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Lucifer Morningstar [Lucifer]

Immagina per malfoy004
Spero ti piaccia 💚

La luce calda del tramonto entra dalle enormi vetrate del Lux, tingendo tutto di un’arancione soffuso che sa di poesia, o di un set cinematografico troppo costoso.

La musica del pianoforte suona in sottofondo, ovviamente suonata da lui, l'uomo che sembra sempre essere al centro dell'universo – il mio, almeno.

Lucifer Morningstar.

Nome altisonante, portamento impeccabile, e la strana abitudine di entrare nella mia vita come una tempesta.

Ora è lì, con il suo completo perfetto e quel sorriso.

È tutto così cliché che quasi rido.

Quasi.

Sto seduta al bancone del bar, girando il bicchiere di whisky tra le mani.

Non sono mai stata un tipo da whisky, ma quando il diavolo in persona ti offre un drink, dire di no sembra poco cortese.

-Perché quella faccia triste, mia cara?- chiede lui, abbandonando il pianoforte per avvicinarsi a me.

La sua voce è vellutata, un sussurro che sa di pericolo e promesse non dette.

-Non sono triste- mento, prendendo un sorso dal bicchiere.

Male.

Il whisky brucia e io tossisco come una principiante -Solo pensierosa-

Lucifer ride, un suono basso e profondo che mi fa venire i brividi -Pensierosa, eh? Non suona affatto convincente. Sai che posso scoprire esattamente cosa desideri in questo momento, vero?-

-Oh, per favore, risparmiami il tuo trucco da party- rispondo, cercando di sembrare non colpita.

Non ci riesco.

Nessuno può davvero ignorare un uomo come lui.

-Ah, ma non è un trucco- ribatte, poggiando una mano sul bancone accanto a me.

È vicino, troppo vicino.

Il suo profumo mi invade, una combinazione di spezie e mistero -È un talento-

Alzo gli occhi al cielo, ma il cuore mi batte più veloce -E allora? Cosa desidero?-

Lucifer inclina la testa, il sorriso che si allarga mentre i suoi occhi si fissano nei miei -Me-

La mia risata esplode, più forte del previsto -Che modesto- dico, cercando di ignorare quanto sia vero.

Lui è, decisamente, ciò che desidero.

Non lo ammetterei mai.

Forse.

-Modestia? Non ne ho bisogno- risponde con un'alzata di spalle, il sorriso che si ammorbidisce in qualcosa di più intimo -Ma seriamente, T/n. Perché non mi dici cosa c’è che non va? Il pensiero di vederti anche minimamente infelice… beh, diciamo che non lo tollero.-

Mi sorprende quanto sia sincero.

Per un attimo, abbasso la guardia -È solo una di quelle giornate, sai? Quando tutto sembra più pesante del solito-

Lui si siede accanto a me, appoggiando un gomito sul bancone e guardandomi come se fossi l’unica persona al mondo -Lo so. E odio che tu lo senta-

Le sue parole mi colpiscono più di quanto vorrei ammettere.

Ci sono momenti in cui Lucifer è tutto teatralità e sarcasmo, ma poi ci sono questi, in cui la sua vulnerabilità si intravede sotto la superficie.

È disarmante.

-Non devi risolvere tutto, lo sai?- dico piano -A volte basta solo… stare qui- giocherello con le sue dita.

-Allora starò qui- risponde, semplice come l’aria che respiro.

Poi inclina la testa e mi studia con quegli occhi che sembrano leggere dentro di me -Ma, ovviamente, starò qui in modo estremamente affascinante-

Non riesco a trattenere una risata, stavolta più autentica -Naturalmente-

Lucifer si avvicina un po’ di più, e per un attimo trattengo il respiro.

La distanza tra di noi è ridicola, inesistente.

Le sue dita sfiorano la mia mano, un tocco leggero che mi manda una scarica di elettricità lungo la schiena.

-Posso dirti una cosa?- chiede, la sua voce più bassa, quasi un sussurro.

-Certo- rispondo, senza fiato.

-Tu, mia cara, sei la cosa più straordinaria che abbia mai incontrato. E considera che ho vissuto parecchio-

Il mio cuore fa un salto, e sento il calore salirmi alle guance -Non devi...-

-Shh- mi interrompe, portando una mano al mio viso.

Le sue dita sono calde, e il suo tocco è così delicato che quasi mi sembra impossibile che appartengano a lui -Non devi dire nulla. Lascia che sia io a parlare, per una volta-

Poi mi bacia.

È lento, dolce, ma c’è una passione sottostante che mi fa perdere ogni senso del tempo e dello spazio.

Le sue labbra sono morbide, e il suo bacio è un mix perfetto di tenerezza e intensità.

Le sue mani si muovono sul mio viso, scivolando verso il collo, mentre io mi aggrappo alla sua giacca come se fosse l’unica cosa che mi tiene ancorata a questo mondo.

Quando finalmente si stacca, i suoi occhi sono pieni di qualcosa che non riesco a definire del tutto -Vedi?- dice piano -Ti avevo detto che avrei risolto tutto-

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