BUCKY
Pubblicato 26 aprile 2021
Non è una novità che sei in ritardo, la puntualità non è mai stata la tua specialità quindi è molto normale che tu ora stia correndo tra i pedoni cercando di arrivare dal parrucchiere in tempo per il tuo appuntamento.
Ma qualcosa o meglio qualcuno si è trovato sulla tua strada e ci sei finita contro, rischiando anche di finire per terra se non fosse per lo stesso sconosciuto che ti ha bloccato la caduta.
<devi scusarmi, sono di fretta e non stavo guardando dove mettevo i piedi> dici in fretta mentre ti rimetti la borsa sulla spalla.
<non ti preoccupare, stai bene?> solo quando senti la sua voce profonda alzi gli occhi per incontrare lo sguardo cristallino dello sconosciuto.
Ti ci vuole un momento per recuperare le tue capacità cognitive, è davvero perfetto quest'uomo, occhi chiari, sorriso gentile, mascella ben definita e quel leggero strato di barba che incornicia le sue labbra così...
<sto bene> rispondi sorridendo, completamente e inevitabilmente imbarazzata.
L'occhio ti cade sull'orologio che hai al polso.
<devo andare ma per farmi perdonare vorrei offrirti un caffè> mentre lo dici tiri fuori dalla tasca dei jeans il biglietto da visita del tuo nuovo bar, lo dai all'uomo che ti guarda confuso mentre corri via.
Il tuo profumo aleggia ancora nell'aria e lui non può fare a meno di prendere un respiro profondo, forse un caffè potrebbe venirlo a prendere, solo per rivedere i tuoi occhi e sentire la tua voce.
Dopo due giorni dall'incidente del tuo misterioso ma affascinante sconosciuto non c'è traccia, ormai ti sei arresa all'inevitabile realtà dei fatti.
Non lo vedrai mai più.
Oppure sì... basta il suono della porta che si apre per farti alzare la testa dal bancone che stai pulendo e basta questo per rivedere i suoi occhi chiari.
Il suo sorriso leggero ti scalda il cuore.
<ehi> gli sorridi mentre si avvicina.
<ehi>
Per un momento ti perdi di nuovo nel suo sguardo, ti schiarisci la gola cercando di ricomporti.
<l'altra volta non mi sono nemmeno presentata, io sono y/n> gli porgi la mano che lui stringe nella sua.
<Bucky>
<allora Bucky cosa posso prepararti?> chiedi con un sorriso smagliante.
Lui sorride a sua volta e guarda alle tue spalle dove c'è l'enorme lavagna con su scritto il menù.
<credo che un americano classico vada più che bene>
<arriva subito, tu accomodati pure> gli sorridi e ti metti a lavoro.
Bucky prende posto ad un tavolo non troppo lontano dal bancone, il suo sguardo rimane su di te. Studia il modo in cui ti muovi velocemente e la precisione dei tuoi gesti, soffermandosi sul sempre presente sorriso e sulla scintilla che brilla nei tuoi occhi.
<ecco a te> poggi la sua tazza davanti a lui insieme ad un piattino con una fetta di crostata.
<questa la offre la casa, insieme al caffè ovviamente> dici spostando il piattino davanti più vicino a lui.
<non dovevi>
<dovevo eccome Bucky, sono una donna di parola quindi se ho detto che ti avrei offerto un caffè io ti offro un caffè>
Per Bucky ormai è diventata una specie di abitudine venire a bersi un caffè nel tuo bar, è un bel modo per iniziare la giornata e per conoscerti meglio nei momenti in cui ci sono meno clienti.
Oggi non è diverso dal solito o meglio, Bucky come sempre si sta dirigendo verso il tuo bar ma qualcosa di diverso c'è, come i fiori che ha in mano e il sorriso nervoso che probabilmente indossava solo negli anni quaranta prima ancora di fare lo sviluppo.
Come sempre quando la porta si apre i tuoi occhi volano su di lui.
<ciao Buck, che sorpresa vederti> il tuo sorriso fa sciogliere Bucky.
<come se non venissi qui tutti i giorni>
<non che mi dispiaccia> a questo punto lo raggiungi davanti al bancone.
Hai sviluppato un certo rapporto con lui tanto da salutarlo con un bacio sulla guancia.
<ehi doll> sussurra al tuo orecchio, una mano sul tuo fianco mentre le tue rimangono sulle sue spalle.
<ti ho portato una cosa> aggiunge lui facendo mezzo passo indietro.
In mezzo a voi c'è un bellissimo mazzo di fiori coloratissimi.
<Buck...> sei emozionata, nessuno aveva mai fatto un gesto così romantico per te..
<spero ti piacciano e spero vada ancora di moda portar-> la sua frase rimane a metà, bloccata dal tuo corpo improvvisamente schiacciato al suo.
Lo stai abbracciando con tutta la forza che hai in corpo.
Bucky non può fare a meno di sorridere cingendo il suo braccio di carne attorno alla tua vita.
<grazie> sussurri contro la sua spalla.
<non c'è di che doll>
"doll" è il tuo soprannome e devi confessare che ogni volta che scivola tra le labbra di Bucky il tuo cuore perde un battito.
<nessuno aveva mai fatto un gesto così romantico per me> ammetti staccandoti da lui, prendi i fiori tra le mani e sorridi alzando lo sguardo verso Bucky.
<c'è una prima volta per tutto> dice Bucky sorridendoti, le mani nelle tasche dei jeans.
<mi chiedevo se ti andasse di mangiare un boccone più tardi> chiedi timidamente.
Il sorriso di Bucky è già una risposta in sé, ma quello che te ne da la conferma sono le sue labbra che trovano le tue nel più delicato dei baci.
Ti lasci andare contro il petto di Bucky come se fosse il luogo più sicuro al mondo, le sue mani tengono il tuo viso vicino al suo.
<lo prendo come un sì> dici ridacchiando.
Bucky è leggermente rosso in viso.
<era un sì molto passionale> ammette lui abbassando la testa per un momento.
Quando il suo sguardo tocca terra, tu allunghi una mano verso il suo viso per poterlo baciare di nuovo.
<bene, perché non avrei accettato un no come risposta> sussurri contro le sue labbra prima di allontanarti per mettere i fiori in un vaso.
Bucky rimane immobile dove lo hai lasciato per qualche istante, poi rientra nella sua routine quotidiana, prende posto al solito tavolino e aspetta con pazienza il suo caffè e la fetta di crostata che gli prepari sempre.
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