Immagina per PanAlice2002
Spero ti piaccia 💚

Il Mystic Grill è pieno, come al solito.

Il solito vociare di gente, bicchieri che tintinnano, risate.

È una di quelle sere in cui il destino decide di giocare a dadi e incrociare i percorsi più improbabili.

Io, ad esempio, sono qui con Damon e Jeremy, un'accoppiata già abbastanza strana.

Ma poi entra Alaric Saltzman, il mio professore.

Si avvicina a noi con una birra in mano.

-Beh, che gruppo improbabile- dice Damon, con il suo solito tono strafottente, mentre si appoggia allo schienale della sedia e lancia un’occhiata ad Alaric -Se ci fosse un premio per la compagnia più strana del Mystic Grill, lo vinceremmo stasera-

Jeremy sbuffa, io mi limito a sorridere, e Alaric scuote la testa, già rassegnato -Non mi stupisce che tu sia qui- dice ad un Damon particolarmente compiaciuto -Ma tu?- mi guarda -Non hai da studiare?-

Non rispondo subito, ma prendo un altro sorso del mio drink.

Ok, forse è il terzo.

O il quarto?

Chi conta?

-Relax, Rick- lo interrompe Damon -Siamo tutti adulti qui. Bene, più o meno- lancia uno sguardo a Jeremy.

-Non sono qui per controllare nessuno- risponde Alaric, ma lo dice guardando principalmente me.

E lo fa con quel suo sguardo serio, mezzo preoccupato, mezzo sono un'autorità ma cerco di non farlo pesare.

Affascinante, dannatamente affascinante.

E, accidenti, è proprio in quel momento che succede.

Colpa del drink, probabilmente, o forse della luce soffusa del bar che gli dona un’aria ancora più irresistibile.

Non lo so, ma esce dalla mia bocca prima che il mio cervello possa fermarmi:

-Però… è un piacere averti qui. Davvero un bel vedere-

Silenzio.

Gelido, glaciale, di quelli che ti fanno capire che hai appena commesso un errore colossale.

Damon scoppia a ridere così forte da attirare l’attenzione di mezzo bar.

Jeremy si soffoca con la sua bibita.

E Alaric…

Alaric si irrigidisce, si schiarisce la gola, si gira verso di me e mi guarda come se non sapesse se ridere o correre via.

-Oh, wow- dice Damon, godendosi lo spettacolo -Questa serata è diventata improvvisamente molto più interessante-

Io sento il sangue salire alle guance.

Avrei bisogno di un buco nel pavimento per scomparire, ma purtroppo il Mystic Grill non offre questo genere di comfort.

-Sto… sto scherzando- balbetto, cercando di riprendermi, ma è chiaro a tutti che no, non stavo affatto scherzando.

-Certo- dice Alaric, ma non mi guarda negli occhi.

Fantastico.

Ho messo Alaric a disagio.

Punto per me.

Il resto della serata lo passo in silenzio, evitando il più possibile di incrociare lo sguardo di Alaric.

Damon se ne va dopo un po’, dicendo qualcosa su una “missione segreta” che nessuno prende sul serio, e Jeremy inizia il suo turno al bar.

Io, nel frattempo, decido che è il momento di ritirarmi.

-Devo tornare a casa- annuncio, alzandomi in piedi.

La testa mi gira leggermente, segno che ho decisamente esagerato con i drink.

-Ti accompagno- dice Alaric subito.

Non è una domanda, è un’affermazione, e prima che possa protestare, è già accanto a me.

Camminiamo in silenzio lungo le strade deserte di Mystic Falls.

L’aria della sera è fresca, e aiuta a schiarirmi le idee.

Vorrei dire qualcosa, qualunque cosa, ma le parole sembrano bloccate in gola.

Alla fine, però, mi faccio forza.

-Mi dispiace- dico, senza guardarlo -Per prima. È stato… inappropriato-

Alaric si ferma e mi guarda, le mani infilate nelle tasche della giacca -Non c’è nulla di cui scusarsi- dice piano -Sul serio-

Alzo lo sguardo su di lui, sorpresa.

C’è qualcosa di diverso nel suo tono, qualcosa di più… morbido.

E nel momento in cui i nostri occhi si incontrano, sento che l’atmosfera tra noi è cambiata.

È più intima, più… carica.

Riprendiamo a camminare, e dopo qualche minuto sento la sua mano sfiorare la mia.

È un tocco leggero, quasi casuale, ma poi le sue dita si intrecciano alle mie, e il mio cuore accelera.

Non so per quanto tempo camminiamo così, mano nella mano, ma ad un certo punto Alaric si ferma.

Mi tiro su di scatto, confusa, ma prima che possa dire qualcosa, lui mi tira verso di sé.

-Alaric…- inizio, ma la mia voce si spegne quando vedo il modo in cui mi guarda.

Le sue mani scivolano lungo le mie braccia, poi si fermano sui miei fianchi.

Il mio respiro si fa più corto, e posso sentire il suo contro la mia pelle.

C’è un momento di attesa, un’eternità in cui tutto sembra sospeso.

Le sue mani risalgono lungo la mia schiena, e le mie si posano sul suo petto, sentendo i muscoli tesi sotto la stoffa della camicia.

Quando finalmente le sue labbra trovano le mie, è come se tutto il mondo sparisse.

Il bacio è lento, esplorativo, ma cresce in intensità con ogni secondo che passa.

Le sue labbra sono morbide, calde, e il modo in cui mi tiene mi fa sentire come se fossi qualcosa di prezioso.

Ci separiamo solo per un momento, abbastanza per riprendere fiato, ma lui non si allontana.

La sua fronte si appoggia alla mia, e posso sentire il suo sorriso contro la mia pelle.

-Beh- dico, cercando di riprendermi -Non pensavo che questa serata sarebbe finita così-

Alaric ride piano, il suono profondo che mi fa venire i brividi -Neanche io- ammette -Ma non mi lamento-