STEVE ROGERS
Stavi tranquillamente leggendo un libro sul divano in sala, un bicchiere di vino bianco al tuo fianco.
Quando ad un tratto vieni avvolta dalle tenebre, è tutto buio, ogni luce in casa è spenta.
Vedi solo nero, solo buio attorno a te, solo buio... senti il cuore cominciare ad accelerare il battito, c'è silenzio, un silenzio spaventoso.
"merda... ok y/n con calma, deve essere un blackout, non è niente di grave, la luce tornerà..." cerchi di tranquillizzarti.
"no no, non devo pensare a quello, non posso, non voglio" senti l'ansia e l'angoscia salire quando la mente ti riporta in quel posto orribile.
"Steve arriverà a momenti, andrà tutto bene" ti stringi le gambe al petto chiudi forte gli occhi ma la sensazione non passa, la paura si impossessa della tua mente, non riesci più a ragionare, ti gira la testa, il respiro si fa pesante e affaticato, il tuo cuore batte così veloce che sembra voglia uscire dal petto.
Cerchi di alzarti per prendere il telefono, ma le gambe non sembrano voler collaborare, a fatica arrivi al tavolo della cucina, cerchi il telefono ma non lo trovi.
Nel buio più totale ti senti completamente persa.
Ti poggi al tavolo cercando di regolarizzare il respiro,
"come abbiamo imparato con la psicologa, uno due, uno due"
ti ripeti cercando di inspirare ed espirare trovando un ritmo più calmo, piano piano sembra funzionare, riesci a rendere il tuo respiro più regolare, il che aiuta anche il giramento di testa che diminuisci, e forse ti sei evitata un attacco di panico, ma il cuore non ha intenzione di rallentare.
Finalmente senti un rumore familiare, un rumore che ti riporta alla realtà del tutto.
<Steve> dici piano, sentendo il ragazzo entrare in casa
<y/n dove sei?> ti chiede preoccupato, subito dopo ti raggiunge.
<sei arrivato> dici poggiandoti a lui che di riflesso ti stringe a sé,
il suo calore, il suo profumo di dopobarba e il suo battito regolare ti tranquillizzano, e sembra che anche il tuo cuore abbia ripreso a battere normalmente.
<meglio?> ti chiede Steve sentendoti più rilassata tra le sue braccia, ti lascia un dolce bacio sulla fronte aspettando una tua risposta
<ora che ci sei tu qui con me sì>
<vieni, ci mettiamo un po' sul divano> ti dice lui, prendendoti in braccio e portarti sul divano.
Si siede e ti poggia sulle sue gambe, rimani poggiata al suo corpo caldo con gli occhi ancora chiusi.
<y/n è tornata la luce> dice lui con calma, finalmente hai il coraggio di aprire gli occhi, il tuo appartamento è di nuovo illuminato, non c'è un nemmeno un angolo buio.
Ora sì che sei completamente rilassata, anche se ancora un po' scossa.
<come ti senti?> chiede il tuo ragazzo preoccupato, lo guardi, e ti sembra un po' più bello del solito, gli sorridi
<sto bene Steve, è passato tutto> dici accarezzandogli la guancia.
Dopo un po' andate a letto entrambi stanchi.
Ma quando ti metti sotto le coperte, non riesci a chiudere occhio, tutto il sonno e la stanchezza che avevi sembrano essere spariti. Steve invece sembra aver preso subito sonno.
Dopo quelle che ti sembrano ore riesci ad addormentarti ma subito cominci a fare il tuo solito incubo, non è proprio nottata per dormire.
Ti alzi, guardi l'ora sul telefono, le tre di notte, stanca di cercare di dormire, decidi di uscire un po' fuori al balcone per prendere un po' d'aria fresca, ti prendi una felpa di Steve ed esci.
Poggiata alla ringhiera ammiri la città attorno a te, nonostante la tarda ora c'è ancora qualche macchina in giro, le luci accese che illuminano i profili dei palazzi.
È tutto così calmo, e sembra portare tranquillità anche a te.
Poco dopo vieni raggiunta da Steve.
<che ci fai qui fuori amore?> ti chiede con la voce impastata dal sonno, si avvicina a te, indossa solo dei pantaloni della tuta.
<non riuscivo a dormire>
<potevi svegliarmi> dice lui abbracciandoti da dietro, facendo aderire la tua schiena al suo petto.
<non volevo, stavi dormendo così bene> ammetti
<lo sai che preferisco stare sveglio con te che dormire, credo di aver dormito abbastanza> dice lui provocando una tua risatina.
<giusto capitan ghiacciolo, la prossima volta la sveglierò> dici ridendo girandoti verso di lui.
<ehi, ti sei fatta influenzare da Tony> chiede stringendoti verso di sé, i vostri volti ora sono molto vicini e come la prima volta senti le farfalle nello stomaco.
<non ti piace come soprannome?> chiedi al ragazzo dandogli un piccolo bacio all'angolo della bocca
<se lo dici tu mi piace> dice avvicinandosi ancora di più al tuo volto
<e cos'altro ti piace capitano?> chiedi stringendo le tue braccia al suo collo
<mi piacciono tanto le sue labbra signorina y/n>
Non rispondi, non hai intenzione di stargli lontana un secondo di più, annulli la distanza tra voi baciandolo.
Vi baciate sotto le stelle, con l'aria fresca della notte che vi avvolge.
<andiamo a letto ora?> chiede lui
<si> rispondi, lui ti prende per mano e vi dirigete verso il letto, dove dopo qualche bacio vi addormentate abbracciati.
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