Immagina per carme2691
Spero ti piaccia 💚

La lama scintilla sotto la luce fioca della lampada, premuta contro la pelle di Dean con una precisione che non sapevo nemmeno di possedere.

Lui, come al solito, è imperturbabile, con quell'espressione da "sto solo scherzando, ma forse no" che mi manda in bestia.

I suoi occhi, di un verde che potrebbe spezzarti il cuore, fissano i miei come se sapessero qualcosa che io non so.

E poi quelle due parole.

-Fallo-

La mia mano trema.

Non dovrei essere qui, non dovrei avere un coltello in mano e, di sicuro, non dovrei puntarlo contro la persona che più mi importa al mondo.

Ma eccoci qua.

-Non scherzare, Dean- La mia voce è un sussurro, spezzata, quasi irriconoscibile.

-Non sto scherzando- risponde, il suo tono calmo, quasi tenero -Se vuoi farlo, fallo. Ma non ti serve un coltello per ferirmi, sai? Sei già bravissima così-

Ecco.

La frase che mi fa scattare.

La lama vibra nella mia mano, ma è la mia mente che si spezza.

Davvero?

Pensa che io voglia fargli del male?

Che io voglia ferirlo quando tutto ciò che desidero è proteggerlo, anche da se stesso?

Ma allora perché ho questo coltello in mano?

Perché non riesco a lasciarlo andare?

La mia testa è un vortice di pensieri.

Sono arrabbiata con lui per aver detto quelle parole, per essersi messo in una posizione così vulnerabile, come se non gliene importasse nulla.

Sono arrabbiata con me stessa per essere arrivata a questo punto.

E sono arrabbiata con il mondo intero, perché sembra non darmi mai una pausa.

Ma più di tutto, sono stanca.

Esausta.

E la rabbia non riesce più a sostenermi.

La lama scivola dalle mie dita e cade sul pavimento con un tonfo sordo.

Mi stringo le mani al viso, come se potessi nascondermi da lui, da me stessa, da tutto.

Le lacrime arrivano prima che riesca a fermarle, calde e umilianti, scivolano giù senza tregua.

-Non ce la faccio più, Dean- sussurro tra i singhiozzi, le mani che tremano tanto quanto la mia voce.

In un istante, lui è davanti a me.

Mi solleva il viso con una delicatezza che non gli avevo mai visto prima.

Le sue mani sono forti, calde, e mi tengono insieme quando tutto dentro di me sembra voler crollare.

-Shh, T/n- mormora -Va tutto bene-

Non va bene, voglio dirgli.

Non andrà mai bene.

Ma non riesco a parlare, perché lui si china e inizia a darmi dei piccoli baci sul viso.

Prima sulle guance, dove le lacrime hanno lasciato una traccia salata.

Poi sulla fronte, come se volesse sigillare ogni mio pensiero caotico.

Le sue labbra si spostano sul mio collo, leggere come una piuma, e il calore che irradiano mi scioglie ancora di più.

-Non devi essere forte tutto il tempo- dice contro la mia pelle -Puoi crollare, va bene così. Sono qui-

Le sue parole sono la mia rovina.

I singhiozzi diventano più intensi, il mio corpo si abbandona al suo abbraccio, e lui non mi lascia andare.

Le sue mani mi accarezzano i capelli, il collo, la schiena, mentre continua a mormorare parole di conforto.

-Dean- riesco a dire tra i singhiozzi, stringendomi a lui come se fosse l'unica cosa che mi tiene ancorata alla realtà.

-Sono qui- ripete, e la sua voce è così piena d'amore che mi fa male.

Alla fine, quando le lacrime si placano e il mio respiro si calma, rimaniamo lì.

Io con la testa sul suo petto, lui con le braccia strette intorno a me, come se volesse proteggermi da tutto il resto del mondo.

E per la prima volta, in tanto, tanto tempo, mi sento al sicuro.