James "Sawyer" Ford [Lost]
Il fuoco del campo brucia lentamente, proiettando ombre tremolanti sulla sabbia.
È una di quelle notti calme sull’isola, quelle rare in cui non dobbiamo preoccuparci di sopravvivere per cinque minuti.
Mi siedo accanto a Sawyer—anzi, James Ford, come ho scoperto da poco—e lo osservo mentre accende una sigaretta con una nonchalance che sembra studiata.
-Allora, James- dico, assaporando il suo vero nome -Come mai hai deciso di abbandonare il tuo alter ego da truffatore?-
Lui solleva lo sguardo verso di me, un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso che potrebbe disarmare chiunque -Be’, T/n, non è che me ne sia andato in giro presentandomi come James Ford. È solo che… beh, non tutti meritano di saperlo-
-E io sì?- chiedo, fingendo di essere sorpresa.
-Non gasarti troppo- ribatte con un sorriso più largo, espirando una nuvola di fumo -Forse sei solo insistente-
Rido, scuotendo la testa.
Sawyer—o James, o qualunque sia il suo nome del giorno—è un enigma avvolto in sarcasmo, e io non riesco a decidere se voglio prenderlo a pugni o baciarlo.
Probabilmente entrambe le cose.
-Così gentile- dico, appoggiandomi un po’ più vicino -Sai davvero come far sentire speciale una ragazza. -
Lui ridacchia e mi porge la sigaretta -Vuoi provare?-
Esito per un momento, guardando il cilindro di tabacco come se fosse una bomba a orologeria -Davvero? Non sembra proprio una cosa che saprei fare…-
-Oh, avanti, principessa, non è una scienza missilistica. Aspiri, poi espiri. Facile-
I suoi occhi brillano di divertimento mentre mi porge la sigaretta, e io, ovviamente, non posso tirarmi indietro.
Non voglio dargli la soddisfazione di vedermi esitante.
La prendo con fare teatrale, sperando di sembrare più sicura di quanto mi senta.
-Ok, vediamo quanto è facile- dico, portando la sigaretta alle labbra.
Aspirare sembra semplice… finché il fumo non mi colpisce i polmoni come un camion.
Tossisco così forte che quasi mi viene da piangere, mentre lui scoppia a ridere, tenendosi il fianco come se fosse la cosa più divertente che abbia mai visto.
-Oh, sì, sei un vero talento naturale, T/n- dice tra una risata e l’altra -Forse il fumo non è proprio la tua cosa-
-Grazie per l’illuminazione, genio- ribatto, cercando di recuperare un po’ di dignità mentre mi asciugo gli occhi -Forse dovresti darmi una dimostrazione migliore-
Lui smette di ridere abbastanza a lungo da guardarmi con un sorriso più caldo, uno di quelli che ti fanno venire voglia di dimenticare che hai appena rischiato di soffocare.
Si sporge un po’ più vicino, il suo viso a pochi centimetri dal mio.
-Si... O magari possiamo provare qualcos’altro- mormora, e prima che possa rispondere, le sue labbra sono sulle mie.
Il bacio è inizialmente lento, quasi esplorativo, come se stesse cercando di capire se mi piace.
La risposta è un sonoro sì, e quando non mi ritraggo, lui intensifica il movimento, le sue labbra morbide e calde che si muovono contro le mie con una sicurezza che mi fa girare la testa.
Ha il sapore leggero di tabacco e qualcosa di più dolce, forse le caramelle che mastica ogni tanto.
Le sue mani, ruvide ma delicate, mi sfiorano il viso, le dita che si perdono tra i miei capelli mentre il bacio diventa più profondo.
Il mio cuore batte così forte che sono sicura possa sentirlo, ma non mi importa.
Tutto ciò che esiste in questo momento è lui: il suo tocco, il suo respiro, il calore che emana dal suo corpo.
Quando finalmente ci stacchiamo, ho bisogno di un secondo per ricordarmi come respirare.
Lui mi guarda con quel sorriso sghembo, un po’ soddisfatto, un po’ provocatorio.
-Allora? Com’è stato?- chiede, il tono leggermente ironico.
-Meglio della sigaretta- rispondo, cercando di sembrare disinvolta anche se probabilmente ho ancora le guance rosse.
-Lo sospettavo- dice, appoggiandosi all’indietro con l’aria di uno che ha appena vinto una scommessa. -Non sei fatta per certe cose, T/n, ma per altre… decisamente sì-
Sto per rispondere con una battuta altrettanto pungente, ma la voce di Hurley interrompe il momento -Ehi, ragazzi! Vi ho portato un po’ di pesce!-
Ci giriamo entrambi, e Hurley ci guarda con un’espressione sospettosa. -Aspettate… stavo disturbando qualcosa?-
-No, grassone- risponde Sawyer con il tono di uno che è stato scoperto, ma non gli importa -Stavo solo… insegnando a T/n come si fuma-
Hurley alza un sopracciglio, ma non dice nulla.
Io, nel frattempo, non posso fare a meno di ridacchiare.
Anche su quest’isola, dove tutto sembra andare storto, ci sono momenti come questo che valgono più di qualsiasi altra cosa.
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