Pubblicato 16 settembre 2021

Il rapporto tra te e Klaus è puramente obbligatorio, cioè siete obbligati a relazionarvi perché vivete sotto lo stesso tetto nella casa dei Mikaelson.
Ma se fosse per Klaus tu non saresti nemmeno sotto il suo stesso tetto.
O almeno questo è quello che credi tu.
Da parte tua ci sono sentimenti completamente diversi.
Vorresti con tutta te stessa avere un rapporto più profondo con l'ibrido ma Klaus non ti ha mai lasciata avvicinare, neanche sai di che colore sono veramente i suoi occhi per quanta distanza Klaus tiene tra voi.
Ma c'è qualcosa che non sai, o forse più di qualcosa.
Tutto è cominciato quando Klaus ha trovato uno dei tuoi schizzi, un disegno di un fiore fatto con una penna rossa su un pezzo di carta trovato chissà dove.
Lo hai buttato appena finito e quando Klaus l'ha trovato si è sentito di doverlo prendere e conservare.
E così ha cominciato a recuperare tutti i disegni di cui ti sei disfatta nel corso dei mesi, raccogliendoli e conservandoli con cura nel suo studio.
Nessuno sa di questo suo piccolo segreto, e nessuno deve saperlo.
Questo è quello che si dice Klaus, fino a quando non si imbatte nel tuo ultimo disegno.
è una specie di autoritratto, la tua espressione così triste e disperata.
L'esatto opposto della tua solita espressione tranquilla e rilassata che indossi sempre quando Klaus ti intravede in giro per casa.
Con il tuo disegno tra le mani, si avvia verso il suo studio.
Nel tragitto però si imbatte nella tua figura.
Sei ferma vicino ad una finestra della sala, scruti con attenzione l'orizzonte.
Quanto vorrebbe Klaus poterti leggere la mente, capire i tuoi sentimenti.
<y/n?> la sua voce ti sorprende, tanto quando Klaus si sorprende da solo.
<Klaus?> ti giri verso di lui, sul viso ha un'espressione attenta.
<pensavo di essere sola in casa>
Il vampiro inclina la testa di lato, di quel tanto per farti capire che ti sta studiando.
<sarà meglio se vado in camera> dici attraversando la sala.
Klaus non dice nulla, nemmeno quando lo sorpassi.
Ti fermi qualche passo dopo.
<pensavo di averlo buttato, scusa se ho lasciato spazzatura in giro> dici cercando di prendere il tuo disegno dalla sua mano.
Ma Klaus non te lo permette.
<Klaus è solo spazzatura> dici guardandolo negli occhi.
<non lo è> dice lui semplicemente, ti supera e cammina verso il suo studio.
Non sai come ma sai che vuole che tu lo segua.
Mantieni le distanze con il vampiro anche quando entri nel suo studio.
è l'unica stanza della casa, oltre la sua camera da letto, in cui non sei mai entrata.
Non puoi fare a meno di rimanere ammirata e sorpresa dalla bellezza degli arredamenti, dai quadri e dalla quantità di libri che adornano le pareti.
Poi il tuo sguardo cade su Klaus, ha in mano una scatola di legno di media misura.
<cos'è?> chiedi.
Lui alza lo sguardo su di te, con un cenno del capo ti da il permesso di avvicinarti.
<li hai raccolti tutti> sussurri incredula.
Nella scatola ci sono tutti i tuoi disegni, tutti quelli che pensavi di aver buttato o che ti sei dimenticata di portare nella tua camera.
Klaus ti osserva mentre sfogli tra le carte, il tuo sguardo scivola tra i colori e i tratti.
<perchè?>
KLaus incontra il tuo sguardo, siete così vicini, più di quanto non lo siate mai stati.
<mi piace come disegni> dice lui con tranquillità.
<l'ho notato> dici con una vena di sarcasmo.
Lui alza un sopracciglio con aria intimidatoria.
<pensavo di odiassi> ammetti appoggiandoti alla scrivania.
Klaus a qualche passo da te non ti stacca gli occhi di dosso.
<perchè?>
Lo guardi confusa.
<andiamo Klaus, lo pensano tutti, mi tieni a distanza, non mi rivolgi la parola, quando parlo sembra che non mi ascolti...>
Le tue parole vengono bloccate tra le tue labbra e quelle di Klaus.
Per quanto tu sia sorpresa ti trovi a ricambiare, in fondo è quello che hai sempre desiderato.
<Klaus...> sussurri contro le sue labbra.
<ho paura di quello che provo per te y/n>
<e la soluzione migliore era quella di tenermi a distanza?> chiedi divertita.
Klaus ti guarda male, e tu ridacchi.
<ok ok, non te lo farò mai più presente> dici per poi tirarlo di nuovo a te e baciarlo.