Pubblicato 28 agosto 2021

<Loki ti prego parlami> segui disperata il giovane principe, che segna degnarti di uno sguardo o una parola si avvia a passo di carica verso le sue stanze.
<Loki!> cerchi di attirare la sua attenzione, arrancando dietro al suo mantello scuro.
Malette le gambe lunghe che si ritrova!
Non riesci a capire cosa sia successa che abbia messo di così mal umore Loki.
La porta della sua stanza sbatte dietro le sue spalle.
Rimani a bocca aperta, mai aveva fatto qualcosa del genere.
Metti una mano sulla maniglia, basta una scintilla di magia e si apre.
Con un sorrisetto entri.
Ma svanisce subito il tuo sorriso quando vedi Loki che respira o meglio ansima, ai piedi del letto.
Rimane in piedi, spalle e schiena tesi.
Pugni chiusi.
<Loki> lo chiami a bassa voce, con tono calmo e pacato.
Lui gira leggermente la testa di lato, tanto per guardarti velocemente.
Poi torna ad abbassare lo sguardo sulle lenzuola verde smeraldo.
<Loki cosa è successo? ti prego... parlami>
<vai via> sibila lui.
<scusa?>
<vai via!> questa volta lo urla.
Fai un passo indietro, le spalle di Loki si abbassano.
I pugni si stringono lungo i suoi fianchi.
<no> rispondi con piedi saldi sul marmo lucido.
<perchè dovrei andare via? lasciarti qui da solo? perchè?> cerchi di rimanere calma, ma i tuoi sentimenti cominciano a trapelare dalla tua voce.
<va via>
<perchè?>
Loki si gira, di scatto, e senza che tu te ne renda conto è davanti a te.
<perchè sono un mostro> urla con rabbia.
Le sue guance cambiano colore, come il resto della sua pelle.
Ma le lacrime di dolore sono ancora evidenti.
Davanti a te, Loki cambia forma.
Ora è blu, con dei disegni intricati in rilievo.
Gli occhi sono rossi come rubini, i capelli ancora corvini.
Il suo respiro è gelido, così come lo è l'aria attorno a lui.
<sei un gigante di ghiaccio...> sussurri sorpresa.
Non una nota di paura nella tua voce, non una goccia di panico nel tuo cuore.
<sono un mostro, Odino mi ha mentito... ha ucciso la mia gente e mi ha preso come fossi... un trofeo> sibila a denti stretti.
Senti il suo dolore, la sua tristezza, la tua rabbia.
<lui non è mio padre> dice chiudendo gli occhi.
Rimani in silenzio, trattenendo il respiro.
<vai via> ripete di nuovo, i suoi occhi rossi nei tuoi.
<no, mai> fai un passo verso di lui.
Il suo respiro freddo lo senti sulle guance ora.
<corri via, in preda alla paura, urla ai nove regni che il principe di Asgard non è altro che un mostro!>
<non lo farò> urli a tua volta.
<perchè?> Loki è esausto.
<perchè dovresti stare qui? con un mostro>
<se non smetti di dire che sei un mostro...> le lacrime che stai trattenendo scendono lungo le tue guance.
<tu non sei un mostro Loki> dici cercando di ricomporti.
Lui ti guarda confuso, stanco, è perso nei suoi sentimenti e nella sua mente.
<e io ti amo, che tu abbia la pelle blu come cobalto o la pelle diafana... amo i tuoi occhi che siano rossi rubini o verdi smeraldi... io amo il tuo cuore, che sia fatto di ghiaccio o carne, io ti amo Loki, chiunque sia tuo padre e qualunque sia la tua casa>
Le tue mani sono ferme sulle tue guance.
Entrambi avete i visi bagnati e i cuori pensanti.
Loki respira profondamente.
<io non ti merito> sussurra prima di lasciarsi andare tra le tue braccia.
Lo stringi a te, e con uno schiocco di dita siete entrambi a letto.
Con meno abiti addosso e coperti dalle lenzuola.
Loki respira e torna alla sua pelle rosa, ai suoi occhi verdi.
Alza la testa dal tuo petto.
<grazie> sussurra.
Gli accarezzi la guancia, asciugando una lacrima.
<tutto per il mio principe>
Loki sorride.
Si alza leggermente, tenendosi sugli avambracci per poterti baciare.
Le sue labbra sono fresche, umide dalle lacrime, eppure non c'è bacio migliore.
Stringi il tuo corpo al suo, non c'è niente al mondo che vi possa separare.
Perchè in ogni regno, universo, pianeta, città o realtà; tornerete sempre l'uno dall'altra.
è quello che fate da secoli ed è quello che per sempre farete.