Alaric Saltzman [Tvd]
Sta parlando di non so quale avvenimento storico che mi sono persa completamente, ma il suo tono di voce è ipnotico.
È uno di quei professori capaci di rendere anche la cosa più noiosa degna di attenzione, e probabilmente è per questo che ogni tanto me lo fisso come un'adolescente innamorata.
-Mi stai ascoltando?- chiede, con un sopracciglio leggermente sollevato.
Inarco le spalle e sorrido innocentemente -Certo! Hai appena detto… qualcosa di incredibilmente interessante. Dovresti ripetere l’ultima parte, sai, per sicurezza-
Alaric scuote la testa, ma non riesce a nascondere il sorriso -Sei irrecuperabile-
-Grazie, lo so- rispondo ridendo e appoggiandomi al tronco dell’albero accanto a me.
Ma il mio sorriso si affievolisce quando lo vedo fare qualche passo verso di me.
L'espressione sul suo viso cambia, si fa più seria, più intensa.
Alaric si ferma a pochi centimetri di distanza, lo sguardo puntato dritto nei miei occhi.
La luce del sole gli sfiora i capelli chiari, rendendoli quasi dorati.
È bellissimo, e mi sento una sciocca a pensarlo così spesso.
Il mio cuore accelera senza permesso.
-Lo sai che non mi dai tregua, vero?- dice a bassa voce, come se stesse confessando un segreto.
-Non ho idea di cosa tu stia parlando- rispondo, ma la mia voce tradisce un tremolio.
Le sue mani si avvicinano lentamente, quasi esitanti, ma poi si posano sulle mie guance.
È un tocco delicato, caldo -Sei sempre lì. Nei miei pensieri. Anche quando non dovresti-
Non riesco più a respirare.
Il mondo intorno a noi sembra sparire, lasciando solo noi due -Forse non è una cosa così brutta- sussurro.
I suoi occhi passano dalle mie labbra ai miei occhi e ritorno, mentre si avvicina lentamente.
Ho tutto il tempo del mondo per allontanarmi, ma non lo faccio.
Non voglio farlo.
Le sue labbra sfiorano le mie con una dolcezza che mi sorprende.
È un bacio lento, attento, come se stesse prendendo tempo per assaporare ogni singolo momento.
Il calore si diffonde in me come un incendio controllato, mentre le sue dita scendono lungo la mia mascella fino a fermarsi sulla nuca.
Mi avvicina di più, e io mi lascio andare, le mani che scivolano lungo la sua camicia per aggrapparmi a lui.
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato, lui mi guarda con quel sorriso che mi fa sciogliere ogni volta -Va tutto bene?- chiede con voce roca.
Annuisco, cercando di nascondere il rossore che sicuramente mi sta colorando le guance -Va più che bene-
Alaric ride piano, abbassando lo sguardo per un attimo.
Poi, senza dire nulla, mi bacia di nuovo.
Stavolta è più deciso, più profondo, come se avesse perso ogni esitazione.
Le sue mani scendono lungo i miei fianchi, stringendomi delicatamente, mentre mi ritrovo quasi incollata a lui.
Il battito del mio cuore sembra impazzito, e so che lui lo sente.
Ma non importa.
Quando finalmente ci stacchiamo di nuovo, mi lascia un bacio leggero sulla fronte, quasi a calmarmi -Sai- dice piano -se avessi saputo che sarebbe stato così, ti avrei baciata molto tempo fa-
Sorrido, un po’ imbarazzata e un po’ divertita -Beh, meglio tardi che mai, no?-
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