Immagina per ValeriaPuglisi342
Spero ti piaccia 💚

Dean Winchester dorme.

E già questo è un evento straordinario.

L’uomo che potrebbe passare la notte a sparare a fantasmi e discutere con demoni è sdraiato su un materasso mezzo consumato, le braccia strette attorno a un cuscino come se fosse la cosa più preziosa al mondo.

La coperta marrone è arruffata, ma lo copre appena abbastanza da sembrare vulnerabile.

È così rilassato che quasi dimentico quanto sia dannatamente testardo da sveglio.

Lo osservo mentre respiro piano, il petto che si solleva e si abbassa in un ritmo lento e costante.

Il suo volto è disteso, senza traccia di quella linea sottile che gli si disegna tra le sopracciglia quando è preoccupato o arrabbiato – praticamente sempre.

Mi siedo accanto a lui con la grazia di un ninja che, in realtà, non possiedo.

La sedia cigola, ovviamente.

Perché non potrebbe andare tutto liscio?

Dean non si sveglia.

Impressionante.

Inclino la testa, studiando il profilo del suo viso.

È bellissimo, ma non nel senso classico del termine.

Non è perfetto.

La mascella è troppo marcata, le labbra un po’ screpolate.

Ma c’è qualcosa di profondamente attraente nella sua imperfezione.

Ha cicatrici – alcune visibili, altre nascoste – che raccontano storie che non confesserà mai a nessuno.

Ma io le conosco tutte.

Mi chino verso di lui, abbastanza vicino da sentire il suo respiro contro la mia pelle -Sai- mormoro, sapendo che non può sentirmi -sembri molto meno fastidioso quando dormi-

Con un movimento quasi impercettibile, lui si muove leggermente, un piccolo sorriso che gioca all’angolo della bocca.

Ed è in quel momento che capisco.

Sta fingendo.

-Ti ho sentita, sai?- mormora senza aprire gli occhi.

La sua voce è roca, intrisa di sonno, e per qualche ragione mi fa venire voglia di sorridere come un’idiota.

-Impossibile- rispondo, incrociando le braccia -Dormivi come un sasso-

Un occhio si apre, verde brillante e malizioso -Dormivo, ma poi hai deciso di farmi una dichiarazione d’amore-

-Sognavi-

-Non è vero-

Rido piano, e lui finalmente si gira completamente verso di me, abbandonando il cuscino per appoggiarsi con la testa sul braccio piegato.

Mi guarda come se fossi la cosa più interessante della stanza.

Il che, considerando che siamo in una stanza piena di armi e misteriose cianfrusaglie, non è poco.

-Sei adorabile quando cerchi di negare le cose- dice, e c’è quel sorriso da Dean Winchester: arrogante, sicuro, ma con un pizzico di dolcezza che riserva solo a pochi.

-Non c’è niente da negare- Alzo le sopracciglia, sfidandolo.

-Ah sì?- In un movimento fluido, si solleva e mi afferra per il polso, tirandomi verso di sé.

Non so come ci riesca, ma in un attimo sono a pochi centimetri dal suo viso, intrappolata nel suo sguardo -Cosa ne dici di dimostrarlo?-

Il mio cuore fa una capriola, ma non glielo darò mai a vedere -Dimostrare cosa? Che sei insopportabile?-

-Che non sei innamorata di me-

-Sei un'idiota-

-Può essere- Sorride ancora, poi il suo sguardo si addolcisce -Ma sono il tuo idiota-

E mi bacia.

Non è una di quelle scene da film con violini e fuochi d’artificio.

È lento, dolce, come se non ci fosse fretta.

Come se volesse prendersi tutto il tempo del mondo per imprimere questo momento nella memoria.

Le sue labbra sono morbide, e il modo in cui mi tiene, con una mano sulla mia nuca, mi fa sentire protetta in un modo che non credevo possibile.

Quando ci stacchiamo, respiro a fatica, ma lui non si allontana troppo.

Mi guarda con quel mezzo sorriso e sussurra: -Hai ancora da negare qualcosa?-

Sbuffo, ma non riesco a nascondere il sorriso -Sei insopportabile-

-Ti amo anch’io-