è tutto il giorno che stai cercando di studiare, ma con i rumori dei lavori al piano di sopra e la biblioteca piena hai deciso di andare nel primo bar che ti capita a tiro.
E ovviamente come sempre hai le mani piene di roba, rischiando di fare cadere tutto ad ogni tuo movimento, soprattutto quando cerchi di aprire la porta del bar.
Cerchi di sistemare meglio le cose che hai in mano ma prima che tu possa tentare di nuovo ad aprire la porta, una mano da dietro di te si allunga e ti apre la porta.
<grazie> dici ed entri, solo allora ti giri per vedere il tuo salvatore e quasi rischi di far cadere tutto a terra.
Ti si blocca il cuore il gola.
Ben Hardy ti ha appena aperto la porta! Non è possibile!
<di nulla, ti ho vista un po' in difficoltà> dice lui togliendosi il cappotto.
Ti ci vuole qualche secondo per ricordarti come parlare.
Sicuramente sei rossa come un peperone.
<scusami, è che sono un po' distratta oggi> ammetti ridendo imbarazzata.
<non ti preoccupare, sono sempre felice di aiutare una bella ragazza> dice lui facendoti l'occhiolino e superandoti.
Rimani lì bloccata ancora per un istante, poi cerchi di ricomporti e ti siedi ad un tavolo, facendo ovviamente cadere la tua borsa nel processo.
<presa> è Ben che ha letteralmente preso la tua borsa al volo.
<gr-grazie> rispondi imbarazzata, posando quello che hai in mano sul tavolo.
Prendi la borsa dalla sua mano, sfiorando le sue dita nel farlo e puoi giurare che potresti svenire da un momento all'altro.
<buono studio> dice lui e di nuovo si allontana.
Ti siedi e cerchi di calmarti, è assurdo. Non può essere appena successo...

Non sai nemmeno come sia possibile ma negli ultimi giorni hai continuato ad incontrare Ben in quello stesso bar, ogni volta lui ti ha rivolto un sorriso gentile e un saluto, ha preso il suo caffè e se n'è andato mentre tu rimanevi tutto il pomeriggio a studiare e cercare di evitare di pensare a lui.
Oggi pomeriggio non è tanto diverso dal solito.
Ti sei seduta nell'angolo in fondo al bar, quello più tranquillo e lontano da occhi indiscreti.
<ciao> alzi lo sguardo dal tuo libro e incontri gli occhi cristallini di Ben.
<ciao> rispondi con un sorriso imbarazzato.
<posso sedermi?> ti chiede indicando la sedia davanti a te.
<certo, fai pure>
<grazie mille, oggi ho bisogno di un momento di pausa> ammette prendendo un sorso del suo caffè.
Lo guardi cercando di pensare a qualcosa di intelligente da dire.
<giornata pesante?>
"seriamente y/n? è questa il tipo di domanda intelligente che vuoi fare al tuo idolo?"
<andava tutto bene fino a prima> ammette lui passandosi una mano tra i capelli.
Lo guardi confusa e lui ridacchia.
<scusa non voglio disturbarti con le mie lamentele, stavi leggendo...>
<non ti preoccupare, è un libro noioso> dici chiudendolo in fretta.
<va bene> dice lui ridendo.
<beh come dicevo andava tutto bene fino a quando un gruppo di ragazzine non ha cominciato a seguirmi>
<addirittura seguirti?>
<già, per venire qua ed evitare che mi seguissero le ho dovute depistare>
<come nei film di spionaggio> dici ridendo.
<esattamente, sembrava proprio una scena da film> lui ride con te.
<scusa non mi sono presentato>
<non ce n'è bisogno> dici arrossendo.
<ah quindi sei una fan anche tu?>
<sì ma non di quel tipo>
<meno male... ma ancora non so il tuo nome>
<y/n> dici con un sorriso.
<mi piace come nome> commenta lui baciandoti la mano, gesto che ovviamente ti fa perdere un paio di battiti.
<beh y/n devo confessare che una parte di me voleva venire qua per vederti>
<cosa? davvero?>
<sì, insomma... mi sei sembrata una persona interessante e volevo conoscerti>
<non ci credo> dici ridendo imbarazzata.
<quello imbarazzato dovrei essere io che ti sto confessando che mi piaci> dice lui arrossendo leggermente.
<oddio non è che hai un fidanzato?> aggiunge impanicato.
<no no assolutamente> rispondi ridendo.
Lui fa un sospiro e si siede meglio sulla sedia.
<quindi posso invitarti ad uscire con me una volta?>
<certo che sì> rispondi con fare ovvio.
<bene, allora y/n mi concederesti l'onore di venire ad un appuntamento con me?>