Pubblicato 8 aprile 2021

Piccola avvertenza: non esistono davvero le rune delle anime gemelle nel libri o nel film o nella serie, l'ho inventato io per creare una storia un po' diversa dal solito, spero vi possa piacere

Una delle prime rune che vengono fatte ai giovani Shadowhunter è la runa delle anime gemelle, un segno rosso solitamente all'altezza del cuore che permette allo Shadowhunter di sentire il dolore e le emozioni della propria anima gemella, e in occasioni speciali anche di comunicare con essa.
Da quando ti è stata disegnata la tua runa non hai fatto altro che cercare un modo per trovare la tua anima gemella.
Ci hai provato per anni, in tutti i modi e in tutte le maniere ma nulla.
Non ti sei arresa ma ora sai che quando sarà il momento la troverai e ne sarà valsa la pena di tutta questa attesa.

A causa di un massiccio attacco di demoni a New York l'Istituto di Brooklyn ha richiesto i rinforzi e tu sei tra gli Shadowhunter che si sono offerti di dare una mano.
Sono giorni che sei arrivata all'Istituto e non puoi fare a meno di pensare che forse uno di questi Shadowhunter potrebbe essere la tua anima gemella.
Ma per uno di voi provare i dolori in seguito ad uno scontro è all'ordine del giorno, non è cambiato nulla.
Una mattina ti sei trovata nella cucina con uno dei ragazzi che abita all'Istituto, Alec si chiama se non hai capito male.
Ti stai preparando un tè e vista la stanchezza di giorni di combattimento ti sei versata un po' di acqua bollente sulla mano. Non hai notato che Alec si ha alzato la stessa mano stringendola nell'altra, osservando il punto in cui ti sei versata l'acqua, ne si è reso conto che sei proprio tu la causa del suo dolore.
Lo stesso è successo qualche giorno dopo in palestra, mentre ti allenavi con Izzy hai sentito qualche fastidio alla schiena, inconsapevole che dall'altra parte della palestra Alec è appena stato messo al tappeto da Jace, sbattendo la schiena contro il pavimento.
Nessuno dei due si è reso conto di quello che sta succedendo, fino ad ora.

<y/n!> la voce di Izzy arriva alle tue orecchie da lontano, ti giri verso la ragazza giusto in tempo per schivare un demone che ti stava arrivando addosso.
<grazie Izzy!> hai risposto, colpendone un altro con la tua spada angelica.
Jace e Alec vi raggiungono giusto in tempo, insieme a qualche altro Shadowhunter.
Ora siete circondati, una decina di demoni vi girano attorno.
Attaccate per primi, ma continuano ad arrivare demoni, ormai sono troppi.
Il tempo di ucciderne uno e ne arrivano altri due.
Continui a combattere fino allo stremo, ormai sei talmente stanca che i rumori ti arrivano ovattati alle orecchie e il tuo corpo si muove per inerzia.
La lama non ti è mai sembrata così tanto pesante.
Non hai il tempo di disegnare una qualche runa per aiutarti.
<y/n!> questa volta è Alec ma prima che tu possa reagire alla sua voce, un demone ti attacca alle spalle.
Vieni colpita al fianco da uno dei suoi artigli ma prima che lui possa affondarli tutti nella sua pelle, Alec lo attacca.
Una freccia al collo del demone e l'altra in mezzo agli occhi.
Il demone è morto e tu cadi a terra, esausta e dolorante.
Alec cade anche lui, un atroce dolore al fianco gli fa quasi vedere tutto nero.
E solo in quel momento comprende.
Tu sei la sua anima gemella.
Le vostre rune si illuminano, una luce rossastra vi avvolge.
è come se qualcuno ti avesse disegnato una runa di guarigione.
Ti metti a sedere e noti subito la luce rossa che ti circonda.
<ma cosa...> Jace è confuso mentre vi guarda.
Alec invece no, sapeva che prima o poi ti avrebbe trovata.
Si alza e ti corre incontro.
<y/n> la sua voce è calma, si inginocchia davanti a te e quando i vostri sguardi si incontrano tutto ha senso.
<sei tu> sussurri accarezzandogli il viso.
Alec sorride <sono io>
Ti sposta i capelli dalla fronte, dove poi ti bacia con delicatezza.
<dobbiamo portarti all'Istituto, sei stata colpita dal demone> dice lui osservando la ferita sul tuo fianco.
<oddio... ti fa male?> chiedi preoccupata.
Alec ti guarda confuso.
<y/n sei tu quella ferita e ti preoccupi per me?> ti chiede divertito.
<certo, dimmi ti fa male?> chiedi poggiando una mano sul suo fianco.
<sì, ma immagino che a te faccia molto più male quindi andiamo> detto questo Alec ti prende in braccio a mo di sposa, pronto a portarti all'Istituto.

Qualche ora dopo ti svegli nel tuo letto, la luce fioca che entra dalle finestre illumina tutta la tua stanza e anche la figura addormentata sulla poltrona al fianco del letto.
<Alec?> lo chiami a bassa voce.
Lui subito si sveglia e si alza.
<stai bene?> ti chiede preoccupato.
<sì, ora sto bene>
<menomale, ero così preoccupato> ammette lui sedendosi sul bordo del letto.
Lo guardi nei suoi occhi chiari e non puoi fare a meno di sorridere.
<ti ho trovato finalmente> dici accarezzandogli la guancia.
Alec sorride a sua volta e ti bacia il polso.
Avvicini il suo viso al tuo, e lo baci con delicatezza.
Vi godete questo istante, sembra di essere in paradiso.
Siete fatti stare insieme e non c'è niente di più perfetto.
<quindi eri tu che ti sei bruciata la mano l'altra mattina?> chiede lui divertito.
<sì, e tu eri lì> dici ridendo.
<è vero... che stupido, sono giorni che mi giri attorno e non me ne sono nemmeno reso conto>
<non avresti potuto, non decidiamo noi quando capirlo> ammetti dandogli un bacio a stampo.
Alec ti blocca prima che tu possa allontanarti dalle sue labbra e approfondisce il bacio, di nuovo ti sembra di poter toccare il cielo con un dito quando le sue labbra sono sulle tue.