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DRACO MALFOY

Nel mondo magico esistono famiglie nobili, famiglie importanti che hanno un certo peso sull'economia e sulla politica.
La tua famiglia è una di queste, il tuo nome grava sulle tue spalle sin dal primo giorno di vita.
y/n Heron, è un nome da temere e rispettare anche tra le mura di Hogwarts.
Hai un'immagine da mantenere e occhi che ti osservano ad ogni passo.
Segui le regole che ti sono state imposte in maniera ligia, senza mai sbagliare eppure c'è una regola che, per quanto semplice, il tuo cuore non vuole proprio accettare.

<non avere niente a che fare con i Malfoy, mai e poi mai, sono nemici, rivali> la voce dura di tuo padre ti risuona nella mente ogni volta che vedi Draco per i corridoi.
Ovviamente a lui è stato detto lo stesso.
Per questo vi odiate, vi odiate a morte dal primo giorno di scuola senza che l'uno abbia mai fatto qualcosa all'altro.

<spostati Heron> il tono velenoso di Malfoy ti raggiunge da dietro le sue spalle.
Ti giri pronta a maledirlo, la bacchetta stretta nella mano destra.
Ma la mano della tua amica ti ferma.
<non ne vale la pena y/n> ti sussurra lei all'orecchio.
Ma nonostante questo non ti sposti, rimani immobile bloccando la strada di Malfoy.
<non hai sentito le mie parole?> dice lui con freddezza, ti guarda dall'alto al basso avvicinandosi a te
<ho sentito bene Malfoy ma non ho intenzione di muovermi, non se sei tu a chiedermelo> rispondi secca, la bacchetta ancora stretta in mano.
La tua amica cerca di tirarti per la manica del maglione ma non ti sposti.
Intanto Draco ti è davanti, a qualche centimetro dal tuo corpo.
Ti guarda dritto negli occhi, a questa distanza puoi perfettamente sentire il suo profumo e non ha esattamente l'effetto che volevi.
<andiamo Heron, ascolta la tua sporca amichetta mezzosangue e spostati>
A quel punto non ci vedi più, con tutta la forza che hai in corpo lo sbatti contro il muro, la bacchetta puntata al suo collo.
<prova a dire anche una cosa del genere di Wendy e giuro che ti faccio fuori Malfoy>
Sul viso del ragazzo si forma un ghigno, come se fosse divertito.
<sei quasi adorabile quando ti arrabbi> dice lui passandoti una mano sulla guancia.
Il che ti fa infuriare ancora di più, ma non per il gesto, più per l'effetto che ha su di te.
<Heron! Malfoy!> la voce profonda di Piton vi fa allontanare.
Entrambi vi girate verso il vostro capo di casata.
<non avete una lezione da attendere?> dice con freddezza davanti a voi due
<sì professore> dite all'unisono prima di guardarvi malamente
<e allora andate invece di comportarvi come due idioti> dice fissandovi.
Ti allontani subito, seguendo la tua amica verso la tua prossima lezione, ancora fumante dalla rabbia.

Far parte di una famiglia nobile vuol anche dire avere qualche privilegio, non che a te importi ma a volte risulta utile.
Soprattutto quando in preda all'insonnia hai bisogno di camminare per il castello, consapevole che nessuno dirà nulla anche se ti dovessero vedere.
Giri nei corridoi bui e silenziosi, pensando e ripensando a Draco Malfoy.
Nonostante la vostra rivalità sembra che tu e Draco siate attratti l'uno dall'altro come due calamite.
Non passa giorno in cui non vi parliate o meglio insultiate, quando sarebbe molto meglio evitarsi del tutto e vivere in pace.
Eppure c'è qualcosa in lui che ti fa talmente arrabbiare che non riesci a non insultarlo ogni volte che lo vedi e a quanto pare per lui è lo stesso.

Senza accorgertene arrivi in un corridoio che non avevi mai visto, non ci sono classi, solo una stanza.
Apri lentamente la porta di legno, la stanza è grande ma vuota, vuota a parte un grande specchio fermo proprio al centro.
Chiudi la porta dietro di te, e ti avvicini con cautela al grande specchio.
Sembra normale, non ti curi di leggere l'iscrizione sulla cornice.
Ma quando guardi il tuo riflesso noti qualcosa di strano...
<Draco...> sussurri, ti giri in fretta ma dietro di te non c'è nessuno.
<cosa...> la tua voce è debole, ti avvicini allo specchio e osservi il riflesso.
Ci sei tu e c'è Draco, siete vestiti eleganti, con i colori della vostra casata e gli anelli delle vostre famiglie ben in vista, vi tenete per mano e sorridete, guardandovi negli occhi.
<ma cosa...> sei confusa, non capisci cosa sia, perchè ti faccia vedere una cosa del genere.
Sei talmente concentrata sullo specchio che non ti accorgi che nella stanza è appena entrato qualcuno.
<vedo che ha trovato lo specchio delle Brame, signorina y/n> la voce di Silente è calma, ti sorride quando ti giri verso di lui spaventata
<non si preoccupi> aggiunge lui prima di avvicinarsi
<cosa ha detto che è?> chiedi guardando l'uomo e poi lo specchio
<lo specchio delle Brame> risponde lui guardando il suo riflesso.
<e cosa... perchè vedo...> non riesci a finire la frase, troppo imbarazzata per descrivere l'immagine che hai davanti.
<lo specchio ci mostra solo e soltanto i più profondi e tormentati desideri del nostro cuore... cosa vede signorina Heron?>
<vedo... vedo ciò che mi è proibito preside> sussurri mentre una lacrima ti riga il volto.
<vede il signorino Malfoy immagino> dice lui con calma, alzi subito lo sguardo verso di lui terrorizzata
<come fa a saperlo?> chiedi in ansia
<è evidente mia cara che l'odio a cui siete abituati non è scritto nei vostri destini> dice lui prima di uscire dalla stanza, lasciandoti sola con la tua paura e quel riflesso.
Non sai cosa pensare, se mostra tutto ciò che desideriamo perchè vedi Draco, perchè vedi te stessa felice tra le sue braccia?

Nei giorni successivi non sei la stessa, eviti tutti, soprattutto Draco.
Rimani in silenzio, non rispondi alle battute o agli insulti del ragazzo, cammini a testa bassa, studi e mangi in fretta, ti ritiri nella tua stanza, evitando anche la tua migliore amica.
Sei terrorizzata che anche solo alzando lo sguardo da terra qualcuno possa capire, possa leggere nella tua mente e che la tua famiglia scopra tutto.

Entri nella sala comune dei Serpeverde, sono ancora tutti a cena quindi non dovresti incontrare nessuno...
<y/n> la voce di Draco ti fa fermare in mezzo alla stanza.
Non ti sei nemmeno resa conto del ragazzo seduto sulla poltrona nera vicino al fuoco.
Ti giri lentamente verso di lui, cercando di risultare calma e pronta a maledirlo come sempre.
Lo osservi mentre si alza, lasciando il libro che stava leggendo sulla poltrona, ti raggiunge con un paio di falcate e appena ti è abbastanza vicino sei sorpresa di vedere che sul suo viso non c'è rabbia, non ha la solita espressione schifata.
Sembra... preoccupato?
<cosa vuoi Malfoy?> chiedi con tono freddo facendo un passo indietro, spaventata che se si avvicinasse troppo potrebbe capire tutto o sentire i tuoi pensieri.
Lui fa un passo verso di te in silenzio, tu cerchi di indietreggiare ancora ma sei fermata dal tavolo di legno.
Lo guardi deglutendo, cercando in ogni angolo della tua mente un commento acido per farlo allontanare e scappare lontana dal suo sguardo indagatore.
<cosa ti sta succedendo?>
Il suo tono di voce ti sorprende, perché mai vorrebbe sapere cosa ti sta succedendo?
<perchè vuoi saperlo Malfoy?> chiedi e nonostante il tuo tono voleva essere freddo e acido, la tua voce ti tradisce raggiungendo le orecchie del ragazzo in un sussurro.
<non posso voler sapere cosa ti fa comportare così? sei strana, diversa, non mi rispondi, non parli con nessuno da giorni, è per qualcosa che ho detto o fatto?> dice lui facendo un ulteriore passo verso di te.
Di nuovo i vostri corpi sono così vicini che potete tranquillamente sentire l'uno il profumo dell'altro.
<non sono affari tuoi Draco> rispondi abbassando lo sguardo, bloccata tra lui e il tavolo ti senti in trappola e per la prima volta senti tutto il tuo controllo abbandonarti.
Una lacrima ti riga il volto.
<y/n..> la voce di Draco è un sussurro mentre allunga una mano verso il tuo mento per farti alzare lo sguardo verso di lui.
Vorresti dire qualcosa ma le parole ti muoiono in gola, altre lacrime ti bagnano le guance.
Draco le asciuga subito, poggiando entrambe le mani sul tuo viso.
Ti guarda con dolcezza, poi ti bacia.
Rimani interdetta, bloccata sul posto, i muscoli rigidi e il cuore che batte a mille.
Lo allontani in fretta prima di correre nella tua stanza e scoppiare in un pianto disperato.

Sono passati un paio di giorni dal vostro bacio, e ora anche Draco sembra aver perso tutta la forza vitale, rimane in silenzio tutto il tempo, non parla con nessuno, non insulta nessuno, mangia a malapena, alza lo sguardo solo per cercarti che sia in classe o nella sala grande.

Entri nella classe di pozioni da sola, sedendoti al tuo solito posto.
Oltre a te ci sono pochi studenti e il professore che osserva attentamente il calderone che ha davanti, dal quale ti arriva un profumo ben distinto.
è impossibile, è solo la tua mente che ti gioca brutti scherzi.
Appena la classe è al completo e questo vuol dire che c'è anche Draco qualche banco più il là,  inizia la lezione.
<per la lezione di oggi vorrei che veniste tutti qui attorno alla mia cattedra> dice il professore, vi alzate tutti posizionandovi chi davanti chi ai lati del professore.
Ovviamente tu presti particolarmente attenzione a posizionarti dal lato opposto di Draco, il cui sguardo non ti lascia nemmeno per un momento.
<bene ragazzi,la pozione di oggi è l'Amortentia, questa ha un odore diverso per ogni persona che lo sente, secondo le fragranze che gli piacciono di più, anche se la persona non si rende conto che la fragranza le piace. Solitamente la persona sente l'odore del soggetto che l'attrae di più, o di cui è innamorata> spiega il professore guardandovi.
Ascolti con attenzione, alle sue parole il tuo cuore perde un battito.
Se senti l'odore della persona di cui sei innamorata, allora perchè senti l'odore di Draco?
<ora vorrei che ognuno di voi l'annusasse, non dovete dire per forza cosa sentite> annuncia il professore.
Uno degli ultimi è proprio Draco, appena si china sul calderone il suo sguardo incrocia il tuo.

Esci dalla classe di fretta appena il professore vi congeda.
Sei consapevole di avere ancora una lezione prima della fine della giornata ma non te ne curi, ti avvii a passo svelto verso la sala comune, diretta verso la tua stanza.
Non ne puoi più di questa situazione, ma soprattutto non riesci a tenere questa maschera a lungo, senti le lacrime pungerti gli occhi e il respiro affannarsi.
Appena entri nella sala, la trovi vuota.
Le tue guance ormai bagnate dalle poche lacrime che sono sfuggite al tuo controllo.
<y/n!> di nuovo la voce di Draco ti fa fermare, sta correndo dietro di te ma questa volta non hai intenzione di parlarci, continui a camminare verso le scale.
Lui però è abbastanza veloce e ti prende per un polso facendoti girare verso di lui.
<cosa c'è ora?> chiedi esasperata
<dobbiamo parlare> dice lui
Alzi lo sguardo su di lui e noti le occhiaie che gli segnano il volto pallido, gli occhi leggermente arrossati.
<non qui> dici sentendo qualcuno entrare nella sala comune.
Prima che tu possa dire altro Draco ti tira su per le scale fino alla tua stanza.
Appena chiude la porta Draco si gira verso di te.
<di cosa dobbiamo parlare Draco?>
<di noi y/n, io ho sentito il tuo profumo nell'amortentia> dice lui facendo un passo verso di te
<anche io> rispondi alzando lo sguardo su di lui, ti sorride leggermente.
<stai davvero sorridendo Malfoy?> dici ridendo per non piangere
<è una cosa in meno a cui pensare> dice lui alzando le spalle.
Poi con delicatezza ti toglie il libro dalle mani poggiandolo sul suo letto.
<non dovremmo...> dici tu mentre le sue mani ti accarezzano le guance
Lui ti zittisce con dolcezza.
<non pensiamo alle nostre famiglie ora... devo sentirti y/n, ho bisogno di te> dice lui poggiando la sua fronte alla tua.
Rimanete in silenzio per qualche istante, cullati dal rumore dei vostri respiri.
Poi con delicatezza unite le vostre labbra in un bacio passionale, quasi a dirvi tutto ciò che non siete capaci di esprimere.
Anche se vi hanno insegnato ad odiarvi, l'unica cosa di cui avete bisogno è amarvi l'un l'altro con passione e desiderio.

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