Immagina per jigenn_
Spero ti piaccia 💚

Enzo è appoggiato al muro, con quel suo sguardo che sembra sempre leggere nella mia anima.

Mi fissa come se fossi l’unica persona nella stanza, o meglio, nel mondo.

È inquietante, eppure… incredibilmente affascinante.

Il modo in cui il suo sopracciglio si alza leggermente mi fa sorridere, perché so che sta per dire qualcosa di sarcastico.

Lui è fatto così: un mix perfetto di mistero e ironia che mi fa girare la testa.

-Cos’è quel sorriso?- mi chiede, la sua voce bassa e vellutata, con un leggero accento che rende tutto più interessante.

-Quale sorriso?- rispondo, cercando di sembrare innocente.

Questa volta è lui a sorridere, un angolo della bocca che si solleva in modo quasi impercettibile, e io so di essere spacciata.

Perché ogni volta che mi guarda così, dimentico completamente di essere una persona razionale.

-T/n, non sei brava a mentire- dice, spingendosi via dal muro e camminando verso di me con una lentezza che fa salire il mio battito cardiaco alle stelle.

È come un predatore che sa esattamente cosa vuole.

-Sto solo pensando- ribatto, cercando di mantenere il controllo della conversazione.

Non è facile quando hai un vampiro incredibilmente attraente che ti cammina incontro come se fosse uscito da una pubblicità di profumi costosi.

-A cosa?- chiede, fermandosi a pochi centimetri da me.

Ora posso sentire il suo profumo, una miscela di legno e qualcosa di più dolce, forse vaniglia.

È travolgente.

-Ti sorprenderà, ma non sei il centro di tutti i miei pensieri- mento spudoratamente, incrociando le braccia nel vano tentativo di sembrare distaccata -Enzo- continuo, cercando di non guardare le sue labbra, -hai questo modo di fissare le persone che è… inquietante.-

Lui ride, un suono profondo e genuino che mi fa venire i brividi. -Inquietante? Davvero? Mi stai spezzando il cuore.-

-Almeno ne hai uno?- ribatto, alzando un sopracciglio.

È una battuta stupida, ma lui sembra apprezzarla.

-Si, ce l’ho. Ed è pericolosamente vicino a essere tuo- La sua voce si abbassa, e improvvisamente l’atmosfera cambia.

Non è più un gioco.

Non so cosa rispondere, perché con lui è sempre così: un momento stiamo scherzando, e quello dopo mi ritrovo completamente sopraffatta dalla sua intensità.

-Non fare lo sdolcinato con me- mormoro, ma la mia voce trema leggermente.

Lui inclina la testa, studiandomi -Sai che non posso farne a meno, vero? Con te, è naturale.-

Prima che possa rispondere, sento le sue mani sfiorare le mie, le dita che si intrecciano lentamente con le mie.

È un gesto così semplice, eppure mi toglie il respiro.

Mi guarda negli occhi, e in quel momento capisco che sono fregata.

Completamente, irrimediabilmente fregata.

-Non dirmi che stai per baciarmi- sussurro, cercando di mascherare l’ansia che mi attanaglia.

Lui sorride di nuovo, questa volta più apertamente -Lo stai sperando, ammettilo.-

Non ho il tempo di rispondere, perché le sue labbra sono già sulle mie.

Le sue mani si spostano sulla mia vita, tirandomi più vicino a lui, mentre le mie si aggrappano alla sua giacca come se fosse l’unica cosa che mi tiene in piedi.

Le sue labbra sono morbide, ma il bacio è deciso, e mi ritrovo a perdermi completamente in lui.

Ogni pensiero razionale svanisce, sostituito dal calore che si diffonde in tutto il mio corpo.

Quando ci stacchiamo, il suo viso è ancora a pochi centimetri dal mio, e i suoi occhi brillano in un modo che mi fa venire voglia di baciarlo di nuovo.

-Questo- mormora, con un sorriso soddisfatto -è quello che intendevo.-

Lo guardo, ancora senza fiato, e non posso fare a meno di sorridere -Forse non sei così inquietante, dopotutto.-

Lui ride, e questa volta il suono è più dolce, più intimo -E tu, forse, sei l’unica persona che può tenermi sotto controllo.-

Forse.

Ma in questo momento, con le sue braccia ancora intorno a me, non sono sicura di volere il controllo su niente.