Immagina per Max_Castellan
Spero ti piaccia 💚

La porta si chiude dietro di me con un clic che sembra amplificarsi nella stanza vuota

Bucky è in piedi di fronte a me, rigido come una statua, con le mani che si stringono nervosamente ai lati del corpo.

Non riesce a guardarmi.

Gli occhi, quegli occhi azzurri che conosco meglio di qualsiasi cosa al mondo, sono rivolti verso il pavimento.

È come se avesse paura che un solo sguardo possa fargli cambiare idea.

Faccio un passo avanti, ma lui non si muove.

Il suo sguardo è incollato a un punto indefinito sul muro, come se quello potesse salvarlo dal guardarmi.

Ma non lo lascerò scappare così facilmente.

Non questa volta.

-Buck, guardami- dico, la voce che mi tradisce con un tremito.

Non si muove, nemmeno un accenno.

La mascella si stringe, e il suo respiro è profondo, controllato.

Questo non è il Bucky che conosco.

Questo è un uomo che ha deciso di chiudere una porta e sta cercando disperatamente di non sentire il rumore della serratura che scatta.

-Buck- ripeto, più forte questa volta, e faccio un passo verso di lui.

Voglio afferrarlo, scuoterlo, fare qualsiasi cosa per farlo tornare a guardarmi come prima.

Ma lui indietreggia, e il dolore che provoca quel movimento è come un colpo diretto al petto.

-Non farlo- mormora, la voce così bassa che quasi non la sento -Non rendere questa cosa più difficile di quanto già non sia.-

Più difficile?

Il mio cuore sta letteralmente andando in pezzi davanti a lui, e lui parla di difficoltà come se stessimo discutendo di un problema qualunque.

-Mi stai lasciando- dico, perché devo dirlo ad alta voce. Devo sentire quanto fa male -E non vuoi nemmeno darmi una spiegazione che abbia senso.-

Finalmente solleva lo sguardo, ma non riesco a trovare alcuna traccia del mio Bucky lì dentro.

È freddo, distante, come se avesse costruito un muro spesso chilometri per separarmi da lui.

Lui scuote la testa, chiudendo gli occhi per un attimo - Sto facendo questo per te. Per il tuo bene-

Rido, ma è un suono vuoto, amaro -Per il mio bene? Non sei tu a decidere cosa è meglio per me, Bucky-

-Sì- risponde, alzando lo sguardo e incrociando il mio con una determinazione che mi fa male -Perché so cosa succederà se resto. Finirò per ferirti. Lo faccio sempre. L'ho già fatto-

-Non puoi saperlo!- grido, la mia voce incrinata da un singhiozzo -Io non sono come le altre persone, Buck. Io posso affrontarlo. Posso affrontarti-

-No, non puoi- dice, la sua voce dura, ma vedo il tremito nella sua mascella -Non voglio che tu debba farlo. Non voglio che tu viva con il peso di chi sono-

Mi avvicino di nuovo, e questa volta alzo una mano, posandola sul suo viso.

Lui si irrigidisce, ma non si ritrae.

È come toccare una statua, ma io so che sotto quella corazza c'è il Bucky che amo.

-Per favore- mormoro, avvicinandomi -Non lasciarmi così-

Provo a baciarlo, ma lui gira la testa di lato, evitando le mie labbra.

Il gesto è così brusco che mi ferisce più di qualsiasi parola.

-Non farlo, T/n- ripete, la voce rotta.

-Perché no?- chiedo, la mia voce spezzata mentre le lacrime iniziano a scendere -Perché non vuoi baciarmi? Dimmi la verità, Bucky. Non nasconderti dietro queste scuse-

-Perché se lo faccio, non me ne andrò mai- ammette, e la sua voce si spezza alla fine -E io devo andarmene. Per te-

-No, non devi- dico, cercando di mantenere la calma, ma il tremito nelle mie mani mi tradisce.

Cerco di le sue labbra di nuovo, ma ancora una volta si ritrae, questa volta facendo un passo indietro.

-Non posso- dice, e la sua voce è così carica di dolore che per un attimo non riesco a respirare.

-Guardami e dimmi la verità. Dimmela!-

Finalmente alza gli occhi, e quello che vedo mi distrugge.

Ci sono lacrime anche nei suoi occhi, e la sua espressione è quella di un uomo spezzato.

-Non ti amo più- dice.

-No- sussurro, scuotendo la testa -Non è vero. Prima hai detto che mi lasci perché mi ami. E ora dici che non mi ami più? Smettila, Bucky. Basta bugie.-

Lui chiude gli occhi, e vedo una lacrima scivolare lungo la sua guancia -Non riesco a farlo, T/n. Non riesco a vederti soffrire per me-

-Ma mi stai facendo soffrire!- urlo, e il dolore nella mia voce mi sorprende -Mi stai spezzando in mille pezzi, Bucky. E lo stai facendo perché hai paura. Perché non credi di meritare di essere amato-

-Basta- dice, la sua voce quasi un sussurro -Ti prego, basta-

-No- ribatto, avvicinandomi di nuovo.

Questa volta lo afferro per il viso, costringendolo a guardarmi -Non scapperai da me. Non questa volta-

Lui mi guarda, e per un attimo penso che cederà.

Ma poi si ritrae di nuovo, abbassando lo sguardo -Ti amo troppo per restare- sussurra, e quelle parole mi lasciano senza fiato.

Le lacrime mi scorrono sul viso, e non riesco nemmeno a respirare.

-Vai via- mormoro, la voce spezzata -Lo so che pensi di fare la cosa giusta,- mormoro, lasciando andare il suo viso e facendo un passo indietro. -Ma non lo stai facendo. Mi stai distruggendo, Buck. E anche te stesso.-

Non risponde.

Non dice nulla.

Mi guarda solo per un lungo, interminabile istante, e poi si gira verso la porta.

-Ti amo,- sussurra prima di uscire, e il suono della porta che si chiude mi lascia in un silenzio assordante.

Crollo sul pavimento, le lacrime che finalmente sgorgano senza controllo, mentre il vuoto che ha lasciato dentro di me mi travolge come un'onda.