Pubblicato 6 agosto 2021

Quando ti rendi conto che ormai è molto tardi, il danno è fatto.
Ti alzi dal letto matrimoniale, in cerca del tuo ragazzo Nicolò.
Sai bene dove lo trovi, quindi vai diretta nella stanza delle bambine.
Ed eccolo lì.
Nicolò addormentato nel letto di Rebecca, la più grande delle tre, con Matilde tra le braccia.
Ti mordi il labbro, è una di quelle scene che ti riempie il cuore di gioia.
Cercando di fare meno rumore possibile ti addentri nella stanza.
Per prima cosa prendi Matilde e la rimetti nella sua culla.
Poi sposti il braccio di Rebecca che saldamente tiene il padre.
E infine svegli Nicolò.
<Nic? amore sveglia> sussurri accarezzandogli la guancia.
Nicolò apre gli occhi, proprio quando vedi Lavinia con la coda dell'occhio muoversi nel suo lettino.
Ti alzi e ti avvicini alla bimba.
<ehi, va tutto bene amore> le sussurri accarezzandole la testa come sai che adora.
Sorridi quando lei si rilassa di nuovo e ricade in un sonno profondo.
<sei diventata bravissima> sussurra Nicolò alle tue spalle.
Ti giri verso di lui sorridendo.
<devi imparare un paio di trucchi> dici facendogli l'occhiolino.
In silenzio uscite entrambi dalla stanza, lasciando la porta semiaperta per poter sentire eventuali rumori.
<andiamo a letto?> chiedi appena siete fuori.
Nicolò non se lo fa ripetere due volte, ti prende per mano e ti guida fino alla stanza.
Buttandosi sul letto e tirandoti con sé.
<Nic!> quasi urli per lo spavento.
Lui ridacchia.
<non sei più abituata?> ti chiede.
Tu ridi con lui.
<no, sei stato troppo tempo via> ribatti dandogli un bacio.
<come posso farmi perdonare?> ti chiede.
Tu fai finta di pensarci, mentre lui ne approfitta per riempirti il viso di baci.
<prepari tu la colazione domani> dici sorridendo.
Lui ti bacia il naso e poi le labbra.
<come fatto> dice tra i baci.
Tu sorridi e ti stringi a lui.
<anche se io avevo qualche altra idea in testa> dice lui baciandoti il collo.
Tu ridacchi.
<davvero Nic?>
Lui annuisce, baciandoti con passione.
Inutile dire che alla fine anche la sua idea non era niente male, e ora Nicolò è più che perdonato per il suo lungo periodo di assenza.