.