Evan Peters‼️[Attore]
Immagina per PotatoStation
Spero ti piaccia 💚
Siamo sul divano, il mio posto preferito quando sono con lui.
La luce fioca del soggiorno illumina appena la stanza, e sullo schermo c'è un film che mi piace.
O meglio, un film che avrei voluto guardare, perché Evan, seduto accanto a me, sembra avere altre idee.
Sento la sua mano posarsi delicatamente sulla mia pancia sopra la maglia.
È un gesto casuale, quasi innocente, ma so bene dove vuole arrivare.
Le sue dita iniziano a disegnare piccoli cerchi sulla stoffa, il movimento lento e ipnotico.
Fingo di non accorgermene, tenendo lo sguardo incollato al televisore.
La mia espressione è quella di una persona totalmente concentrata sul film, ma dentro di me c'è un tornado.
-Sei concentrata, eh?- La sua voce è un sussurro, calda, appena velata di ironia.
-Molto- rispondo secca, senza staccare gli occhi dallo schermo.
Non gli darò la soddisfazione.
Non subito, almeno.
Lui ride piano, e posso quasi sentire il suo sorriso sulle labbra.
Non si arrende, ovviamente.
Lo sento avvicinarsi, e prima che possa reagire, le sue labbra sfiorano il mio collo, lasciando un bacio delicato proprio sotto l'orecchio.
Il suo respiro è caldo, e un brivido mi percorre la schiena.
-Evan...- lo avverto, la mia voce più debole di quanto vorrei.
-Sì, amore?- risponde, innocente come un angelo caduto.
La sua mano, intanto, scivola più in basso, giocando pericolosamente con il bordo dei miei pantaloni.
Mi giro verso di lui, bloccando il film con un clic deciso -Stai cercando di farmi perdere il filo del film?- Gli lancio un'occhiata accusatoria, ma il mio sorriso mi tradisce.
Lui si stringe nelle spalle, guardandomi con finta innocenza -Sto solo... passando il tempo-
-Allora smettila-
Lui fa un cenno serio, come se stesse prendendo nota -Ok, smetto-
Sospiro e riavvio il film.
Un minuto passa.
Forse due.
E poi sento di nuovo le sue dita, ma questa volta sotto la maglia, direttamente sulla mia pelle.
Sono calde, lente, e il modo in cui tracciano cerchi sulla mia pancia mi manda fuori di testa.
Sorrido, incapace di nascondere il piacere sottile di quella carezza.
Lui lo nota.
Lo so perché i cerchi si fermano, e la sua mano inizia a risalire lungo i miei fianchi, fino quasi a sfiorare il bordo del reggiseno.
-Non riesci a stare fermo, vero?- sussurro, senza guardarlo.
-Mi sto solo rilassando- risponde lui, con quella sua aria da furbo che conosco troppo bene.
Questa volta non dico niente.
Mi lascio andare contro di lui, abbandonando ogni resistenza.
È tutto l'invito di cui ha bisogno.
La sua mano scende lentamente lungo il mio ventre, giocando con il bordo dei pantaloni.
Quando sento le sue dita scivolare sotto la stoffa, trattengo il respiro.
Non mi guarda.
Tiene gli occhi fissi sullo schermo come se niente fosse, ma le sue dita stanno esplorando, giocando con la mia pelle sempre più sensibile.
Quando finalmente raggiunge il punto che brama, un gemito sommesso mi sfugge dalle labbra.
-Shh- mormora, il tono calmo ma carico di desiderio -Guarda il film-
È impossibile.
Il modo in cui muove le dita è un'arte.
Lento, poi un po' più veloce.
Alterna movimenti decisi a sfioramenti delicati che mi fanno stringere i denti per non fare rumore.
Mi lascia senza fiato, completamente vulnerabile sotto il suo tocco.
Ogni volta che penso che non possa farmi impazzire di più, lui cambia ritmo, trovando esattamente il punto che mi manda fuori di testa.
Mi aggrappo al suo braccio, incapace di rimanere immobile.
La stanza sembra più calda, l'aria carica di un'energia che potrei tagliare con un coltello.
Evan si inclina verso di me, il suo respiro che sfiora la mia guancia.
-Così concentrata sul film, vero?- mormora, con un sorriso che sento più che vedere.
Non riesco a rispondere.
Senza pensarci, mi sposto, sollevando un po' i fianchi per offrirgli più spazio.
La mia testa si appoggia contro il suo petto, e un gemito sommesso mi sfugge dalle labbra.
Evan sembra soddisfatto.
Lo sento sorridere, il suo respiro si fa più profondo mentre le sue dita si muovono con più sicurezza, aumentando la pressione proprio dove ne ho più bisogno.
-Ti piace?- sussurra, la sua voce roca e carica di desiderio.
Mi limito a spingermi contro la sua mano, trovando un ritmo naturale, seguendo il movimento delle sue dita.
Ogni carezza, ogni pressione, mi manda più vicina al limite.
Il mio respiro si fa più veloce, più spezzato, e le mani si aggrappano al suo braccio, come se fosse l'unica cosa che mi tiene ancorata alla realtà.
-Sei così bella quando ti lasci andare- mormora, e il suo tono mi fa sciogliere ancora di più.
La tensione cresce, si accumula in ogni fibra del mio corpo.
I suoi movimenti sono perfetti, le sue dita esperte mi portano esattamente dove voglio arrivare.
Mi muovo contro di lui, cavalcando la sua mano con sempre più disperazione, perdendomi completamente nella sensazione.
Il piacere arriva come un'ondata travolgente, e mi lascio andare con un gemito soffocato contro il suo collo.
Il mio corpo trema leggermente, e le sue dita rallentano, ma non si fermano, prolungando il momento il più possibile.
Mi tiene stretta contro di sé, il suo braccio avvolto intorno alla mia vita.
Mi giro lentamente verso di lui, il mio corpo ancora tremante per quello che ha appena fatto.
Lo guardo negli occhi, cercando il suo sguardo.
È caldo, intenso, pieno di desiderio trattenuto.
-E adesso?- gli chiedo, con un sorriso sornione.
Lui alza un sopracciglio, divertito dalla mia improvvisa sicurezza.
-Adesso... possiamo finire il film- risponde, ma la sua voce tradisce l'ironia.
Lo sa, lo so.
Nessuno di noi due sta pensando a quel film ormai.
Con un movimento deciso, gli salgo sopra, sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe.
Le sue mani si posano istintivamente sui miei fianchi, stringendomi con una forza che mi fa venire la pelle d'oca.
Mi inclino verso di lui, le mie mani che trovano il loro percorso verso la sua vita.
Gli sfioro la cintura dei pantaloni con un tocco lento, quasi provocatorio, e il respiro di Evan si fa più profondo.
Le nostre labbra si sfiorano, un bacio appena accennato che lo lascia a bocca aperta.
Lo sento tendersi sotto di me, il suo corpo già in pieno controllo della situazione anche se è lui che voglio far cedere.
Le mie mani si muovono con calma, ma è una calma studiata per tormentarlo.
Le dita giocano con il bordo della sua cintura, scivolano appena sotto per toccare la pelle calda del suo ventre.
Il suo respiro si spezza, e le sue mani stringono i miei fianchi più forte, come se cercasse di trattenersi.
-T/n...- mormora il mio nome, la voce roca, carica di desiderio -Sei terribile-
-E tu sei impaziente- rispondo, lasciando che le mie labbra scendano sul suo collo.
Lo bacio lentamente, mordendogli leggermente la pelle, mentre le mie mani si fanno più audaci.
Finalmente sgancio la cintura, e il suono metallico della fibbia riempie la stanza.
Lo sento gemere piano, il suono gutturale che mi manda un brivido lungo la schiena.
Quando finalmente infilo una mano sotto i suoi pantaloni, il suo corpo reagisce immediatamente.
Il calore sotto il tessuto è travolgente, e il suo respiro si ferma per un istante quando lo tocco.
Le mie dita si muovono lente, esplorando ogni centimetro della sua pelle con attenzione.
Voglio farlo impazzire, voglio che perda ogni traccia di controllo.
-Sei sicura di voler giocare con me?- sussurra, la sua voce spezzata dal piacere.
I suoi occhi sono scuri, pieni di una sfida che non voglio rifiutare.
-Sono sicurissima- rispondo, mordendomi il labbro mentre continuo a muovermi su di lui.
Le mie mani si fanno più decise, i miei movimenti più audaci, e ogni gemito che gli sfugge mi fa sorridere.
Lo guardo mentre si abbandona completamente sotto di me, i suoi occhi che si chiudono e le labbra che si socchiudono per lasciar passare piccoli respiri irregolari.
Non è passivo, però.
Le sue mani si muovono sui miei fianchi, le sue dita scivolano sotto la mia maglia per afferrarmi con più forza.
Mi tira leggermente verso di sé, il suo corpo che si muove contro il mio in un ritmo lento e sensuale che ci lascia entrambi senza fiato.
-Sei bellissima- mormora, e il modo in cui lo dice, con quel tono profondo e sincero, mi fa sciogliere.
Le mie mani si fermano per un istante, solo per stringerlo di più, per godermi la sensazione del suo corpo contro il mio.
Le sue mani si muovono decise sui miei fianchi, il suo tocco è forte, sicuro, e mi tiene stretta contro di lui.
Lo guardo negli occhi, il suo sguardo scuro e profondo è come una promessa non detta.
Non c'è più alcun dubbio su cosa succederà.
Qui, ora, sul divano.
Il film dimenticato, il mondo fuori messo in pausa.
Mi inclino in avanti, le mani sul suo petto, sentendo il suo respiro irregolare sotto di me.
Evan mi guarda come se fossi la sola cosa che conta, e quel pensiero mi fa sentire potente, desiderata, come se fossi io a condurre il gioco - anche se so che il controllo è solo un'illusione.
Scivolo un po' più in basso, allentando con calma i suoi pantaloni e facendoli scendere quel tanto che basta per liberarlo.
Lo faccio lentamente, lasciandolo impaziente, osservando ogni reazione sul suo volto.
Il modo in cui si morde il labbro mentre mi muovo contro di lui mi fa impazzire.
-Sei una tentazione vivente,- sussurra, la sua voce profonda e velata di desiderio.
Sorrido, inclinando la testa di lato mentre mi avvicino.
Non gli lascio il tempo di rispondere.
Mi alzo leggermente, le mie mani che scivolano sui suoi fianchi mentre mi sistemo sopra di lui.
Posiziono le ginocchia ai lati del suo corpo, sentendo il calore e la tensione tra di noi crescere, diventare quasi insopportabile.
Lui mi guarda, il suo sguardo fisso su di me mentre mi muovo lentamente, provocandolo ancora un po'.
Le sue mani salgono di nuovo sui miei fianchi, ma questa volta la presa è più forte, più decisa.
Mi tira leggermente verso di sé, guidandomi con un bisogno che sento rispecchiarsi in me.
Abbasso la testa per baciarlo, e le nostre labbra si incontrano in un bacio profondo e intenso, che lascia entrambi senza fiato.
Quando finalmente mi muovo per prenderlo dentro di me, il suo corpo si tende sotto il mio, e un gemito sommesso gli sfugge dalle labbra.
La sensazione di pienezza è travolgente, e per un attimo resto immobile, lasciandomi abituare al calore e all'intensità di quel momento.
I suoi occhi non si staccano mai dai miei, e il modo in cui mi guarda mi fa sentire vulnerabile e potente allo stesso tempo.
-Dio, sei perfetta- mormora, la sua voce rotta dal piacere.
Inizio a muovermi lentamente, il ritmo morbido e sensuale, cercando di assaporare ogni istante.
Le sue mani seguono ogni mio movimento, stringendomi e guidandomi mentre trovo il ritmo che ci fa impazzire entrambi.
Il calore cresce tra di noi, i nostri respiri si intrecciano, e il mondo intorno sembra dissolversi.
-Più veloce- mi sussurra all'orecchio, il suo tono pieno di bisogno.
Obbedisco, aumentando il ritmo, muovendomi con più decisione.
Ogni spinta mi avvicina di più a lui, il nostro corpo che si muove all'unisono, come se fossimo fatti per questo.
La sua testa si appoggia allo schienale del divano, e posso sentire il suo respiro spezzarsi mentre le sue mani si spostano sulla mia schiena, tracciando linee lungo la mia pelle.
Mi inclino leggermente in avanti, trovando un angolo che mi fa gemere più forte, incapace di trattenere il piacere che cresce dentro di me.
Evan mi guarda con occhi bramosi, il suo sorriso appena accennato è pieno di soddisfazione e desiderio.
Il piacere diventa insopportabile, un'ondata che mi travolge completamente.
Mi lascio andare con un gemito che riempie la stanza, il mio corpo che si tende mentre ogni fibra di me esplode in una sensazione di pura estasi.
Evan mi segue subito dopo, il suo corpo che si irrigidisce sotto di me mentre si perde nel suo stesso piacere, i suoi gemiti bassi che mi fanno rabbrividire.
Resto lì, sopra di lui, i nostri corpi ancora intrecciati, mentre il nostro respiro lento e pesante riempie la stanza.
Le sue mani si muovono lentamente lungo la mia schiena, un tocco gentile che contrasta con l'intensità di ciò che abbiamo appena condiviso.
-Questo era decisamente meglio del film- mormora, guardandomi con un sorriso soddisfatto.
Rido piano, appoggiando la testa sul suo petto, ascoltando il battito accelerato del suo cuore -Hai rovinato la serata film- gli rispondo scherzando.
-Oh, amore- dice, stringendomi più forte contro di lui, ride piano e mi bacia sulla fronte -Per quanto mi riguarda, è stato il finale perfetto-
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