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TOM RIDDLE

Pubblicato 27 marzo 2021

Solitamente non sei una persona che si crea nemici tanto facilmente, sei tranquilla e vai abbastanza d'accordo con tutti, eppure nonostante questo un simpatico gruppetto di Grifondoro ha deciso di prenderti di mira con scherzi malsani e commenti poco carini.
Non pensavi che fregasse a qualcuno dei tuoi bulletti ma a quanto pare ti sbagliavi.
Un pomeriggio ti sei trovata per puro caso a studiare poco lontano da Tom Riddle.
Come sempre i tuoi "amici" sono venuti a prendersi gioco di te, sei rimasta in silenzio all'inizio, odi alzare la voce eppure alla fine non sei riuscita a resistere.
Hai risposto, gli hai dato un assaggio della loro stessa medicina e ne vai fiera.
E a quanto pare questo ha attirato l'attenzione di Tom che silenziosamente si è alzato dal suo posto e si è messo a sedere di fronte a te.
<sarò sincero ero pronto a fargliela pagare ma tu li hai rimessi al loro posto> dice lui con un sorriso furbo, le braccia poggiate sul tavolo e lo sguardo fisso su di te.
Alzi lo sguardo dal tuo libro, hai riconosciuto la voce di Tom ma sei confusa, perchè mai Tom Riddle dovrebbe parlarti o interessarsi a quello che ti succede.
<credo fosse l'ora che gli rispondessi> aggiunge lui.
<lo credo anche io> ammetti sorridendogli.

Il giorno dopo sei arrivata fino al pranzo senza essere infastidita, penseresti che è grazie alla tua risposta eppure non hai visto quei ragazzi da nessuna parte, fino a quando passando davanti all'infermeria li hai notati distesi sui letti.
Sei confusa, come ci sono finiti in infermeria e in quelle condizioni poi...
<buongiorno> la voce di Tom ti risveglia dai tuoi pensieri.
Ti ha affiancata nel tragitto fino all'aula di pozioni.
<ciao Tom> rispondi.
Camminate in silenzio fino a lezione, dove poi Tom si mette al tuo fianco per lavorare alla pozione che ha appena spiegato il professore.
Lavorate bene insieme, bastano poche parole e qualche sguardo per capirvi, siete i primi della classe a finire creando una pozione perfetta stupendo il professor Lumacorno.
<Tom?>
<sì?>
<per caso sai cosa è successo ha quei ragazzi che mi davano fastidio ieri?>
<perchè me lo chiedi?>
<beh oggi ho notato che non erano in giro e quando sono passata davanti l'infermeria ho notato che erano tutti lì> ammetti alzando le spalle.
Lui ti guarda, un leggero sorriso sulle sue labbra e gli occhi furbi che studiano la tua espressione.
<non sarai preoccupata per loro y/n>
<affatto, sono piacevolmente sorpresa ma non posso fare a meno di essere curiosa> ammetti guardandolo.
Tom è molto più alto di te quindi ti trovi a dover alzare la testa per poterlo guardare negli occhi.
<possiamo dire che potrei aver fatto qualcosa> ammette lui con un sorriso sfrontato, non ti sta guardando ma sa perfettamente l'espressione sorpresa che ti si è dipinta sul volto.
<tu... come mai? insomma ... perché?> sei senza parole.
Tom ti sorride ma non risponde.
<devo chiederti una cosa>
<Tom>
<verresti alla festa di Lumacorno con me?> ti chiede continuando ad evitare la tua domanda.
<io? sei serio?>
<sono obbligato a portare qualcuno e tu sei l'unica persona che non mi provoca una morta cerebrale appena ci parlo> dice lui alzando le spalle con indifferenza.
<va bene> rispondi confusa ma anche un po' eccitata.
Non puoi vederlo ma Tom sta sorridendo, non vorrebbe ammetterlo ma ha un debole per te.

La sera della festa sei un po' in ansia, hai quasi paura mentre cammini i corridoi per raggiungere Tom fuori dalla stanza dove si terrà l'evento.
Per l'occasione ti sei fatta mandare un vestito abbastanza elegante, del tuo colore preferito, ti senti bene e bella ma non puoi fare a meno di chiederti se piacerà o meno a Tom.
Quando lo vedi in fondo al corridoio, vestito di tutto punto con un completo nero pece con anche la camicia scura sotto, ti sembra che il tuo cuore stia cercando di uscirti dalla cassa toracica.
<y/n> dice lui inclinando leggermente la testa.
<Tom> ribatti con un mezzo sorriso.
Sei così agitata che nemmeno noti lo sguardo di Tom che si perde sul tuo vestito per un istante.
<andiamo?> dice porgendoti il braccio, che subito prendi e lo segui all'interno.
Tutto è addobbato a dovere, drappi di tessuto elegante abbelliscono i muri e le vetrate, tavoli pieni di cibo e bevande in ogni dove, camerieri vestiti di bianco e musica in sottofondo.
Non puoi fare a meno di sorridere quando la mano di Tom stringe la tua, ti guida tra le persone fino ad arrivare al professore che salutate cortesemente per poi allontanarvi di nuovo.
<bevi qualcosa?> ti chiede Tom gentilmente.
<sì> gli sorridi e proprio in quel momento vi si avvicina un ragazzo con un vassoio colmo di calici di vino bianco.
<salute> dici alzando il bicchiere, Tom alza il suo e bevete.
Qualche ragazzo vi si avvicina, riconosci compagni di casata di Tom e qualcuno del club di Lumacorno ma non riesci a concentrarti sui loro discorsi perché Tom ha messo un braccio attorno alla tua vita in modo molto protettivo.
Lo guardi e per un momento incroci il suo sguardo, ti fa l'occhiolino e poi torna a parlare con i ragazzi.
Rimani immobile, terrorizzata che anche al minimo movimento la sua mano possa scivolare via e con essa anche il senso di protezione che ti da.
Ti senti attratta da Tom e involontariamente ti trovi contro il suo fianco, più vicina che mai.
Tom a fatica trattiene un sorriso nel sentirti così vicina.
Per fortuna quelli con cui stava parlando se ne sono andati lasciandovi soli.
<Tom...>
<vuoi ballare?> ti chiede lui lasciandoti senza parole.
Annuisci e lui ti guida verso la pista.
Ti poggia una mano sul fianco, l'altra stringe la tua.
Ti avvicina al suo petto e poi cominciate a muovervi a ritmo di musica.
<spero sia ovvio che non ti ho invitata solo perché era obbligatorio che portassi qualcuno> dice lui al tuo orecchio.
<ormai sì> ammetti ridendo leggermente.
Tom sorride.
<e mi sembra anche ovvio il perchè quei tuoi "amici" siano finiti in infermeria> dice lui sempre al tuo orecchio
<direi di sì Tom> rispondi cercando di controllare il tuo corpo che risponde a Tom senza che tu possa fare altro.
<sei il mio punto debole y/n, eppure mi dai forza, mi fai sentire potente quando sei al mio fianco> dice lui guardandoti negli occhi.
Non sai bene cosa dire ma per Tom non è necessario che tu parli, tutto quello che deve sapere lo legge nei tuoi occhi ed è abbastanza per dargli il permesso di baciarti.
Quando le sue labbra si scontrano con le tue, il tuo corpo risponde immediatamente al suo, ed è come se aprissi gli occhi per la prima volta, come se ascoltassi una canzone per la prima volta o come se vedessi il sole per la prima volta.

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