THOMAS SHELBY
<andiamo piccola, vieni a farci compagnia> dice l'uomo che da cinque minuti ti sta seguendo, insieme a due suoi amici.
<ragazzina non fare la difficile, vogliamo solo divertirci> commenta uno degli uomini, sono un paio di metri dietro di te.
Ad ogni loro parola il tuo cuore perde un battito.
Hai paura e cammini veloce verso casa, nella speranza che qualcuno ti aiuti.
I tre uomini dietro di te continuano a chiamarti, cercando di fermarti.
Per fortuna sono ubriachi, quindi non sono troppo veloci.
Ma ormai tu sei stanca e sai che prima o poi ti raggiungeranno.
Sudore freddo imperla la tua fronte, mentre con lo sguardo impaurito cerchi una via di fuga, un aiuto, qualunque cosa che ti aiuti ad uscire da questa situazione.
La tua attenzione viene catturata da un locale in fondo alla via, c'è rumore e luce, vuol dire che dentro c'è gente, speri che entrando gli uomini ti lascino stare.
Mentre ti avvicini senti parlare uno dei tre
<ehi sta entrando al Garrison> dice, sembra spaventato
<fregatene idiota, lei è nostra, non mi interessa degli Shelby> dice l'altro che ormai ti ha raggiunto.
Ti prende per il braccio, ma riesci a dimenarti ed entri di corsa dentro il bar.
Nessuno sembra essersi accorto della tua presenza.
Speri che i tre uomini non abbiamo intenzione di seguirti all'interno ma ti sbagli.
Senti la porta aprirsi e ti giri, sono loro.<eccola qua> dice quello che prima ti aveva quasi presa<andiamo bambolina> dice prendendoti per le spalle. Gli altri due però non si muovono, rimangono fermi a fissare un punto indefinito dietro le tue spalle.
<ci sono problemi?> senti una voce maschile provenire dalla direzione dove i due uomini stavano guardando.<nessuno problema, signor Shelby> risponde quello che ti tiene
<io credo invece che un problema ci sia eccome> ribatte l'uomo alle tue spalle
<non si immischi, la signorina qua stava scappando da noi, siamo solo entrati a riprenderci ciò che è nostro> ribatte l'uomo, ti fa girare premendoti contro il suo petto. Ora puoi vedere l'uomo che gli sta parlando, rimani incantata dai suoi occhi azzurri.
Lui ti guarda e ti sorride, ti infonde sicurezza.
<la signorina è vostra moglie?> chiede
<no> risponde l'uomo
<vostra sorella?>
<no>
<vostra figlia?>
<no, non so chi sia, le ho solo chiesto un po' di compagnia ma lei è scappata via>
<bene allora la signorina non deve andare da nessuna parte con voi e soprattutto non è di vostra proprietà> ribatte l'uomo avvicinandosi a voi, stringe il suo cappello tra le mani.
<ora lasciatela andare e nessuno si farà male> continua, il suo sguardo fermo sul tuo.
Dietro di lui compaiono un paio di uomini.
L'uomo dopo un attimo di silenzio ti lascia andare.
<andiamocene ragazzi> dice rivolgendosi ai suoi amici, tutti e tre escono dal locale.
E con un cenno del capo, il tuo salvatore li fa seguire dagli uomini che erano dietro di lui.
Poi ti guarda con dolcezza, allunga una mano verso il tuo viso per asciugare una lacrima, ma il gesto ti fa indietreggiare.
<mi scusi, volevo solo asciugarle la lacrima> dice indicandovi il volto
<g-grazie> dici in un sussurro quando l'uomo la toglie.
<prego, mi permetta di offrirle qualcosa da bere> dice lui
<la ringrazio> rispondi
<di qua, nessuno ci darà fastidio> dice indicando una stanzetta al lato del bancone.
Lo segui e prendi posto al tavolo.
<bevete whisky?> chiede gentilmente
<sì grazie> rispondi, la paura piano piano abbandona il tuo corpo.
Lo osservi mentre ti versa da bere, i suoi lineamenti perfetti, le labbra carnose e infine gli occhi cristallini, sono magnetici>
<che maleducato non mi sono presentato> dice poggiando di nuovo la bottiglia sul tavolo.
<io sono Thomas Shelby> dice porgendoti la mano
<y/n Alder> rispondi, prendendo la sua mano, lui la porta alle labbra baciandoti le nocche.
Sorridi al leggero contatto.
<state meglio?> chiede poi con gentilezza
<sì, grazie mille, mi avete salvata> rispondi arrossendo
<è il minimo che potessi fare, come avete visto ho anche mandato i miei fratelli ad assicurarsi che quegli uomini non le diano più fastidio> dice bevendo un sorso.
<non dovevate> rispondi
<signorina dovevo eccome, finché ci siamo io e i miei fratelli qui niente e nessuno dovrà farle del male> dice sorridendoti.
Gli sorridi a tua volta e bevi un sorso di quella bevanda amara.
<credo sia meglio se vado a casa ora> dici dopo un po'
<posso accompagnarla?> ti chiede alzandosi a sua volta
<non è necessario, abito qui vicino> dici mettendo il cappotto
<insisto, una camminata serale non potrà farmi che bene e così sarò sicuro che non le accada nulla> dice lui
<va bene allora> ti arrendi, alla fine non ti dispiace l'idea di passare altro tempo con lui.
Uscite dal locale e vi avviate verso casa tua, lui ti porge il braccio e ti poggi a lui.
<perdonate la mia curiosità miss, io conosco tutti qui, ma lei mi sembra di non averla mai vista prima>
<è perché mi sono da poco trasferita qui> rispondi guardando Thomas, incroci il suo sguardo.
<capisco, e siete venuta qui con vostro marito?> chiede lui
<no> dici ridendo <sono venuta qui con mia zia e mia sorella, non sono sposata, non ancora almeno> aggiungi
<quindi siete fidanzata?> chiede lui curioso
<no signor Shelby, non sono nemmeno fidanzata anche se mia zia spera che lo diventi presto> rispondi all'uomo
<Thomas> dice lui, lo guardi confusa
<chiamami Thomas>
<va bene... Thomas> dici scandendo il suo nome.
Thomas sorride, sentire il suo nome pronunciato dalle tue labbra gli fa sentire una sensazione strana alla bocca dello stomaco, una sensazione nuova.
<siamo arrivati> dici fermandoti davanti alla porta di casa.
Thomas guarda verso la tua casa, poi guarda di nuovo te.
<sembra vuota> dice lui
<mia zia e mia sorella non ci sono, mi raggiungeranno la prossima settimana> dici prendendo le chiavi dalla borsa
<e siete al sicuro da sola?> chiede lui leggermente preoccupato
<non preoccuparti per me Thomas, starò bene> dici guardando l'uomo.
Lui ti guarda negli occhi il secondo in cui il suo nome lascia le tue labbra.
Rimanete per un momento infinito a guardarvi negli occhi.
<bene allora vi lascio> dice lui facendo un passo indietro
<spero di rivedervi presto> dici sorridendogli
<anche io> dice per poi incamminarsi di nuovo verso il bar, lasciandoti sulla porta di casa ad osservare la sua figura allontanarsi.
Sono passati due giorni da quando hai conosciuto Thomas, non sei riuscita a vederlo per colpa del lavoro ma oggi sei intenzionata a rivederlo.
È pomeriggio e decidi di andare al Garrison, la locanda dove vi siete incontrati per cercarlo.
Quando entri nel locale, lo trovi praticamente vuoto, pochi uomini seduti ai tavoli ti guardano. Poi noti che al bancone c'è un gruppo di uomini, quelli che l'altra sera erano con Thomas, quindi come ha detto lui sono i suoi fratelli.
Uno di loro ti nota.
<Thomas guarda chi c'è> dice spostandoti, così che lui possa vederti e tu possa vedere lui.<y/n che piacere> dice avvicinandosi a te, gli sorridi
<ciao Thomas>
<cosa ci fai qui?> chiede ricambiando il tuo sorriso.
Lo osservi non puoi certo dirgli che sei venuta perché lo volevi vedere di nuovo.
<sono venuta a darvi questo> dici porgendogli un biglietto, lui ti guarda confuso
<è il biglietto per il mio spettacolo, ho pensato che fosse un buon modo per ringraziarvi per quello che avete fatto per me l'altra sera> dici imbarazzata, lui sorride studiando a fondo il biglietto che ha tra le mani.
<voi cantate?> chiede guardandoti poi negli occhi
<sì> rispondi
<se volete potete portare anche i vostri fratelli, anche loro mi hanno aiutata> aggiungi indicando gli uomini che dal bancone vi osservano.
<non ne capiscono molto di musica loro> mente, ma solo perché vuole venire da solo, per poter stare da solo con te.
<spero che almeno lei verrà>
<sarà un vero onore sentirla cantare y/n> dice rivolgendoti l'ennesimo sorriso che ti fa battere forte il cuore.
LA SERA DELLO SPETTACOLO
Sei in ansia, terrorizzata all'idea di esibirti per Thomas, lo hai visto in fondo al locale dove ti esibisci, vicino al bancone.
Nonostante l'ansia riesci ad esibirti alla perfezione, guadagnandoti applausi e fischi di approvazione da tutto il pubblico, ma i tuoi occhi cercano un'unica persona.
Anche lui sta applaudendo, sorride e gli occhi gli brillano.
Sorridi e dopo un breve inchino scendi dal palco.
Raggiungi Thomas al bancone.
<siete bravissima> dice lui
<grazie Thomas> dici sorridendogli
<posso offrirvi da bere?> chiede lui
<sì molto volentieri> rispondi
vi sedete ad un tavolo in disparte.
<sarò sincero, erano anni che non sentivo qualcuno cantare e così bene> dice lui
<è davvero un onore sentirvelo dire, ero sinceramente agitata>
<non dovete, siete perfetta> dice prendendoti la mano
Arrossisci a lo guardi. Lui a sua volta ti guarda e sorride.
<Thomas, volete accompagnarmi a casa?> chiedi all'uomo, sperando che colga il tuo messaggio.
Non ti era mai successo prima di sentire sentimenti tanto forti per qualcuno e in così poco tempo.
<molto volentieri> dice lui.
Arrivate a casa tua.
<prego, fai come se fossi a casa tua> dici guidando Thomas verso la sala
<questa volta te lo chiedo io> dici girandoti verso l'uomo
<posso offrirvi qualcosa da bere?>lui ti sorride, si toglie il cappotto.
<molto volentieri>
<ho un po' di tutto> dici.
Dopo aver scelto cosa bere vi sedete sul divano.
<y/n?> ti chiama, ti giri verso di lui.
Ti guarda negli occhi e prima che tu possa dire qualcosa ti bacia.
Per un attimo rimani ferma, piacevolmente sorpresa.
Poi subito dopo ricambi il bacio, allungando le mani attorno al collo di Thomas, che a sua volta porta le sue sui tuoi fianchi.
Gli mordi leggermente il labbro, cosa che non fa altro che aumentare le temperature.
Lui ti stende sul divano, ti sovrasta con il suo corpo.
Continuate a baciarvi mentre le vostre mani si avventurano sui vostri corpi liberandoli dai vestiti.
Quando ormai siete nudi lui si ferma e ti guarda.
<sei bellissima> dice per poi ricominciare a baciarti.
Ti svegli nel tuo letto, inizialmente non ricordi gli eventi della sera precedente poi un braccio stretto attorno a te ti riporta alla memoria tutto.
Ti scosti per osservare meglio l'uomo davanti a te, sembra che stia ancora dormendo.
Gli accarezzi i capelli neri con delicatezza per svegliarlo.
<buongiorno> ti dice con voce roca prima di aprire gli occhi
<buongiorno Tommy> dici baciandogli lo zigomo.
Al tuo nomignolo lui sorride teneramente, ti stringe al suo petto facendo aderire di nuovo i vostri corpi.
<spero che tua zia sarà contenta di sapere che sei finalmente fidanzata> dice lui per poi baciarti.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro