Immagina per carme2691
Spero ti piaccia 💚

Sono nel garage dei Black, circondata da attrezzi e odore di benzina.

Lui è accovacciato a terra, concentrato come un chirurgo mentre stringe una vite che non vuole saperne di collaborare.

Indossa una canottiera bianca che sembra disegnata apposta per far risaltare le spalle larghe.

Io, d'altro canto, sono qui a fare il mio "lavoro".

Che, nello specifico, consiste nell'osservare Jacob con l'aria di chi sa cosa sta facendo (spoiler: non lo so).

-Puoi passarmi la chiave da 10?- mi chiede senza nemmeno alzare lo sguardo, la voce bassa e rilassata come se fosse del tutto ignaro del fatto che è illegale essere così sexy alle tre di pomeriggio.

Frugo nella scatola degli attrezzi e gliela passo, facendo attenzione a non sembrare troppo impacciata.

Lui la prende, le dita sfiorano le mie per un attimo, ed è come se una corrente elettrica mi attraversasse.

Di nuovo. Dannazione.

Dopo qualche minuto, mi avvicino.

Lui è ancora lì, accovacciato, una ciocca di capelli corvini che gli sfugge e si appiccica alla fronte sudata.

È così assorto che mi fa quasi tenerezza.

Allungo una mano e gliela passo delicatamente tra i capelli per sistemarglieli.

-Non sapevo che il tuo talento fosse sistemare le teste delle persone, T/n- dice con un sorrisetto, alzando finalmente il viso verso di me.

Ecco. Quel sorriso.

Mi colpisce come un pugno ogni volta.

È uno di quei sorrisi che fanno sentire il cuore pesante e leggero allo stesso tempo. E poi quegli occhi... Non è giusto. È come barare.

-Qualcuno deve pur farlo, visto che sei troppo impegnato a flirtare con una moto- ribatto, alzando un sopracciglio.

Jacob ridacchia, un suono basso e vibrante che mi fa quasi dimenticare come si respira.

Poi, senza dire una parola, prende la mia mano, la porta alle labbra e vi stampa un bacio lento sul palmo.

Non ho il tempo di reagire - o di decidere se svenire o meno - perché con un movimento rapido mi tira verso di sé.

-Ehi!- protesto debolmente, ma è inutile.

Lui mi trascina giù, perdendo l'equilibrio e finisco a terra con lui.

-Dannazione, Jake! Sei un disastro!- esclamo ridendo, cercando di scostarmi.

Ma lui mi trattiene, il sorriso ancora stampato in faccia.

-Eppure sei tu quella che mi è caduta addosso- ribatte, il tono falsamente accusatorio mentre si avvicina al mio viso.

Le sue labbra sfiorano le mie in un bacio rapido, quasi timido.

Poi un altro.

E un altro ancora.

Sono come piccoli fuochi d'artificio che mi esplodono nel petto, uno dopo l'altro.

-Stai cercando di distrarmi dal fatto che mi hai fatto finire a terra?- chiedo tra un bacio e l'altro, il mio sarcasmo ormai ridotto a un'ombra.

-Forse- ammette, sorridendo contro le mie labbra prima di darmi un altro bacio.

Questa volta più lento, più profondo.

Non so quanto tempo restiamo così, tra baci e risate soffocate, ma non mi importa.

Quando siamo insieme, il tempo sembra fermarsi.

-Prometti che non mi lascerai mai cadere senza avvertirmi?- chiedo infine, mentre lui si sdraia accanto a me, ancora trattenendomi.

-Promesso- risponde, e la sincerità nei suoi occhi mi fa sciogliere.