In un mondo in cui i mostri vivono tra gli uomini, si confondono con essi e si nutrono degli stolti è utile avere una famiglia che condivide la tua natura, ma ciò che veramente aiuta è creare un giro di conoscenze e amicizie tra le ombre della notte.
Ecco perché la tua famiglia ogni volta che può organizza feste, ricevimenti ed eventi per mantenere forti quei legami che possono essere utili nei momenti meno facili.

La grande sala della villa di famiglia è ricolma di vampiri, c'è chi beve sangue, chi vino e chi whiskey, ma manca qualcuno.
I fratelli Mikaelson non si vedono da anni e non potresti essere più delusa a riguardo, erano (in particolare Kol) i vampiri più interessanti e affascinanti che tu abbia mai conosciuto.
Ti aggiri per la stanza come un'anima in pena, il tuo sfarzoso vestito ti impedisce di sparire nel nulla, troppo visibile e riconoscibile.
Da quando Kol ha smesso di presenziare a questi eventi non hai più trovato motivo di passare tanto tempo a fare nulla se non chiacchierare e sorridere ad uomini che hanno solo l'intenzione di infilarsi sotto la tua gonna.
Quando alzi lo sguardo dal tuo bicchiere ti sembra di vedere Kol nella folla, ma appena qualcuno ti passa davanti lo perdi di vista, al suo posto è rimasto il vuoto.

<perfetto ora ho anche le allucinazioni> sussurri massaggiandoti la tempia con gli occhi chiusi.
Un leggero spostamento d'aria è l'unica cosa che ti avvisa della presenza di qualcuno alle tue spalle.
<te l'ho sempre detto y/n che il vino non ti fa bene> la sua voce profonda ti arriva alle orecchie chiaramente, il suo respiro ti solletica il collo.
<Kol> lo chiami con un sussurro quasi spaventata di aprire gli occhi e scoprire che hai sognato tutto.
<sono qui> risponde lui e con un gesto veloce ti gira.
Vi osservate per un momento, cercando di incidere nella memoria l'uno l'aspetto dell'altra.
<siete sempre stupenda milady> dice lui con un sorriso, poi ti prende la mano nella sua.
Con lentezza e senza mai distogliere lo sguardo dal tuo ti sfila il guanto di seta, rivelando il tuo braccio pallido e freddo, con altrettanta delicatezza Kol abbassa la testa abbastanza da poterti baciare prima le nocche e poi il polso, i suoi occhi ti fissano con intensità.
Rimani in silenzio per un istante, la tua mano ancora nella sua, ti basta fare un passo per far aderire il tuo corpo al suo e poggiare le tue labbra sulle sue, ma rimani ferma immobile.
<è bello vederti Kol> sorridi al vampiro
<tutto bene?> chiede lui avvicinandosi di più, questa volta la sua mano trova posto sulla tua guancia, il suo sguardo preoccupato studia il tuo volto.
<sto bene Kol, davvero> cerchi di rassicurarlo ma lui non si convince.
Ti guida tra la folla, rivolgendo un saluto ed un sorriso ad ogni vampiro con cui incrocia lo sguardo, lo segui senza protestare, ammaliata dal suo profumo e ipnotizzata dalla sua mano che stringe la tua.
Arrivate nei giardini della villa, nascosti da occhi indiscreti e lontani da orecchie curiose.
<allora? cosa succede y/n?> la sua voce lo tradisce, nonostante cerchi di rimanere composto la sua preoccupazione si fa sentire nel suo tono.
<io sto davvero bene Kol, mai stata meglio ma devo ammettere che i tuoi anni di assenza mi hanno fatta stare male, ero preoccupata che ti fosse successo qualcosa ... ci sono stati momenti in cui ho pensato che tutto quello che è successo tra noi in passato fosse solo un gioco per te> ammetti sostenendo il suo sguardo, le tue guance vanno a fuoco notando come il suo sguardo ti studia con attenzione.
<oh mia y/n, non è mai stato un gioco per me> dice lui e di nuovo ti prende il viso tra le mani.
<allora perché te ne sei andato senza dire nulla, senza lasciare un messaggio...> sussurri chiudendo gli occhi, tentando di combattere le lacrime che minacciano di bagnarti il viso.
<sono stato uno stupido, dovevo preoccuparmi dei miei fratelli e di un piccolo problema che hanno causato lontano da qui, e non ho pensato a te>
<ora cosa succede?>
<ora rimango y/n, ho risolto tutto e ho intenzione di rimanere al tuo fianco>
<davvero?>
<questa volta davvero, potrai perdonarmi?>
<ti ho perdonato il secondo in cui ho sentito la tua voce> dici sorridendo.
Lui ricambia il tuo sorriso e subito dopo unisce le vostre labbra in un bacio tanto delicato quanto passionale.
Kol ha questo modo di fare, il tuo tocco è sempre delicato come se fossi fatta di porcellana ma allo stesso tempo è capace di esprimere tutta la sua forza e la sua passione anche solo sfiorando la tua pelle.
Ti abbandoni nel bacio, sulle sue labbra puoi assaporare sangue e promesse, la promessa di rimanere al tuo fianco e la promessa di amarti sempre.
<mi sei mancata y/n, mi sono mancate le tue labbra, le tue mani... > sussurra lui contro le tue labbra provocandoti una scia di brividi lungo la schiena.
<mi sei mancato anche tu Kol>
<perdonami> sussurra lui con dolcezza prima di baciarti di nuovo, lasciando che i vostri corpi diventino un tuttuno.