JJ MAYBANK
Pubblicato 17 aprile 2023
Conosci JJ da quando avete cominciato il liceo, certo non siete mai stati amici molto stretti ma diverse volte vi siete aiutati a vicenda.
Soprattutto quando JJ dovendo lavorare non sapeva a chi lasciare la sorellina che altrimenti sarebbe rimasta da sola.
E questo è uno di quei pomeriggi, sei a casa Maybank nella stanza della piccola.
Più che una stanza è un buco, ma per lei che è ancora troppo piccola per capirlo sembra un castello.
Adora giocare con le bambole e fingere di essere una principessa, quindi anche tu a tua volta sei finita per terra con una coroncina in testa e un mantello rosa sulle spalle.
<io sono la regina ora, e tu mi chiedevi di sposare mio figlio> dice la piccola Lola.
<e come si chiama tuo figlio?> chiedi alla bimba.
Lei ci pensa un po'.
<no, io chiedo a te di sposare mio, no, tuo figlio>
<va bene, io quindi chi sono?>
è in quel momento che il vostro interrotto dal rumore della porta.
<JJ?> urla la piccola che corre fuori dalla stanza.
<ciao piccola> è la voce di JJ.
<giochi alle principesse con me e y/n>
<solo se mi lasci la corona rosa>
<l'ho nascosta> sussurra lei.
Nel frattempo ti sei alzata anche tu, raggiungendo i fratelli in sala.
<come mai sei già qui?> chiedi curiosa.
JJ si incupisce per un secondo, viene però distratto da Lola che annuncia che è l'ora della merenda.
Quindi lasci perdere e le preparate insieme i pancake.
Merenda fatta, a stomaco pieno Lola si addormenta tra le braccia del fratello che la porta subito a letto.
<direi che posso andare allora, se ci sei tu> dici prendendo la tua borsa.
JJ però ti ferma.
<ti va di restare invece? è un po' che non chiacchieriamo io e te>
<è successo qualcosa?> chiedi sedendoti sul divano.
<no assolutamente, volevo solo passare del tempo con te>
Gli sorridi.
<non devi se non vuoi>
<voglio> ti rassicura lui.
Sul tavolino noti un block notes.
<è di Lola? non gliel'ho mai visto usare> ammetti prendendolo.
<no, è mio>
<non sapevo disegnassi... posso?>
Lui annuisce timidamente.
<è solo qualche schizzo niente di che> aggiunge grattandosi la nuca con fare imbarazzato.
Ma quando sfogli le pagine del quaderno ti rendi conto che non sono solo degli schizzi, ma veri e propri disegni di paesaggi o di ritratti.
<scherzi JJ, sono davvero bellissimi, da quanto disegni?>
<da sempre, ma non l'ho mai detto a nessuno>
<scusa, non volevo obbligarti...>
<affatto, mi fa piacere> ti sorride e per un momento vi guardate negli occhi.
Distogli lo sguardo, posando di nuovo il quaderno al suo posto.
<allora che ci fai qui?> chiedi guardando di nuovo il ragazzo.
<birretta?> chiede lui alzandosi.
Lo segui in cucina.
<hai di nuovo litigato con il capo?>
<ho anche della coca cola se ti va>
<stai evitando la domanda JJ> incalzi.
Lui ti guarda, non sai bene come ti trovi tra i fornelli e lui.
<io ti piaccio?> ti chiede spiazzandoti.
<credo che una birra vada più che bene, non devo guidare>
<y/n, stai evitando la domanda> dice accarezzandoti con due dita il braccio.
Trovi il coraggio di guardarlo negli occhi.
<te lo dico solo se tu mi dici cosa è successo>
Lui ti guarda e sorride.
Poi inaspettatamente ti bacia.
<facciamo così e basta?>
Ridacchi contro le sue labbra.
<mi piaci> confessi baciandolo di nuovo.
<ho litigato con il capo>
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