Conosci Elijah da qualche tempo, vi siete incontrati per puro caso e lui si è offerto di aiutarti.
Due vampiri che si danno una mano, sono sempre meglio di due vampiri persi e soli.
Così hai accettato la sua offerta e da qualche mese vivi con lui.

Appena entri in casa il silenzio ti accoglie, il che non è strano o inusuale.
Ciò che è inusuale è il buio, sai bene che Elijah è a casa ma non c'è nemmeno una luce accesa e soprattutto lui non si è ancora fatto vedere né sentire.

<Elijah?> lo chiami a bassa voce, accendi la luce della sala.
Strani pensieri si fanno strada nella tua mente, e se fosse stato attaccato da qualcuno, e se quel qualcuno fosse ancora qui...
Senti l'ansia farsi strada nel tuo cuore.
<Elijah?> lo chiami di nuovo, questa volta entrando nella sua stanza.
Accendi la luce e lo vedi.
Seduta sulla sua poltrona, un bicchiere in mano e gli occhi chiusi.
Ti avvicini a lui, sembra che stia dormendo.
Prendi il bicchiere dalla sua mano ma lui ti ferma, con un gesto improvviso ti stringe il polso.
<ferma> dice con voce roca
<Elijah tutto bene?> chiedi preoccupata.
Lui ti guarda per un momento, come se stesse cercando di capire se sei reale o meno.
<sto bene...> dice alzandosi, ti guarda per un momento poi ti supera tornando in sala.
Non riesci a capire cosa gli passi per la testa, né cosa voglia dire la sua espressione.
Lo segui in sala, lo trovi vicino al mobile degli alcolici che si riempie il bicchiere.
Lo osservi poggiandoti allo stipite della porta.
<sicuro che vada tutto bene?> chiedi ancora, consapevole che non devi spingere troppo con lui ma che allo stesso tempo ha bisogno di essere spinto a parlare.
<io... sai bene che noi Originali sentiamo tutto in modo più intenso... ho solo un pensiero per la testa e non riesco a pensare ad altro>
<e pensi che bevendo tu riesca a scacciarlo>
<non proprio, magari me ne dimentico per qualche ora> ammette lui sedendosi sul divano di pelle.
<non pensi sia meglio affrontarlo?>
<forse ma non ora e non con te> dice lui con freddezza, il tono che ha usato è diverso dal suo solito tono, non si è mai rivolto a te in questo modo.
<ok, non c'è bisogno di scaldarsi> dici alzando le mani in fare di resa.
<vado a farmi una doccia, tu vedi di calmarti> aggiungi allontanandoti.

Quando hai finito di fare la doccia e ti sei rivestita, decidi di provare a parlare di nuovo con il ragazzo, sperando che l'alcol non lo abbia reso ancora più scontroso.
Apri la porta della tua camera e trovi Elijah.
<dio santo, mi hai fatto prendere un colpo!> dici portandoti una mano al petto, lui ti guarda ma non riesci a capire la sua espressione.
<cosa ci fai qui?> chiedi confusa
<devo parlarti>
<ok, dimmi tutto e vedi di non trattarmi male o giuro che ti stacco la testa> dici minacciandolo con un dito, lui ride leggermente e ti guarda negli occhi.
<non ti preoccupare...> dice con calma, poi ti prende per mano e ti porta in sala.
Versa del whisky per entrambi e ti raggiunge sul divano.
<non credi di aver bevuto abbastanza?> chiedi ridendo leggermente
<credo di essere abbastanza grande da poter bere quanto voglio y/n> dice lui facendoti ridere.
<ok ok... allora cosa dovevi dirmi?> chiedi bevendo un sorso
<non so bene da dove cominciare...>
<comincia dall'inizio>
<molto d'aiuto y/n> dice lui alzando gli occhi al cielo.
<dai scusa... fai con calma, abbiamo tutto il tempo del mondo> dici sedendoti meglio sul divano così da poterlo guardare.

<il pensiero che mi assilla sei tu y/n, non riesco a non pensare a te> dice lui guardando il bicchiere tra le sue mani.
Rimanete in silenzio per un momento, non sai bene cosa pensare o cosa dire.
<io ho amato tante persone in passato, tante persone hanno amato me, ho condiviso il mio letto con diverse donne e alla fine sono rimasto solo, triste e solo, mi sono ripromesso che non mi sarei mai e poi mai innamorato di nuovo... poi però sei arrivata tu... hai mandato al diavolo la mia promessa...> dice lui guardandoti.
Poggi il bicchiere sul tavolo davanti al divano e lo guardi.
<io... non so cosa dire...> ammetti a bassa voce.
<non devi dire nulla y/n, so che non è appropriato e che tu non provi lo stesso per me...> dice lui prendendo una tua mano nella sue.
Accarezza la tua pelle lentamente, i tuoi occhi sono fissati sulle vostre mani.
<Elijah... non so cosa dire solo perchè mi sento sopraffatta... e non dalle tue parole ma dai miei sentimenti... non sono mai stata brava in queste cose e non sono mai stata brava con le parole... > dici guardandolo negli occhi.
Lui ti rivolge un sorriso leggere come ad incitarti ad andare avanti, ma tu non parli.
Tutto quello che hai da dire lo vuoi dimostrare con i gesti.
Ti avvicini lentamente a lui, poggiando una mano sul suo petto prima di unire le vostre labbra.
Lui ricambia subito il tuo bacio, lasciandosi andare in un bacio passionale.
Le sue mani tengono il tuo viso vicino al tuo, lo senti sorridere contro le tue labbra.
<mi piace il tuo modo di dire le cose> dice lui allontanandosi leggermente.
<non ho ancora finito...> rispondi prima di sederti sulle sue gambe e baciarlo di nuovo.
Questa volta la delicatezza la lasci da parte, assapori la sua bocca con voracità, mentre le sue mani esplorano il tuo corpo.
Ti tiene stretta mentre si alza e ti porta nella sua stanza da letto.
Ti trovi stesa sul materasso, lui sopra di te mentre le sue labbra lasciano le tue per cominciare ad assaggiare la tua pelle.
Tra baci, morsi, parole sussurrate e versi di piacere, vi dedicate la più bella delle dichiarazioni, cantate il vostro amore alla luna che brilla lontana e incidete in quelle mura i vostri nomi.

Elijah ti stringe al suo petto nudo, accarezzando la tua schiena.
Ti rilassi sentendo ancora la pressione dei suoi baci sulla pelle.
<lo sai y/n, sono anni che non faccio avvicinare nessuno, nessuna prima di te è arrivata ad entrarmi dentro ma tu... è come se fossi stata creata apposta per me>