Tom Riddle il ragazzo del quinto anno che ti ha rubato il cuore con i suoi occhi verdi e i riccioli neri.

Seguite diversi corsi insieme e siete anche nella stessa casata, ma non vi siete mai parlati.

Ma tutto sembra cambiare un freddo pomeriggio invernale, sei seduta su uno dei tavoli della sala grande, altri gruppetti di ragazzi sono lì a studiare ma tu preferisci rimanere in disparte concentrandoti sul compito che avresti dovuto svolgere per il giorno successivo.

Sei talmente concentrata su ciò che stai scrivendo che non noti che qualcuno ti si è avvicinato fino a quando questa persona non apre bocca.

<tu sei y/n Blackwood giusto?> sentendo la sua voce alzi subito la testa e incroci il suo sguardo

<sì sono io> rispondi con calma.

<bene, io sono Tom Riddle> dice sedendosi davanti a te

<seguiamo dei corsi insieme giusto?> chiede lui guardandoti negli occhi, rimani sempre più confusa e incuriosita.

<sì esatto, posso fare qualcosa per te?> chiedi per capire le intenzioni del ragazzo

<andrò diretto al sodo y/n, non ho potuto fare a meno di notare la tua bravura, sei una maga molto potente e dopo aver fatto delle ricerche personali mi sono imbattuto nel tuo nome, o meglio nella tua famiglia e mi chiedevo se tu mi potessi dare qualche spiegazione> dice lui, capisci subito che si riferisce al passato oscuro della tua famiglia, non sai bene perché ma decidi di accontentarlo.

<ti dirò ciò che vuoi sapere ma non qui, vieni con me> dici recuperando la tua roba e alzandoti.

Vi incamminate nei corridoi del castello, lui qualche passo dietro a te che ti segue in silenzio.

Arrivate nella torre dove ci sono le stanze dei Serpeverde ma invece di fermarvi nella sala comune sempre piena di persone lo porti in una stanza dove nessuno mai sarebbe andato.

In cima alle scale c'è una piccola porta di legno, apri la porta lo fai entrare e la richiudi, controllando che nessuno vi abbia visti o seguiti.

<cos'è questo posto?> chiede il ragazzo guardandosi intorno

<lumos> dici tu facendo si che si accenda la luce, mostrando una piccola stanza colma di vecchi libri e quadri impolverati, una piccola finestrella da cui filtra poca luce.

<è una specie di sgabuzzino credo, non ci viene mai nessuno>

<niente male, può funzionare come nascondiglio> dice lui, come se stesse pensando ad alta voce.

Ti siedi per terra e lui fa lo stesso mettendosi di fronte a te.

<quindi Tom cosa vuoi sapere?> chiedi tornando seria, sistemando meglio la divisa

<voglio sapere se c'è un legame tra la tua famiglia e la magia nera> ti guarda dritto negli occhi come ad analizzare una mia possibile reazione e la mia risposta.

Senza esitare e senza pensare rispondo, contenta di poter condividere il mio segreto.

<credo sia inutile dirti che nessuno sa della mia famiglia, nessuno tranne Silente e qualche altro professore, infatti sono sorpresa che tu abbia trovato il mio nome in una delle tue ricerche che suppongo fossero sulla magia nera>

<si esatto, mi sto documentando sulla magia nera, ho trovato dei vecchi libri in una sezione proibita di una libreria qualche mese fa>

<beh sei il primo che trova quei libri, sono stati bruciati quasi tutti, comunque non so quanto ci sia scritto e quanto di quello che c'è scritto sia vero, quindi sarà meglio che ti racconto dal principio>

<si grazie>

<bene allora la mia famiglia pratica la magia nera da ormai diverse generazioni, i miei antenati sapevano che la magia che ci veniva insegnata era solo la parte che volevano che noi sapessimo, sapeva che c'era un'altra parte, più forte e potente, così scoprirono della magia nera, tramandando di generazione in generazione le conoscenze che ogni anno crescevano su questa materia, ma sempre all'oscuro delle autorità fino a quando mio nonno, mio padre e mio zio non hanno deciso di fare una rivolta, volevano uscire allo scoperto, far conoscere questa nuova parte della magia che avevano scoperto e condividerla con tutto il mondo magico, mio nonno rimase ucciso in questa rivolta, che venne subito cancellata dalla storia, mio padre e mio zio dovettero scappare, cambiare stato ma non cambiarono il loro nome, era il simbolo della nuova corrente di pensiero, tennero un basso profilo per anni riuscendo a creare un certo seguito di seguaci, quando raggiunsero abbastanza alto decisero di uscire allo scoperto per la seconda volta ma anche qui vennero bloccati, la rivolta fu cancellata dalla storia per la seconda volta, mio padre e mio zio rinchiusi e i loro seguaci perseguitati, ma ne rimase una, mia madre che era incinta di me, la lasciarono in vita e lasciarono che mi crescesse, pensavano che non mi avrebbe detto nulla della mia famiglia e della magia nera, lei invece aveva nascosto tutti i diari e i libri che la mia famiglia ha scritto negli anni sulla magia nera e mi insegnò tutto, io sono stata graziata, tutti credono che io sia contro la mia famiglia, che io non conosca la magia nera, tu sei il primo a cui lo dico> per tutto il tempo lo sguardo del ragazzo aveva studiato la ragazza ammaliato dalla storia della sua famiglia e famelico di nuove informazioni sulla magia nera.

<posso vedere quei libri?>

<perché ti interessa tanto la magia nera?>

<y/n i tuoi antenati avevano ragione, la magia bianca non può nulla contro la magia nera, la nostra vera natura è mascherata e repressa dai falsi insegnamenti che ci danno, io voglio portare alla luce la magia nera, posso aiutarti a vendicare la tua famiglia e far vedere al mondo di cosa siamo capaci>

UN PAIO DI MESI DOPO

<quindi questi sono i tutti i libri?> chiede Tom davanti alla parete di libri

<esatto, libri, diari, istruzioni, idee... tutto quello che si sa sulla magia nera che la mia famiglia ha scoperto è scritto qui>

<puoi leggerli ma non portarli mai fuori da qui, c'è un potente incantesimo che li protegge se escono da questa stanza verranno tracciati e sarà la fine>

<se vuoi visto che la scuola è finita puoi restare qui, è una casa abbastanza grande per due persone>

<grazie y/n, vorrei cominciare subito ...>

<prego, io vado in camera a sistemare la mia valigia e torno>

UN PAIO DI SETTIMANE DOPO

<è incredibile, tutto quello che ci insegnano a scuola è la metà di quello che in realtà potremmo fare con la magia nera>

<lo so Tom, è questo che mi fa rabbia>

È quasi passato un mese da quando hai ospitato Tom in casa tua per permettergli di sapere tutto sulla magia nera, è un sollievo non dover passare l'estate in quella casa completamente sola.
<y/n mi sono reso conto però che manca un dettaglio nella tua storia> dice lui uscendo dalla libreria, ti raggiunge nella sala dove tu sei seduta su un divano

<dimmi>

<non mi hai detto cosa è successo a tua madre dopo che sei andata ad Hogwarts> lui ti osserva mentre abbassi lo sguardo, ti si forma un groppo in gola. Ma prendi coraggio, ti fidi di Tom e senti il bisogno di condividere la tua storia del tutto.

<durante il mio primo anno di scuola, quando mia mamma pensava che fosse tutto tranquillo, che io fossi al sicuro a scuola e che nessuno sospettasse che io fossi coinvolta ha deciso di provare a contattare alcuni dei seguaci di mio padre per farsi aiutare a farlo evadere, l'hanno aiutata in sette, pochi uomini dirai, ma molto potenti eppure sono morti tutti, mia mamma compresa, accecata dall'amore per mio padre e dalla rabbia non ha pianificato tutto nei minimi dettagli tralasciando diverse cose importanti, così è morta...>

<y/n mi dispiace... > dice il ragazzo avvicinandosi

<è tutto ok, prima o poi vendicherò lei e i miei antenati, libererò mio padre e farò vedere al mondo di cosa sono veramente capaci i Blackwood>

<ti aiuterò, voglio essere al tuo fianco quando lo farai>

Ora siete uno di fronte l'altro, così vicini, lui prende una tua ciocca di capelli e ci gioca, poi ti poggia una mano sulla guancia

<y/n prometto di non lasciare mai il tuo fianco, prometto di vendicare la tua famiglia e di uccidere chiunque abbia intenzione di farti ancora del male> lo guardi negli occhi, è inutile nascondere che vi siete innamorati l'uno dell'altra.

<y/n mi prometti che rimarrai al mio fianco quando conquisteremo il mondo?> ti chiede stringendoti a sé.

<te lo prometto Tom, non ti lascerò per nulla al mondo>