Gli scacchi sono tutta la tua vita, lo sono stati fin dal primo momento in cui ne hai rubato uno dalla scacchiera di tuo fratello ma ora, ora non sei certa che lo siano ancora.
Essere una delle ex campionesse del torneo nazionale di scacchi non è facile, ma non per la fama o per altro, per le aspettative.
Tutti si aspettano grandi cose da te e questo ti ha portato ad avere un rapporto di amore e odio con gli scacchi.
Per questo ti sei allontanata da tutto e da tutti, in un piccolo appartamento a New York, tu i tuoi libri e la vecchia scacchiera di tuo fratello.
Come un fantasma che ti perseguita il trofeo si erige sulla mensola della sala, vorresti buttarlo via ma non lo fai, non lo hai mai fatto e probabilmente mai lo farai.

Quando pensavi di aver chiuso il capitolo scacchi ti sei trovata davanti Benny Watts, un campione di scacchi, uno dei più giovani come te, bello da morire e affascinante come pochi.
è cominciato tutto quando un giorno cedendo alla tentazione hai preso il giornale di scacchi al tabacchino sotto casa, appena fuori il negozietto ti sei messa a leggere il giornale, poco curante che il ragazzo in copertina era proprio a qualche passo da te.

<appassionata di scacchi?> chiede il ragazzo avvicinandosi a te, sorridi prima di alzare la testa.
<si può dire così> ammetti guardando il ragazzo, lo riconosci subito e sembra che anche lui riconosca te.
<se sei y/n, la campionessa di scacchi, allora la mia domanda era davvero stupida> dice lui ridendo
<affatto, potrei odiare gli scacchi ma essere comunque brava>
<risposta interessante>
<tu devi essere Benny Watts> dici chiudendo la rivista, indicando il suo viso sulla copertina
<sembrerebbe di sì>
<è un piacere> dici allungando la mano verso di lui
<il piacere è tutto mio> risponde lui stringendo la tua mano nella sua.

Da quel giorno vi siete trovati molto spesso fuori dal tabacchino, forse alla ricerca l'uno della compagnia dell'altro spacciando quei rari momenti per mere coincidenze.

<y/n, posso invitarti a prendere un caffè a casa mia?> ti chiede il ragazzo accendendosi una sigaretta.
<certo, credo sia ora di spostare i nostri incontri fortuiti in un posto più comodo> rispondi ridendo leggermente.

La casa di Benny è proprio quella di un ragazzo single e giovane, pochi mobili ad arredare la stanza fredda, una stanza da letto scarna e una cucina con giusto l'essenziale.
L'esatto contrario di casa tua, piena di libri, quadri, foto e cianfrusaglie.
Ma alla fine è accogliente, sarà forse la personalità calda del ragazzo o la sensazione di calore che provi quando gli sei troppo vicina, ma quei pochi arredi ti sembrano abbastanza per riempire la stanza.

<ecco a te> dice il ragazzo porgendoti la tazza bianca
<grazie mille> rispondi mentre si siede sul divano poco lontano da te
<posso farti una domanda y/n?>
<aiuto, odio quando la gente parte così> dici ridendo.
<chiedi pure> aggiungi guardando il ragazzo che ti osserva attentamente.
<come mai ti sei ritirata?>
Abbassi lo sguardo sulla tazza, la domanda è ovvia ma la risposta non proprio.
<troppe aspettative, troppe pressioni... mi hanno fatto perdere la passione per gli scacchi o meglio hanno avvelenato la mia passione per gli scacchi>
<capisco il sentimento, è dura quando arrivi ad un certo punto>
<è vero, vorrei che cambiassero, soprattutto quando si tratta di giovani talenti, quando mi sono ritirata mi sentivo più vecchia di cinquant'anni>
<per questo volevo chiederti un aiuto> dice lui poggiando la tazza sul tavolino.
<un aiuto?>
<sì, non so se ne sei a conoscenza ma c'è una ragazza che sta scalando le classifiche e ha bisogno di aiuto o la mangeranno viva>
"e io che per un momento ho pensato che volesse conoscermi a basta" pensi abbassando lo sguardo delusa.
Benny nota subito il cambiamento del tuo comportamento.
<ehi, non devi se non vuoi...> la sua voce è delicata
<non volevo essere impulsivo, ma pensavo che avresti capito, Beth è come te, come quando abbiamo cominciato noi è innocente e giovane> si spiega lui con calma
<mi hai chiesto di venire qui solo per questo?> chiedi guardandolo negli occhi
Lui ti guarda confuso, poi rilassa le spalle e ti sorride.
<no, non solo per questo... non penserai davvero che voglio approfittarmi di te?> dice passandosi una mano tra i capelli biondi, gesto che fa alzare leggermente la maglia nera.
Deglutisci distogliendo lo sguardo dal corpo del ragazzo.
<potrei averlo pensato>
<mi dispiace di averti dato questa impressione... vedi non sono molto bravo a parlare per davvero, a mettere a nudo i miei pensieri e i miei sentimenti... è molto più facile parlare di scacchi> ammette lui ottenendo tutta la tua attenzione.
Lo guardi negli occhi, lui si lecca le labbra, un piccolo gesto quasi insignificante ma che ti fa arrossire.
<cosa vorresti dirmi in realtà?> chiedi avvicinandoti a lui, abbastanza da poter sentire il suo profumo ma non abbastanza da poter toccare la sua pelle.
Il suo sguardo è fisso su di te, ipnotizzato dal tuo corpo e dalla tua voce.
<te l'ho detto y/n, non sono bravo in queste cose> ammette lui alzandosi, ma tu lo fermi per un polso.
<allora dimostramelo>
Alle tue parole Benny perde tutto il controllo che ha raccolto in questi attimi, torna a sedersi al tuo fianco e in un secondo le sue labbra sono sulle tue, in un bacio passionale, quasi disperato.
Le sue dita snelle accarezzano i tuoi capelli scendendo lungo la tua schiena, facendoti rabbrividire nonostante il calore che si sta formando nel tuo ventre.
<sei la persona più bella che io abbia mai visto e fidati io ne ho viste di persone> dice lui appena vi allontanate per riprendere il fiato.
<visto non era così difficile> sussurri baciandogli la guancia, scendendo verso il suo collo.
<scusa se ti ho fatto pensare che volevo solo sfruttarti per gli scacchi> ammette lui quando le tue labbra gli sfiorano la pelle
<non ti preoccupare, credo che mi hai dimostrato a dovere che non mi vuoi solo per quello> dici guardandolo negli occhi
<se vuoi posso dimostrartelo meglio>
Il ghigno che ha in viso lascia poco spazio alla tua immaginazione, sai bene cosa intende e non ti dispiace affatto.