AARON TAYLOR-JOHNSON
Pubblicato 10 maggio 2021
Ormai sono passate settimane dall'inizio della quarantena.
Tu ed Aaron in qualche modo avete trovato un nuovo ritmo, diverso dalla vostra solita vita frenetica.
Aaron si sveglia prima di te, si allena mentre tu sonnecchi accarezzata dalle prime luci del sole.
Il suo sorriso quando torna in camera e ti trova ancora tra le coperte che ti stiracchi è la visione migliore che ti possa chiedere.
<buongiorno dormigliona> ti sorride lui avvicinandosi al letto.
Gli sorridi mettendoti a sedere.
<buongiorno amore>
Aaron si china per darti un bacio delicato, i suoi occhi chiari ti guardano come se fosse la prima volta che ti trova nel suo letto.
<vado a farmi una doccia veloce, poi facciamo colazione?> chiede lui girando per la stanza per recuperare i suoi effetti.
<sì, intanto io preparo il caffè>
State cercando di trarre il meglio dalla situazione e per ora sembra che ci stiate riuscendo.
Appena il caffè è pronto Aaron ti raggiunge in cucina.
Le sue braccia ti stringono al suo petto, sorridi e continui a versare il caffè nelle due tazze.
Ti bacia il collo e la spalla.
<non ne avrò mai abbastanza di te> sussurra contro la tua pelle.
Sorridi e ti giri tra le sue braccia.
<sarà meglio per te, visto che siamo sposati> dici facendogli l'occhiolino.
Aaron sorride fiero, adora chiamarti sua moglie e adora ancora di più dire che è tuo marito.
La colazione la fate come sempre seduti al tavolo, uno di fianco all'altro, le finestre aperte per far entrare sole e aria pulita.
Zola, il vostro gatto si aggira per la cucina trovando il suo angolo di sole dove dormire per le prossime tre pre.
Lo guardi sorridendo, per poi tornare alla tua tazza.
Lo sguardo di Aaron invece è rimasto su di te tutto il tempo.
<che c'è?> chiedi divertita.
Lui sorride e addenta il suo muffin.
Alzi gli occhi al cielo.
<cosa c'è Aaron?>
<niente> risponde lui alzando le spalle, un sorrisetto furbo in viso.
Lo guardi attentamente e lui ridacchia.
<non posso godermi mia moglie?> chiede lui alzandosi per mettere la tazza nel lavandino.
<quello sguardo vuol dire guai Aaron> ribatti seguendolo.
Lui ti cattura tra le sue braccia.
<mi chiedevo se ti andasse di allenarti con me oggi, ho bisogno di un po' di motivazione> dice lui dandoti un bacio all'angolo della bocca.
Visto come sono andate a finire le cose l'ultima volta che vi siete allenati insieme, hai deciso di farlo in un'altra stanza così che tu ti possa concentrare e allenarti per davvero.
<mi prometti che rimani concentrato? e che non finiamo a fare altro?>
<anche quello è un allenamento> ribatte lui facendo scivolare le mani lungo la tua schiena.
<ok ok, mi hai convinto>
<è stato facile> dice lui ridacchiando.
<solo perchè sono scomoda ad allenarmi nell'altra stanza> lo ammonisci, anche se in realtà non ti importa di nulla, ti piace allenarti con Aaron anche se la maggior parte delle volte finite per fare tutt'altro.
Dopo allenamenti e docce varie, è il momento della giornata in cui passate un po' di tempo da soli.
Tu rifugiata nella vostra camera da letto, un libro o la tua serie tv da guardare, Aaron nello studio che lavora o gioca al computer.
Il segreto per sopravvivere tanto tempo chiusi nella stessa casa, sempre insieme, e anche quello di prendersi dei momenti da soli.
Ma alle volte ad Aaron non importa e gli manchi anche se siete separati da qualche muro.
Ti squilla il telefono.
Aaron ti ha appena mandato una sua foto con un filtro assurdo di instagram.
Ridi e gliene mandi una altrettanto strana.
Lui risponde subito.
<mi manchi> dice il messaggio.
<seriamente?>
Aaron risponde con una sua foto in cui fa il broncio, una lacrima che scende lungo la sua guancia.
Lo chiami ad alta voce e lo senti correre per tutta casa.
Aaron si catapulta in camera e fai in tempo a posare il telefono prima che lui ti salti addosso.
<ciao tu> dici divertita.
<mi sei mancata> ammette lui stringendoti a lui.
Le sue labbra che trovano ogni parte di pelle nuda delle tue spalle e del tuo collo.
<vuoi stare di qua con me?>
<posso?> chiede lui alzando la testa.
<sì> gli sorridi e gli passi una mano tra i capelli ormai lunghi.
<corro a prendere il mio libro> dice lui.
Ma prima di alzarsi ti bacia sulle labbra, un bacio lungo e passionale che ti ruba tutto il fiato.
<vai a prendere il tuo libro> dici dandogli una pacca sul sedere.
Lui si alza, ti da un ultimo bacio e alla fine corre via.
Così passate il resto del pomeriggio sul letto, accoccolati e a leggere ognuno il suo libro.
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