JJ Maybank‼️ [Outerbanks]
Immagina per Max_Castellan
Spero ti piaccia 💚
Fumo lentamente, lasciando che il tabacco mi accarezzi la gola e scenda giù con il suo sapore pungente.
È un vizio stupido, lo so, ma mi piace il modo in cui la sigaretta si consuma tra le mie dita, come se anche il tempo si piegasse al mio volere, diventando più denso, più intenso.
JJ è sdraiato accanto a me sul letto, con quel suo sorriso strafottente.
I suoi capelli biondi sono spettinati, come se il vento si fosse divertito a giocare con loro tutto il giorno.
La maglietta slabbrata gli pende addosso in quel modo che rende tutto più facile per me, se mai decidessi di strappargliela via.
Si inclina in avanti e mi sfila la sigaretta dalle labbra, la porta alla sua bocca e fa un tiro profondo. Lo guardo con aria di sfida mentre espira il fumo tra di noi, come se fosse un incantesimo pronto a legarmi a lui.
-Stronzo-
JJ sorride -Lo so- Poi, senza darmi il tempo di reagire, si sporge in avanti e mi bacia.
Le sue labbra sono calde, prepotenti, come se rivendicassero ogni centimetro della mia bocca.
Mi prende alla sprovvista, mi toglie il respiro e, onestamente, non sono nemmeno sicura di volerlo riprendere.
Prima che possa davvero capire cosa sta succedendo, rotola su di me, schiacciandomi contro il materasso con il peso del suo corpo.
Le sue mani si muovono rapide, esperte, come se sapessero esattamente dove toccare per farmi rabbrividire.
Sento il materasso cedere sotto di noi, cigolando piano mentre le nostre gambe si intrecciano.
La sigaretta è ancora tra le sue dita, ma non per molto. La spegne con un gesto distratto sul davanzale della finestra dietro di noi, senza nemmeno guardare.
Poi torna da me, la sua bocca scivola lungo il mio collo, e sento il brivido del contatto pelle su pelle.
-Sei insopportabile- sussurro, anche se le mie mani tradiscono ogni mia intenzione scivolando sotto la sua maglietta.
JJ ride contro la mia pelle -Eppure non mi fermi-
Lo odio. Lo odio davvero. O forse mi odio per quanto lo voglio.
La sua maglia finisce sul pavimento in un attimo, lasciando spazio a una visione che dovrebbero rendere illegale: muscoli scolpiti ma non eccessivi, cicatrici sparse qua e là che raccontano storie che probabilmente non voglio sapere. Passo sopra di lui, decisa a riprendere il controllo della situazione, ma JJ è più veloce.
Le sue mani si infilano tra i bottoni della mia camicia, e prima che possa dire qualcosa, sento l’aria fresca sulla mia pelle.
-Cazzo, JJ-
Lui sorride con aria colpevole, ma i suoi occhi brillano di puro divertimento -Troppi bottoni. Troppo tempo-
Scuoto la testa, ma qualsiasi tentativo di rimprovero si dissolve nel nulla quando sento le sue dita scivolare sulla mia pelle.
Il reggiseno segue la stessa sorte della camicia, e in un attimo mi sento esposta, vulnerabile, ma anche incredibilmente viva.
Le sue mani si muovono con sicurezza, scivolando sui miei fianchi, tracciando percorsi segreti sulla mia pelle.
Mi prende in giro, mi fa impazzire, mi costringe a muovermi contro di lui come se fosse un riflesso naturale, inevitabile.
Quando infila una mano dentro i miei pantaloni, il respiro mi si blocca in gola.
Le sue dita si muovono dentro di me con una lentezza esasperante, come se volesse torturarmi, come se sapesse esattamente fino a che punto può spingermi prima che io perda il controllo.
-JJ…- La mia voce è un sussurro, un misto di supplica e avvertimento.
Lui sorride, quel sorriso storto che mi fa impazzire -Cosa c’è, principessa?-
Non gli darò la soddisfazione di implorare. Non ancora. Così, invece di rispondere, mi muovo. Lentamente all’inizio, cercando di prendere il controllo, di decidere io il ritmo. Ondeggio contro la sua mano, lasciando che le sue dita mi riempiano in un modo che mi fa stringere i denti per non gemere troppo forte.
-Dio…- JJ sussurra, gli occhi incollati su di me, sulle mie labbra socchiuse, sulla curva del mio collo mentre inclino la testa all’indietro.
Sento il suo pollice premere sul mio punto più sensibile, strofinare con la giusta pressione, e il piacere mi attraversa come una scarica elettrica.
Mi aggrappo alle sue spalle, cercando un appiglio mentre continuo a muovermi sopra la sua mano, cercando più frizione, più profondità, più di lui.
Lui mi guarda, la mascella serrata, il respiro pesante.
Mi fa rabbrividire, e mi spinge a cercare di più, a muovermi più velocemente, fino a quando il piacere diventa qualcosa di inarrestabile, qualcosa di inevitabile.
JJ geme piano, il suono mi attraversa come una scarica elettrica.
-Cazzo, T/n- mormora contro la mia spalla.
E poi ritira le dita lentamente, lasciandomi vuota solo per un attimo prima che io senta qualcos'altro premere contro di me, pronto a prendere il loro posto.
JJ mi guarda, il respiro spezzato.
Le mie mani scivolano lungo il suo addome scolpito, sento la tensione nei suoi muscoli mentre sfioro la pelle calda.
Poi, con movimenti lenti e decisi, gli apro i jeans, facendo scorrere la zip con un suono che sembra rimbombare nella stanza carica di elettricità.
Solleva i fianchi per aiutarmi, gli occhi incollati ai miei mentre gli sfilo tutto di dosso, lasciandolo completamente esposto sotto di me.
Il calore si fa insopportabile.
Mi sollevo leggermente, guidandolo con una mano, lo sento scivolare contro di me, la tensione che si accumula in ogni centimetro del mio corpo. E poi, lentamente, mi abbasso su di lui.
Un sospiro sfugge dalle mie labbra mentre lo sento entrare, riempirmi completamente.
JJ stringe le mani sui miei fianchi, le dita che affondano nella mia pelle mentre trattiene un gemito.
Mi fermo per un istante, chiudendo gli occhi, assaporando la sensazione
-T/n...- ansima, le dita che mi accarezzano, che mi toccano ovunque.
Mi mordo il labbro e poi inizio a muovermi. Lenta all’inizio, godendomi ogni singolo istante, ogni brivido che mi percorre la schiena. Poi più veloce, più profondo, più intenso.
JJ geme sotto di me, le mani che guidano i miei movimenti, le sue labbra che cercano la mia pelle, mordendo leggermente, baciando, lasciando segni di cui domani mi pentirò ma che adesso voglio più di qualsiasi altra cosa.
Il piacere cresce, si accumula in ogni fibra del mio essere mentre mi muovo su di lui, mentre lo sento spingere più in profondità, mentre il nostro respiro si fonde in un unico ritmo frenetico.
JJ solleva i fianchi, incontrando ogni mia spinta, e la sensazione è così intensa che il mio corpo inizia a tremare.
-T/n… Cristo...-
Lo zittisco con un bacio disperato.
Il mondo intorno a noi scompare. C’è solo il battito accelerato dei nostri cuori, il sudore sulla pelle.
Alla fine crolliamo insieme, il mondo si sgretola per poi ricomporsi pezzo dopo pezzo.
Rimango sopra di lui per qualche secondo, cercando di riprendere fiato, sentendo il suo petto sollevarsi e abbassarsi sotto di me.
Poi, lentamente, rotolo di fianco, il corpo ancora tremante, la mente annebbiata.
JJ si gira verso di me, mi guarda per un attimo, poi allunga una mano e mi copre con la coperta.
-Sei tutta sudata-
Lo guardo, sbalordita -Sul serio? Dopo questo, è questa la tua priorità?-
Lui ride, tirandomi contro il suo petto -Solo perché voglio tenerti al caldo-
Sbuffo, ma non posso fare a meno di sorridere.
Mi sistemo meglio tra le sue braccia, godendomi il calore del suo corpo contro il mio.
JJ mi bacia sulla fronte.
Rimaniamo così, in silenzio, mentre il nostro respiro torna lento, mentre il mondo si riassesta intorno a noi.
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