JACE HERONDALE
Pubblicato 2 settembre 2021
L'istituto di Brooklyn è, tra i posti in cui hai vissuto, di gran lunga il migliore ed ovviamente il tuo preferito.
Sono anni che ormai sei stanziata qui, dopo aver girovagato con i tuoi durante tutta la tua adolescenza ti sei finalmente fermata in un solo posto.
Qui, hai trovato una famiglia nuova, amici e Jace.
E a proposito di Jace, è proprio per colpa sua che in questo momento ti trovi sul terrazzo più alto dell'Istituto.
Le luci della città ferma davanti a te, sembra quasi una galassia ora che ci pensi.
E perché sei proprio qui? Semplice, devi pensare ma soprattutto evitare quel gran testa di ... del tuo fidanzato.
Jace.
Stupido, idiota Jace.
Ma in fondo cosa ti potevi aspettare da uno che prima di te non ha mai avuto una relazione più lunga di una settimana, passando da una ragazza all'altra nel giro di qualche giorno.
Che si è portato a letto mezza New York, tra fate, lupi, shadowhunter e mondani.
Tutti.
E sai come si dice: il lupo perde il pelo ma non il vizio.
E Jace non ha perso il vizio di provarci con ogni ragazza che incroci la sua strada, anche se è fidanzato e anche se la sua fidanzata è a qualche metro di distanza da lui.
La porta finestra del terrazzo si apre, senti i suoi passi.
Che ovviamente riconosceresti ovunque.
Senza neanche guardarlo ti allontani, pronta ad andartene per continuare ad evitarlo.
Ma Jace ti ferma, con una mano sul tuo polso, ancora prima che tu possa arrivare alla porta.
<mi stai evitando>
<ottimo intuito Jace, complimenti!> dici con tutto il sarcasmo che hai in corpo.
<perchè?> chiede lui.
Ti giri verso il biondo, come minimo lo fulmini con lo sguardo.
Non sta scherzando, davvero non sa cosa abbia sbagliato.
Idiota.
<perchè non cerchi di intuire anche quello?>
Lui ti guarda confuso, abbassa lo sguardo per un momento.
<è per quello che è successo questa mattina?> ti chiede.
<dipende a cosa ti riferisci>
<al fatto che ho flirtato con quella ragazza> risponde lui.
<allora sei davvero bravo con l'intuito>
Fai per andartene di nuovo ma Jace ti ferma nuovamente.
Questa volta ti blocca tra le sue braccia.
<Jace lasciami andare>
<mi prometti che non te ne vai?> ti chiede.
Tu annuisci.
Jace ti lascia andare, ma solo per prenderti per mano e guidarti lontano dalla porta.
<allora?> chiedi incrociando le braccia al petto.
<stavo cercando di ottenere delle informazioni>
<Jace...>
<lo so che a te ha dato fastidio e mi dispiace, non lo avrei mai fatto se non fosse stato necessario e per me non ha mai significato nulla...>
Lo guardi per un momento, poi ti giri verso New York.
Poggi le mani sul parapetto e sospiri.
Jace poggia una mano sulla tua.
Lo guardi per un momento e lasci la sua mano sulla tua.
<ci sono rimasta male, e non è solo perchè sono gelosa, capisco che era per ottenere delle informazioni sulla caccia...>
<non avrei dovuto farlo> ti interrompe Jace.
<non avresti dovuto>
Jace ti abbraccia da dietro.
<come posso farmi perdonare?>
<non lo so Jace> ammetti in un sussurro.
Poggi le mani sulle sue, ferme sulla tua pancia.
<sei la prima per cui provo questi sentimenti, è travolgente e destabilizzante quanto ti amo> ammette Jace al tuo orecchio.
<mai e poi mai vorrei perderti ok? odio il fatto che ti ho ferita e capisco se non vorrai starmi vicino...>
Ti giri tra le sue braccia.
<per quanto io sia arrabbiata o triste, odio starti lontano> ammetti stringendo le braccia attorno alle sue spalle.
Jace sorride.
<a chi lo dici... ho rotto le scatole a Izzy ed Alec a tal punto che si sono chiusi nelle loro stanze>
Ti ridacchi.
<spero tu gli abbia chiesto scusa>
<lo farò dopo, la mia priorità era trovarti> ammette lui, spostando una ciocca di capelli che il vento ti ha fatto finire sul viso.
<posso?> ti chiede.
Tu annuisci e le sue labbra si poggiano sulle tue in un dolce bacio.
<ma sappi che non ti ho ancora perdonato> dici seria.
Jace annuisce.
<farò il possibile per farmi perdonare> ti dice, per poi baciarti di nuovo.
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