SPENCER REID
Pubblicato 7 maggio 2021
Tutta la squadra odia i cambiamenti, ogni membro è parte della grande famiglia che si è creata, per questo alle volte è difficile accettare nuovi agenti.
Ma non questa volta, appena sei stata assegnata alla squadra di Hotch ti hanno accolta tutti con gran sorrisi e abbracci stretti.
Penelope ti ha preso sotto la sua ala protettiva, Derek ti ha dato qualche dritta sul lavoro, Emily ti ha eletta miglior compagnia per le serate e JJ ha scoperto che sai essere persuasiva quanto lei.
Hotchner e Rossi ti vedono come la ragazzina nuova, a cui insegnare i trucchi del mestiere e da proteggere, il che li rende molto protettivi nei tuoi confronti.
L'unica persona che non ha ancora accettato il tuo arrivo è Spencer.
Sono passate settimane ormai, ma con lui non hai mai scambiato più di due parole.
Spencer ti evita come se fossi appestata, ti guarda di sottecchi e rimane freddo ogni volta che sei obbligata a stargli accanto.
Tutti se ne sono resi conto, soprattutto Derek.
<posso parlarti?> chiede Derek rivolto a Spencer.
Il secondo alza lo sguardo dal file che sta studiando, un'espressione confusa si tinge sul volto.
<niente di preoccupante ragazzino, volevo sapere solo una cosa> si spiega Derek.
Spencer annuisce, dandogli il via libera per parlare.
<ci chiedevamo tutti perchè sei così freddo e scostante con y/n>
<non sono freddo e scostante> cerca di difendersi Spencer anche se sa che è inutile.
Derek alza un sopracciglio, le braccia incrociate al petto.
Sembra stia interrogando Spencer come se fosse un serial killer.
Spencer buffa, si lascia andare contro la sedia e si passa una mano tra i capelli.
Il suo segreto sta per salire a galla.
<andiamo ragazzino, sono sicuro che se le parlassi ti renderesti conto che potrebbe piacerti> dice Derek sedendosi sul bordo della scrivania di Spencer.
Il ragazzo lo guarda per un momento, Derek ha già capito tutto ma vuole che sia Spencer a dirlo.
<è proprio quello il problema> ammette Spencer, lo sguardo fisso sul pavimento.
<stareste bene insieme> ammette Derek alzando le spalle con nonchalance, come se non avesse appena buttato una bomba su Spencer.
Derek lascia Spencer solo con i suoi pensieri.
Si vede lontano un miglio che Spencer sta pensando, lo noti anche tu appena arrivi alla tua scrivania.
<tutto bene Reid?> chiedi guardandolo con attenzione.
Lui alza la testa di scatto.
<cosa?>
<volevo sapere se stai bene, sembra tu abbia visto un fantasma>
Ma Spencer non risponde, si alza e scompare.
Lo guardi andare via e sospiri, proprio non riesci a capire perchè ti odi tanto...
<y/n sei ancora qui?> chiede Rossi uscendo dal suo ufficio.
Alzi lo sguardo dai tuoi file, registrando la presenza dell'uomo.
<devo finire questi rapporti>
<non hai niente di meglio da fare stasera? è venerdì e sei giovane dovresti essere in giro a festeggiare>
<sinceramente oggi non sono in vena, andrò a casa a mangiare pizza e guardare Harry Potter>
<tutto bene?> ti chiede lui preoccupato.
<sono solo stanca, niente di strano> dici con un sorriso tirato.
Lui ti osserva per un momento, poi per fortuna la sua attenzione viene catturata dal telefono che squilla.
<devo andare, buona notte y/n> dice lui sorridendoti.
<notte> ricambi alzando leggermente la mano.
Rimani così sola, o almeno credi.
<sei ancora qui anche tu?> è Spencer.
Ti giri di scatto verso di lui.
Il suo sguardo è diverso dal solito, non ti guarda con freddezza anzi...
<devo finire questi> ammetti alzando le cartellette marroni.
Lui ti regala un mezzo sorriso.
<posso aiutarti se vuoi, così ci metti meno tempo e puoi andare a casa> dice lui avvicinandosi alla tua scrivania.
<oh no, non ti preoccupare, avrai di meglio da fare di venerdì sera>
<non credo proprio> dice lui prendendo dalla tua scrivania alcuni file, per la prima volta ti è così vicino che puoi sentire il suo profumo.
<lo sai che potresti farli lunedì?> chiede lui sedendosi di fronte a te.
<sì ma preferisco portarmi avanti> ammatti facendo spallucce.
<di venerdì sera? non hai nessun programma?>
<nessuno, pensavo ad una pizza e film quando torno a casa> ammetti con un mezzo sorriso.
Spencer ti guarda per un momento, uno sguardo che non riesci a decifrare, poi senza aggiungere altro si mette a lavoro.
Alle nove avete finito, tutti i file sono compilati e perfetti.
<direi che è ora di andare a casa> ammetti stiracchiandoti.
Spencer fa un mezzo sorriso ma non si muove.
<posso dirti una cosa?> chiede mentre tu ti alzi.
Ti fermi sul posto e lo guardi confusa.
<certo>
Spencer deglutisce rumorosamente, si schiarisce la gola, si passa una mano tra i capelli.
Spencer Reid è nervoso.
<devo chiederti scusa per come mi sono comportato da quando sei arrivata> dice lui alzandosi.
<non l'ho presa sul personale>
Bugia, ci hai anche pianto un paio di volte.
<non è vero, sono stato spregevole e tutto perché...>
Inclini leggermente la testa, Spencer fa un altro passo verso di te.
Lo guardi confusa.
<avevo paura che saresti riuscita ad infilarti sotto la mia pelle, che io mi sarei affezionato troppo...alla fine è successo anche se ti sono stato lontano>
<ed è un male?>
<se il tutto non è ricambiato e se l'altra persona poi se ne va sì, è male> ammette Spencer abbassando lo sguardo verso le vostre scarpe.
Sorridi e ti avvicini.
<e se ti dicessi che provo lo stesso? e che proprio per questo odiavo il fatto di non poterti avvicinare?> chiedi con dolcezza.
Spencer ti guarda, con speranza e tristezza.
<mi dispiace> sussurra lui e poi inaspettatamente ti bacia.
Sei sorpresa dal suo gesto ma comunque ricambi subito, è inutile nascondere che hai coltivato una cotta per Spencer nelle ultime settimane.
<che ne dici di venire da me?> chiedi speranzosa quando vi allontanate.
Spencer ti guarda sorridendo.
<pizza e film?>
<sì e magari anche un po' di gelato> dici facendogli l'occhiolino.
Spencer ridacchia.
<e gelato sia>
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