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TOM RIDDLE

Tom è sicuramente una persona difficile, ha avuto un'infanzia particolare e stenta a fidarsi delle persone, per questo sei l'unica persona con cui ha un legame, una sorta di amicizia.
O almeno lui sopporta la tua presenza e la tua vicinanza e tu in qualche strano modo sei finita per affezionarti al ragazzo, questa è la tua visione della vostra relazione.

Finita l'ultima lezione della giornata sai già dove andare, da Tom e  sai bene che si trova:
biblioteca, l'ultimo tavolo sulla destra quello lontano da tutto e tutti.
<Tom> lo chiami avvicinandoti al ragazzo che sta leggendo un libro.
Il suo sguardo si alza per un solo momento mentre le sue labbra si piegano in un sorriso freddo.
<ciao y/n> dice tornando a leggere il suo libro.
<so che sei impegnato a leggere, mi dispiace ma ti devo disturbare> dici tu sedendoti davanti a Tom, lui con sguardo scocciato chiude il libro e ti guarda.
<dimmi, cosa c'è ora?> ti chiede con tono freddo
<domani parto, devo andare via per qualche mese, questioni familiari o qualcosa del genere> commenti stropicciandoti le mani.
Tom rimane per un momento in silenzio, cerchi di capire la sua espressione ma non ti sembra di notare nulla, se sta provando un qualunque sentimento è molto bravo a nasconderlo.
<ok> risponde prima di tornare a leggere il suo libro
<non mi aspettavo niente di più da te> dici ridendo mentre ti alzi
<cerca di non divertirti troppo senza di me> aggiungi allontanandoti.
Non puoi fare a meno di essere preoccupata per Tom, non è tipo da mettersi nei casini ma sei l'unica con cui parla e lasciarlo solo ti rattrista.

Per qualche motivo Tom si è trovato a pensare molto a te durante il tuo periodo di assenza, all'inizio non sembrava fosse cambiato molto, in fondo a lui il silenzio piace e senza di te c'è solo silenzio attorno a lui.
Ma con il passare dei giorni e delle settimane si è dovuto ricredere, gli manchi, gli mancano le tue chiacchiere e i tuoi sorrisi, ma non è capace ad ammetterlo.
Due lunghi mesi sono passati, due mesi in cui Tom ha scoperto non solo di avere un cuore ma anche che questo suddetto cuore ti appartiene, l'unica che sa vederlo per quello che è,l'unica che non ha paura di lui, l'unica che adora passare del tempo con lui anche se in silenzio a leggere un libro, l'unica a cui è permesso stargli accanto.

Tornare ad Hogwarts è sempre bello, è una seconda casa praticamente e fa sempre in modo di mancarti quando sei via, soprattutto per così tanto tempo e per motivi non proprio divertenti.
Ma questa volta una sola cosa ti è mancata di più del castello, ovvero Tom, certo nell'ultimo anno avete passato molto tempo insieme ma non pensavi che ti fossi affezionata così tanto a lui.
La prima cosa da fare è portare le tue cose in camera, la sala comune e le stanze sono tutte vuote, è ora di cena quindi devono essere tutti nella sala grande.
Ti affretti a rimetterti la tua divisa, lasciando la cravatta verde sciolta.

Corri verso la sala grande, sperando di non essere troppo in ritardo.
Mano a mano che ti avvicini senti il vociare degli studenti, un suono così familiare che ti scalda il cuore.
La prima persona a notarti è Alice, la tua compagna di stanza.
<y/n sei tornata!> dice salutandoti
<ciao Ali> ti avvicini senza sederti, c'è un'altra persona poco lontano dalla quale vuoi andare.
<come stai?>
<bene Ali, e tu?>
<sto bene come al solito, dopo in camera ti devo aggiornare su un paio di cose> dice indicando con la testa il ragazzo seduto affianco a lei
<va bene, a dopo> le sorridi e ti allontani, diretta verso Tom.
Come suo solito sta leggendo un libro.
<Tom!> dici sedendoti al suo fianco
<ciao y/n> ti risponde lui senza alzare lo sguardo dal libro.
Aspetti un momento poi quando lui alza lo sguardo guardandoti, come se avesse visto un fantasma, ne approfitti per abbracciarlo.
Un gesto da lui sicuramente inaspettato.
Ma ancora più inaspettato è il fatto che lui ricambi il tuo abbraccio, stringendoti a sè.
<wow, allora ti sono mancata> dici ridendo quando vi allontanate.
<non montarti la testa y/n> dice lui con un leggero sorriso sulle labbra
<come vuoi Tom, ma sotto sotto lo so che ti sono mancata> dici poggiando una mano sulla sua stringendola per un momento prima di allungarti a prendere qualcosa da mangiare.
Non lo noti, ma il tuo gesto fa arrossire Tom, che nonostante ci provi non riesce a non pensare ai suoi sentimenti per te.
Il resto della cena la passate in parte in silenzio, a godervi il pasto e la ritrovata compagnia.

Mentre tutti gli altri studenti escono dalla sala, pronti a tornare alle loro sale comuni, Tom e tu rimanete seduti, mentre gli racconti gli avvenimenti degli ultimi mesi.
Aspettate che escano tutti per poi alzarvi e dirigervi verso la sala comune dei Serpeverde.
Il tragitto è riempito dalle tue parole, Tom ascolta in silenzio, gli era mancato il suono della tua voce.
Ogni tanto le vostre mani si sfiorano, provocando una scia di brividi lungo la tua schiena.
<y/n> dice Tom fermandosi in mezzo al corridoio
<sì Tom?> chiedi girandoti verso il ragazzo qualche passo dietro di te
<hai ragione> dice lui guardandoti negli occhi
<su cosa Tom?> chiedi confusa
<sul fatto che mi sei mancata> commenta lui facendo un passo verso di te.
<cosa? davvero?> chiedi sorpresa
<sì, mi sono reso conto di quanto le mie giornate siano noiose, inutili e terribilmente silenziose senza di te> continua lui accarezzandoti una guancia.
<Tom...>
<fammi finire> dice lui con calma, guardando per un momento il corridoio.
<per quanto io odi ammettere che provo dei sentimenti per te, ho odiato ancora di più starti lontano e non poter ascoltare la tua voce per questi due mesi, mi sono trovato a sognarti la notte, a pensarti tutto il giorno, a trovarti tra le parole dei miei libri, ti cercavo nella folla e speravo che ti avrei vista arrivare in biblioteca con i tuoi capelli scompigliati e la cravatta sempre sfatta> dice lui, e ad ogni parola si avvicina fino a che le sue labbra non sono a qualche millimetro dalle tue.
Rimane per un momento così, una mano sulla tua guancia, gli occhi chiusi e le labbra così vicine da sfiorarsi ma non abbastanza per baciarsi.
Poi un secondo dopo le sue labbra reclamano le tue in un bacio affamato.
Porti le mani al suo collo, come per farlo avvicinare a te ancora di più.
Quando vi allontanate dal bacio, le tue labbra sono rosse come le tue guance.
Tom ti guarda come non ti ha mai guardata.
<ora sei mia> sussurra guardandoti dritto negli occhi.
<lo sono sempre stata Tom> rispondi prima che lui possa tirarti dalla cravatta per baciarti di nuovo.

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