Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Daryl Dixon [Twd]


L’aria è più fredda di quanto ricordassi, e l’odore del metallo arrugginito che circonda Alexandria mi riporta indietro nel tempo, come un pugno nello stomaco.

È incredibile come, anche dopo mesi passati lontano, certi dettagli non si dimentichino mai.

Il cancello è proprio come l’ho lasciato, alto, imponente e cigolante a ogni movimento.

Stringo le dita attorno al bordo del mio zaino consumato mentre aspetto che qualcuno venga ad aprire.

So che non è normale presentarsi qui senza preavviso, ma non ho mai fatto le cose nel modo più semplice, no?

Per un attimo, penso a quanto mi sono trasformata in questi mesi: pelle più ruvida, sguardo più severo, ma dentro… dentro sono la stessa persona che è partita con troppi sogni e troppi dubbi.

La grata di metallo inizia a muoversi, rumorosa come sempre.

Mi sporgo di lato e quasi mi viene da ridere quando vedo chi la sta aprendo.

È Daryl.

Lo riconoscerei ovunque: quella postura stanca ma fiera, i capelli lunghi e arruffati che gli ricadono sugli occhi e il modo in cui stringe le dita attorno alla grata come se stesse combattendo contro il mondo intero.

Indossa la solita camicia nera impolverata e lo sguardo… oh, quello sguardo stanco che sembra aver visto troppo, troppo in fretta.

Apro la bocca per parlare, ma lui solleva la testa e mi vede.

O meglio, mi guarda come se stesse vedendo un fantasma.

-Daryl?- dico con voce bassa, ma non fragile.

Lui resta immobile per un lungo, eterno secondo.

I suoi occhi si spalancano, e tutto ciò che segue è una serie di emozioni che attraversano il suo volto come una tempesta: shock, confusione, speranza, e infine sollievo.

-T/n?- La sua voce roca taglia l’aria, incrinandola.

Annuisco, con un sorriso storto che mi si stampa in faccia contro la mia volontà -Sono io-

Non fa in tempo a dire altro che lascia andare la grata con un rumore assordante e si muove verso di me con passi pesanti e veloci.

Non sono sicura se stia correndo o marciando, ma prima che me ne renda conto, sono stretta tra le sue braccia, circondata da quell’odore familiare di pelle, polvere e un po’ di fumo.

-Dannazione…- mormora contro i miei capelli, stringendomi ancora più forte -Dannazione, pensavo che…-

Lo lascio parlare, anche se la sua voce si spegne piano.

Mi stringo a lui come se potesse spezzarsi in ogni momento, infilando le dita tra i capelli arruffati sulla nuca.

È reale.

È qui.

E io sono di nuovo a casa.

-Sono tornata- mormoro contro il suo petto.

Lui si scosta appena per guardarmi, le sue mani che si posano con fermezza sulle mie spalle, come se dovesse assicurarsi che non sia un’allucinazione.

Il suo viso è incredibilmente vicino, e posso vedere ogni dettaglio: le piccole rughe agli angoli degli occhi, la linea della mascella tesa e quel leggero tremolio sulle labbra, quasi impercettibile.

-Pensavo… pensavo che non ti avrei più rivista- dice, e la sua voce si rompe leggermente.

Il mio cuore si stringe -Ti ho promesso che sarei tornata, no?-

Daryl scuote la testa, ma un sorriso appena accennato gli sfiora le labbra -Le promesse sono una cosa grossa, ormai-

-Beh, io mantengo le mie- rispondo piano, con una smorfia divertita.

Lui resta in silenzio per un attimo, poi solleva una mano e mi accarezza la guancia con delicatezza, come se stesse toccando qualcosa di fragile.

Le sue dita callose scorrono lungo la mia pelle e chiudo gli occhi per un momento, abbandonandomi a quel contatto che sa di casa.

-Sei cambiata- sussurra.

Riapro gli occhi e lo fisso -E anche tu-

Daryl abbassa lo sguardo, come se non sapesse come rispondere.

Ma poi, prima che possa dire altro, prendo la sua mano e la stringo tra le mie.

-Sono ancora io- gli dico piano -E tu sei ancora tu-

Lui solleva lo sguardo, e per un lungo istante restiamo così, a guardarci come due idioti che hanno troppe cose da dirsi e nessuna voglia di usare le parole.

È lui a muoversi per primo, chinandosi leggermente e premendo le sue labbra contro le mie.

È un bacio lento, delicato, che però sembra consumarmi dall’interno.

Le sue labbra sono morbide ma decise, e non posso fare a meno di sorridere contro di esse.

Lui si stacca appena per guardarmi -Che c’è da ridere?-

-Non ci credo ancora che sia davvero successo- rispondo, lasciando cadere lo zaino a terra e avvolgendo le braccia attorno al suo collo.

Daryl ride, una risata bassa e un po’ roca, ma reale.

Mi bacia di nuovo, questa volta con più sicurezza, e sento le sue mani che mi stringono delicatamente ai fianchi come se avesse paura di lasciarmi andare di nuovo.

I nostri baci si susseguono, lenti, carichi di emozioni che non sappiamo come esprimere.

Quando ci stacchiamo, respiro a fatica e lui mi guarda con quegli occhi azzurri e stanchi, ma incredibilmente pieni di vita.

-Ben tornata a casa- dice, con un sorriso che non vedevo da troppo tempo.

-È bello essere tornata- rispondo, appoggiando la fronte contro la sua.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro