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TOM HOLLAND

Finalmente dopo mesi di riprese lontano da casa, Tom è tornato da te e non potresti essere più contenta.

Ti svegli con calma, apprezzando il calore delle coperte ma soprattutto le braccia di Tom che ti tengono stretta al suo petto.
Non puoi fare a meno di sorridere sentendo la sua testa poggiata alla tua spalla.
Ma per quanto questa posizione sia comoda, devi assolutamente andare in bagno e in più ti si sta addormentando un braccio.
Così lentamente e cercando di non svegliare il ragazzo, riesci a spostare le sue braccia e alzarti da letto.

Torni in camera prima di andare a fare colazione, trovando Tom che si stiracchia con gli occhi ancora chiusi.
Rimani vicino alla porta, sorridendo al ragazzo che appena apre gli occhi ti cerca nella stanza.
<buongiorno> dici divertita.
<che ci fai lì?> ti chiede con la voce impastata dal sonno
<dovevo andare in bagno e ora voglio andare a fare colazione> rispondi avvicinandoti al letto.
Appena sei abbastanza vicina Tom ti prende e ti butta di nuovo sul letto, bloccandoti tra le sue braccia.
<io però necessito della mia dose di coccole mattutine> dice nascondendo il viso nell'incavo del tuo collo
<rimando la mia colazione solo perchè sei tu Holland> dici ridendo leggermente, lo senti sorridere contro la tua pelle mentre ti stringe ancora di più, se possibile, tra le sue braccia.
<dio quanto mi era mancato svegliarmi con te> ammette lui dopo qualche attimo di silenzio
<a me mancava dormire con te> rispondi accarezzando la sua schiena
<anche se ogni tanto russo?>
<sì, ti perdono solo perchè mi tieni stretta a te tutta la notte> ammetti sorridendo.
Lui alza la testa per guardarti e sorride a sua volta.
<come fai ad essere così bella anche appena sveglia?> chiede spostandoti una ciocca di capelli dal viso.
<non lo sono Tom, secondo me sei tu che la mattina ci vedi male>
<non credo proprio, sei tu che sei bellissima, sempre e comunque> dice lui per poi baciarti.

<che ne dici se andiamo a fare colazione fuori?> ti chiede lui dopo una buona sessione di coccole mattutine.
<lo sai che adoro fare colazione al bar> sorridi alzandoti velocemente dal letto
<certo che lo so> dice lui facendoti l'occhiolino.

Camminate mano nella mano, con Tessa qualche passo davanti a voi che scodinzola felice.
Rimanete in silenzio, godendovi l'uno la presenza dell'altro e il caldo sole che scalda Londra.

Vi fermate al semaforo per attraversare, sorridi a Tom raccontandogli di quando hai dovuto portare Tessa al parco e siccome diluviava siete tornate a casa bagnate fradicie.
E per quanto Tom rida al tuo racconto, puoi notare che c'è qualcosa che gli da fastidio ma non te ne curi molto, almeno fino a quando non ti interrompe baciandoti con passione, con un braccio stretto attorno alla tua vita in modo quasi possessivo.
Di certo non ti dispiace ma non è una cosa che Tom farebbe, non in pubblico almeno.
Attraversate la strada e ti guardi indietro, vedi solo un paio di ragazzi e una donna.
<Tom?> chiedi attirando l'attenzione del ragazzo che sta camminando talmente in fretta che ti ha distaccato di qualche metro.
<dimmi y/n> la sua voce è strana.
Fai una mini corsetta per raggiungerlo e gli prendi la mano.
<calma tigre, il bar mica corre via> dici ridendo, ma noti che Tom non ride con te.
<che succede?> chiedi preoccupata
<niente>
<non è vero, che succede?>
<uff ok, ma non ridere> dice lui fermandosi.
<giuro che non riderò di te> dici accarezzandogli la guancia
<al semaforo, quei tizi ti guardavano, o meglio ti stavano spogliando con lo sguardo... e io .. mi ha dato molto fastidio... così ti ho baciata per fargli capire che sei mia> si spiega lui grattandosi la nuca.
Tu cerchi di trattenere una risata, ti limiti a sorridere e reprimere il tuo istinto di ridere baciandolo.
<sei per caso geloso Holland?> chiedi baciandogli la guancia
<forse?>
<solo forse?>
<ok sì, sono geloso, soprattutto quando ti guardano in quel modo> dice lui guardandoti negli occhi, le sue mani suoi tuoi fianchi.
<non devi amore, lo sai bene> dici baciandolo di nuovo.
<e poi che ne sai magari hanno riconosciuto te o magari stavano spogliando te con lo sguardo>
<in quel caso gli ho fatto capire che sono solo tuo> dice lui facendoti l'occhiolino.

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