JOHN SHELBY
Pubblicato 10 agosto 2021
<non ce n'era davvero bisogno> la tua voce timida arriva alle orecchie di John mentre apri la porta di casa tua.
<vuoi scherzare y/n?>
Ti giri verso di lui, lasciando cadere lungo il tuo fianco la mano con le chiavi.
<è stato un piccolo incidente, è normale per la mia posizione> ammetti sostenendo il suo sguardo.
John scuote la testa.
<solo perchè sei una segretaria non vuol dire che puoi essere trattata in quel modo da ogni uomo> dice lui con tono severo.
Cala il silenzio su di voi.
John era passato nell'ufficio dove lavori per una questione di lavoro, una commissione per il fratello a quanto ha detto, e ha assistito al modo in cui sei stata trattata da altri clienti e soprattutto dal tuo capo.
<da domani lavori per noi> dice John alzando di nuovo lo sguardo.
Lo guardi con occhi sgranati.
<cosa? John io non posso...>
<puoi e lo farai, se lavorerai come mia segretaria nessuno oserà alzare la voce con te o approfittarsi del fatto che sei una donna, te lo assicuro y/n>
<e gli accordi che hai con il mio capo?>
<inutili, me lo tenevo buono per avere una scusa per vederti> dice John.
I suoi occhi chiari fissi nei tuoi, il suo sguardo intenso.
Sei a dir poco senza parole.
John allunga una mano, lasciandola scivolare lungo il tuo braccio fino a prendere le chiavi dalla tua mano.
<sta cominciando a piovere> sussurra e si allunga dietro di te per aprire la porta alle tue spalle.
Il suo viso è vicinissimo al tuo, i vostri occhi si incontrano.
Il suo respiro accarezza la tua guancia.
<non ti toccherò fino a quando non mi darai il permesso per farlo> sussurra lui.
Una tua mano istintivamente si stringe attorno al suo braccio.
John indietreggia leggermente, ti accarezza la guancia spostando i tuoi capelli.
<sei bellissima, una donna come te dovrebbe essere una regina> sussurra lui, quasi come se stesse parlando tra sè e sè.
Le tue guance sono rosse.
<domani vieni nel nostro negozio ok?>
Tu annuisci.
Quando John fa per andarsene lo fermi.
<entra> dici guardandolo negli occhi, lui con un cenno del capo accetta e ti segue nella tua umile dimora.
<preparo la cena, non avete ancora mangiato immagino> dici togliendoti il cappotto.
John fa lo stesso.
<y/n>
<sì?>
<dammi del tu, sei di poco più piccola di me> dice lui offrendoti un sorriso cordiale.
<va bene John> è la prima volta che dici il suo nome ad alta voce.
Lui sorride, gli piace il modo in cui lo dici.
Tra le tante cose che non ti saresti mai aspettata che sarebbero mai successe c'è anche vedere un John Shelby che si rimbocca le maniche della camicia per aiutarti a cucinare.
<cosa?> chiede lui notando il tuo sguardo su di lui.
<nulla, è solo che non avrei mai pensato di vederti cucinare> ammetti divertita.
John sorride.
<eppure eccomi qui nella tua cucina>
<già, eccoti qui nella mia cucina> ripeti.
Neanche te ne sei resa conto che siete di nuovo vicinissimi.
John sposta una ciocca di capelli dal tuo viso.
<mi piaci di più quando hai i capelli sciolti> ammette a bassa voce.
<non è molto professionale>
<e chi lo dice?>
<il mio capo>
<dimentichi che da ora sono io il tuo capo> dice lui con un sorriso furbo.
<giusto> arrossisci.
<quindi d'ora in poi puoi tenere i capelli come vuoi>
John rimane sorpreso quando lo baci.
Ma si riprende subito e ricambia il tuo bacio.
<non è molto professionale neanche questo> sussurri contro le sue labbra.
<sono uno Shelby, io le regole non le seguo, le faccio ..:> dice stringendo un braccio attorno alla tua vita per farti aderire al suo corpo e baciarti di nuovo.
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