Edward Cullen [Twilight]
Immagina per KatsukiBakugoWife
Spero ti piaccia 💚
Mi ritrovo davanti a Edward Cullen, il vampiro più drammatico della storia moderna, in piedi accanto alla sua Volvo argentata come se stesse girando uno spot per deodoranti.
Ha un sorriso storto, di quelli che ti fanno dubitare che il cielo sia veramente blu e non un set cinematografico mal illuminato.
-Che c’è?- gli chiedo, incrociando le braccia.
Il sarcasmo è la mia difesa naturale contro i sorrisi che potrebbero abbattere interi eserciti.
-Niente- dice, con quel tono vellutato che potrebbe tranquillamente vendere migliaia di audiolibri -Stavo solo pensando a quanto sei... curiosa-
Curiosa?
Curiosa è la parola che usi per una scimmia nello zoo, non per una persona che cerca disperatamente di non sciogliersi al suono della tua voce.
Lo fisso con un sopracciglio alzato.
-Curiosa, eh? E cosa esattamente trovi curioso di me?-
-Tutto-
Il sorriso si allarga, e i suoi occhi dorati mi scrutano come se fossi un enigma da decifrare.
La luce del sole — se così si può chiamare questo grigiore di Forks — illumina i suoi capelli castani arruffati, e per un momento dimentico come si respira -Ad esempio, il modo in cui provi a sembrare distaccata, ma in realtà sei divertita-
Sbatto le palpebre -Divertita? Sei una macchina della presunzione, Cullen-
Lui ride, un suono basso e melodioso che mi fa venire voglia di urlare al mondo intero quanto sia ingiusto che un vampiro abbia anche un senso dell’umorismo -Sei davvero strana, T/n-
-Grazie, immagino- Provo a sembrare indifferente, ma la verità è che il suo sguardo sta facendo cose strane al mio cuore, tipo improvvisare una maratona.
Edward fa un passo verso di me, e per la prima volta mi rendo conto di quanto sia alto.
E vicino.
E dannatamente profumato.
Come fa un morto a sapere di pioggia fresca e libri antichi?
-Sai- dice, con quella calma esasperante -dovresti sorridere di più-
Rido sarcastica -Oh, certo. Perché ogni ragazza non vede l’ora che un uomo le dica di sorridere di più-
-Non intendevo in quel senso- replica, e stavolta sembra quasi... vulnerabile -Solo che il tuo sorriso è... beh, è carino-
Mi blocco.
Non ho mai sentito Edward Cullen inciampare nelle parole, e ora eccolo qui, imbarazzato come un umano qualunque.
Per un secondo, penso di rispondere con un’altra battuta, ma qualcosa nella sua espressione mi ferma.
È sincero.
Totalmente e completamente sincero.
-Forse- mormoro, abbassando lo sguardo -sorrido solo quando ne vale la pena-
C’è un attimo di silenzio, poi sento le sue dita fredde che sfiorano il mio mento, sollevando delicatamente il mio viso verso il suo -E adesso?-
Il cuore mi martella nel petto mentre lo guardo negli occhi, quei dannati occhi che sembrano fatti di oro fuso.
Non riesco a rispondere.
E non devo, perché in un battito di ciglia, le sue labbra sono sulle mie.
È un bacio lento, ma intenso, come se volesse imprimere ogni dettaglio nella memoria.
Le sue mani si spostano sulla mia schiena, tirandomi più vicina, e per un momento il mondo smette di esistere.
Ci siamo solo noi due, avvolti in una bolla di emozioni travolgenti.
Quando finalmente ci stacchiamo, sono senza fiato e leggermente stordita.
Lui mi guarda con un sorriso soddisfatto — lo stesso sorriso storto che mi ha fatto perdere il controllo fin dall’inizio.
-Direi che ne valeva la pena- mormora.
-Forse- rispondo, cercando di sembrare calma.
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