Alaric Saltzman‼️[Tvd]
Alaric è appoggiato al bancone della cucina, quel sorriso sghembo che gli illumina il volto.
I suoi occhi scintillano sotto la luce soffusa della stanza, e io mi maledico per quanto sia difficile guardarlo senza arrossire.
-Smettila- gli dico, cercando di sembrare più sicura di me di quanto mi senta davvero.
Lui solleva un sopracciglio, ancora con quel sorriso malizioso -Smettere di cosa? Di essere irresistibile? Perché, credimi, non posso farci nulla-
Sbuffo, ma sento il calore salire sulle guance -No, smettila di... fissarmi in quel modo-
-Che modo?- Si avvicina di un passo, il suo tono scherzoso, ma i suoi occhi tradiscono qualcosa di più intenso, qualcosa che mi fa stringere le braccia attorno al corpo, quasi come un riflesso -È solo il mio modo di guardarti, T/n-
-Beh, il tuo 'modo' mi mette in imbarazzo- borbotto, incrociando le braccia come se quello potesse proteggermi dal modo in cui il suo sguardo sembra scavarmi dentro.
Alaric ride, una risata bassa e calda che mi fa venire voglia di affondare sotto il pavimento.
Si avvicina di un altro passo, e ora è così vicino che posso sentire il profumo della sua colonia, legnoso e fresco, che sembra fatto apposta per confondermi.
-Sei adorabile quando fai così- dice, abbassando leggermente il tono.
La sua mano si solleva per sfiorarmi il viso, il pollice che accarezza la mia guancia in un gesto tanto delicato quanto devastante.
Io lo guardo, incerta, ma non mi sposto -Stai scherzando, giusto?- chiedo, la mia voce un po' più alta del normale.
Lui inclina la testa, il suo sorriso che si fa più morbido, quasi affettuoso -E se non fosse uno scherzo?-
Le sue parole mi colpiscono come una scossa.
Non rispondo, ma il mio cuore inizia a battere così forte che sono certa possa sentirlo anche lui.
-T/n- mormora, e il modo in cui pronuncia il mio nome mi fa venire i brividi.
La sua mano si sposta sul mio collo, il suo pollice che tracciava ora una linea leggera sulla mia mascella -Dimmi se devo fermarmi-
Non riesco a rispondere.
Non voglio che si fermi, ma sono terrorizzata dal lasciarmi andare completamente.
Così annuisco, debolmente, e lui prende quel gesto come un permesso.
Le sue labbra trovano le mie, un bacio lento e incredibilmente dolce.
Non c'è fretta, non c'è pressione, solo lui che si prende il tempo per farmi sentire a mio agio.
Mi aggrappo al suo maglione, cercando un punto d'appoggio mentre il mio corpo si arrende a quelle nuove sensazioni.
Sento le sue dita stringermi di più i fianchi e poi risalire sotto la maglietta.
Rabbrividisco e un gemito mi sfugge dalle labbra.
Le sue mani continuano a salire fino alla cucitura del reggiseno.
Quando si allontana, i suoi occhi incontrano i miei, cercando una conferma -Va tutto bene?- chiede, la sua voce gentile.
-Sì- sussurro, sentendo il viso bruciare -È solo che... è la mia prima volta-
Lui mi guarda per un lungo momento, e vedo qualcosa di tenero attraversare il suo volto -Non faremo niente che non vuoi, promesso-
Le sue parole mi tranquillizzano, e quando torna a baciarmi, sento che posso finalmente rilassarmi un po'.
Le sue mani scendono lungo i miei fianchi.
Ogni movimento è lento, come se volesse darmi il tempo di abituarmi, di sentire ogni singolo dettaglio.
E mentre le sue labbra scendono lungo il mio collo, lasciando una scia di calore sulla mia pelle, mi rendo conto che mi fido di lui.
Con ogni fibra del mio essere.
Non mi sento più così impacciata, e quando le mie mani si muovono lungo le sue spalle, sento la sua risata contro la mia pelle.
Non riesco a pensare chiaramente: tutto ciò che sento è il calore delle sue dita e il battito incessante del mio cuore che martella contro il petto.
Si ferma, le mani immobili sulla curva dei miei fianchi, e alza lo sguardo per incontrare il mio.
Non so come riesco a rispondere, ma annuisco.
Il sorriso che gli si disegna sul volto è abbastanza per farmi dimenticare qualsiasi insicurezza.
Le sue dita si infilano di nuovo sotto la mia maglietta, sfiorando la pelle nuda della mia schiena.
Il tocco è delicato, ma mi fa rabbrividire.
Alaric sorride, quel suo sorriso sghembo che mi fa impazzire.
-Non devi fare nulla che non vuoi- mi ricorda, e la sincerità nella sua voce mi colpisce.
-Lo so- rispondo. Le mie mani si posano sulle sue, guidandolo a sollevarmi la maglietta.
Quando la stoffa scivola via, mi ritrovo di fronte al suo sguardo, che si è fatto più intenso, più profondo.
Mi osserva come se fossi l'unica cosa che conta al mondo, e per un attimo, il mio nervosismo svanisce.
-Sei così carina- mormora, e c'è una tale adorazione nel suo tono che quasi mi sciolgo.
Le sue labbra tornano alle mie, ma questa volta il bacio è più affamato, più urgente.
Sento le sue mani che mi esplorano con una lentezza esasperante, ogni tocco che accende un fuoco sotto la mia pelle.
Le sue labbra scivolano lungo il mio collo, lasciando una scia di baci e morsi leggeri che mi fanno gemere piano.
Il suono lo incoraggia, e quando arriva alla curva della mia spalla, sento le sue dita che scivolano lungo la mia schiena, sganciando il reggiseno con una facilità che mi fa arrossire.
-Tranquilla- sussurra, le sue labbra che si fermano contro il mio orecchio.
Il modo in cui mi guarda, con una tale attenzione e desiderio, mi fa sentire al sicuro.
Ci ritroviamo sul divano.
Il suo corpo sopra il mio, ogni centimetro della mia pelle brucia al contatto con il suo.
Le sue labbra tornano alle mie, e questa volta non c'è esitazione.
Mi sento completamente sopraffatta, ma in senso positivo, come se ogni sensazione fosse amplificata, ogni tocco un'esplosione di emozioni.
-Dimmi se vuoi fermarti- sussurra ancora una volta, la sua voce rauca, mentre le sue mani continuano a scendere lungo il mio corpo.
-Non fermarti- riesco a dire, la mia voce tremante ma sicura.
I suoi occhi non si staccano mai dai miei, e quel contatto visivo mi fa sentire nuda in modi che non hanno nulla a che fare con i vestiti.
Le sue mani scivolano lungo i miei fianchi, le dita calde che sfiorano la mia pelle con movimenti lenti, studiati.
Ogni tocco mi fa trattenere il respiro, ogni carezza sembra voler esplorare ogni singolo frammento di me.
-Tutto bene?- mi chiede ancora, la sua voce bassa e rauca che vibra contro il mio petto.
Annuisco anche se lui non può vederlo.
Le sue labbra si muovono lungo il mio collo, lasciando una scia di calore che sembra incendiarmi.
Le sue mani si fanno più sicure, esplorando i contorni del mio corpo con una cura che mi lascia senza fiato.
Ogni movimento è lento, come se volesse imprimersi nella memoria ogni istante.
Quando le sue dita scivolano lungo il mio ventre, mi blocco per un attimo.
Lui si ferma immediatamente, sollevando lo sguardo per incontrare il mio.
Annuisco, e le sue labbra si curvano in un piccolo sorriso rassicurante.
-Se vuoi che mi fermi, basta dirlo-
Non rispondo, ma il mio corpo si rilassa sotto il suo tocco, e lui lo prende come un segnale per continuare.
Le sue dita si muovono con lentezza, accarezzando la mia pelle con una delicatezza che mi fa sentire speciale, desiderata.
Chiudo gli occhi, lasciandomi andare alle sensazioni che mi travolgono.
Allungo le mani e le faccio scivolare lungo il bordo della sua maglia, il tessuto morbido tra le dita.
I suoi occhi non si staccano dai miei, nemmeno quando tiro delicatamente il tessuto verso l’alto, rivelando la sua pelle calda e tesa.
Lui solleva le braccia per aiutarmi, e quando finalmente la maglia scivola via, non posso fare a meno di fermarmi a guardarlo.
I suoi muscoli si contraggono sotto il mio sguardo, e un lieve sorriso gli increspa le labbra -Allora?- chiede con un tono che è al tempo stesso sicuro e leggermente malizioso.
-Stai zitto- mormoro, sentendo il calore salire alle guance, ma non distolgo lo sguardo.
È come se ogni suo centimetro fosse scolpito per essere ammirato, e lui lo sa.
Le sue labbra tornano alle mie, morbide e lente, ma questa volta non si fermano lì.
Scivolano lungo la mia mascella, il collo, e continuano a scendere, lasciando una scia di calore ovunque vadano.
Il suo respiro è caldo contro la mia pelle, e ogni bacio sembra voler esplorare ogni parte di me, come se stesse prendendosi il suo tempo per imparare ogni dettaglio.
Quando arriva alla curva del mio seno, il mio respiro si ferma, e sento le sue mani che si muovono lungo la mia vita, tracciando cerchi lenti e rassicuranti.
Il respiro mi si ferma quando Alaric mi guarda in quel modo, come se fossi la cosa più preziosa al mondo.
Non c'è fretta nei suoi movimenti, nessuna pressione.
-Alaric...- mormoro, e il modo in cui il suo nome mi scivola dalle labbra gli fa aprire gli occhi.
-Che c’è?- chiede in tono gentile.
-Nulla...- sussurro, e so che forse non ha senso, ma lui sembra capire.
Sento il calore che si diffonde nel mio corpo quando le sue dita si fermano sul bordo dei miei pantaloni.
-Posso?- chiede, la sua voce bassa e piena di delicatezza.
Annuisco, troppo nervosa per parlare, ma lui non si muove subito.
Aspetta, come per darmi ancora qualche secondo per cambiare idea, per fermarlo.
Quando non dico nulla, solleva le mani e con una lentezza quasi esasperante inizia a sfilarmi i pantaloni.
Il tessuto scivola via, lasciandomi con il cuore che batte all'impazzata.
Non so dove guardare, non so cosa dire, ma lui non fa nulla per mettermi in imbarazzo.
Si limita a osservarmi, il suo sguardo morbido e rispettoso.
-Sei bellissima- mormora, e il suo tono è così sincero che il mio imbarazzo si dissolve un po'.
Mi guarda ancora negli occhi mentre si china verso di me, le sue mani che accarezzano le mie cosce con una dolcezza infinita.
Ogni movimento è lento, studiato, come se volesse assicurarsi che io sia sempre d'accordo.
Quando le sue dita si muovono verso l'interno della mia coscia, rabbrividisco, il mio respiro che si fa più rapido.
-Mh?- mi chiede ancora, il suo sguardo che cerca il mio per una conferma.
-Sì- rispondo, anche se la mia voce trema.
Le sue dita continuano a muoversi, esplorando con delicatezza, finché il suo tocco non si ferma sopra il tessuto leggero della mia biancheria.
Mi guarda di nuovo, come per chiedere un altro permesso, e io annuisco.
Quando il suo dito si muove leggermente, un’ondata di calore mi travolge.
Non ho mai provato nulla di simile, e il modo in cui mi tocca, così attento e rispettoso, mi fa sentire completamente al sicuro.
Rabbrividisco quando le sue dita trovano il punto giusto, un piacere nuovo che mi travolge.
-Guarda me- sussurra, e la sua voce è così morbida, così piena di calore che non riesco a resistere.
Apro gli occhi, trovando il suo sguardo fisso sul mio.
Non c’è giudizio nei suoi occhi, solo adorazione e attenzione.
Quando aggiunge un secondo dito, il piacere si intensifica, e un gemito mi sfugge dalle labbra.
Lui sorride, ma non è un sorriso malizioso; è un sorriso pieno di tenerezza, come se fosse felice di vedermi provare tutto questo.
Le sue labbra trovano di nuovo il mio collo, lasciando baci leggeri e caldi, mentre le sue dita continuano a muoversi con una lentezza esasperante ma incredibilmente piacevole.
Mi sento come se stessi perdendo il controllo, ma allo stesso tempo non voglio fermarlo, non voglio che smetta.
Le sue dita continuano, ogni movimento che mi porta più vicino a un confine che non avevo mai raggiunto prima.
E quando finalmente ci arrivo, è come se tutto il mondo svanisse.
Il respiro di Alaric è caldo contro la mia pelle mentre ci osserviamo.
Ogni suo movimento è studiato, lento, come se volesse concedermi tutto il tempo per abituarmi, per sentirmi al sicuro.
La luce soffusa della stanza illumina appena i contorni del suo viso, e i suoi occhi sono fissi nei miei.
Il contatto diventa più profondo, il suo movimento lento, attento, come se ogni gesto fosse studiato per rendermi più sicura.
C’è una leggera tensione, un misto di novità e dolce dolore che si trasforma rapidamente in una sensazione di calore, di completezza.
Trattengo il respiro per un istante, il mio corpo che si adatta al suo, mentre lui rimane immobile, i suoi occhi fissi nei miei, come per accertarsi che io sia a mio agio.
-Va tutto bene - mormora.
I miei occhi non si staccano dai suoi mentre mi lascio andare, il respiro spezzato da un leggero tremito.
Le sue labbra si incurvano in un sorriso appena accennato, uno di quelli che riescono a sciogliere ogni dubbio.
Mi inclino leggermente in avanti, le mani che trovano i suoi fianchi.
Apro la cintura e abbasso la zip poi lentamente i suoi pantaloni, il tessuto che scivola via con un suono ovattato.
Per un attimo, vedo il bagliore della sorpresa nei suoi occhi -D'accordo- ridacchia.
Lo voglio, lo voglio più di quanto io stessa abbia realizzato fino a quel momento.
Lui si avvicina di nuovo, il suo respiro che si mescola al mio mentre mi bacia lentamente.
Ogni movimento delle sue labbra sembra pensato per calmare, per confortare, e io mi sento al sicuro.
Poi, quando il momento arriva, lui si ferma.
I suoi occhi si piantano nei miei ancora una volta, come per cercare un'ulteriore conferma.
-Se cambi idea dimmelo subito- mi dice.
Annuisco, incapace di parlare.
Il mio corpo è teso, ogni muscolo in attesa.
Sento la sua mano stringere la mia, calda e forte.
È così attento, così presente, che ogni traccia di paura si dissolve.
Quando finalmente entra in me, il respiro mi si blocca.
È un momento così intenso che quasi mi travolge, un miscuglio di dolcezza, leggero dolore, e un calore che si diffonde in ogni angolo del mio essere.
I nostri corpi si adattano lentamente, come pezzi di un puzzle che finalmente trovano il loro posto.
Lui rimane immobile per un istante, lasciandomi il tempo di abituarmi.
-Sì- la mia voce un sussurro spezzato -Va bene-
Lentamente, comincia a muoversi, i suoi gesti studiati, misurati, come se stesse leggendo ogni mia reazione.
Il dolore iniziale si scioglie in qualcosa di più profondo, più avvolgente.
Il mio respiro si fa più rapido, i suoi movimenti diventano leggermente più sicuri, ma mai affrettati.
Mi tiene stretta, una mano sul mio fianco, l’altra che risale lungo la mia schiena, come a voler assicurarsi che io sia sempre con lui.
Sento il mio corpo rispondere al suo, il piacere che cresce con una
Finalmente, il culmine arriva come un’esplosione di emozioni, un momento che mi travolge completamente.
Il mio corpo si tende sotto il suo, e lui mi stringe, il suo respiro affannato contro il mio collo.
Quando tutto si calma, rimaniamo lì, avvolti nel calore dell’altro.
Le sue mani tracciano cerchi lenti sulla mia schiena, il suo respiro che si stabilizza accanto al mio.
-Ho cercato di fare tutto nel modo giusto- mormoro.
-Hai fatto tutto perfetto- risponde, la dua voce un sussurro contro la mia spalla.
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