AMBIENTATO NELLA QUARTA STAGIONE EPISODIO 9
(quando Parrish viene quasi ammazzato e scopre di essere "qualcosa")

<sarà meglio se lo porto da Derek> dici rivolgendoti a Stiles

<sceriffo lei deve andare in ospedale> dici poi rivolgendoti a Stilinski

<Lydia, vieni con me> dici alla ragazza e ti avvicini a Parrish

<Jordan, mi senti? Devi venire con me, ti portiamo al loft di Derek dove ti spiegheremo tutto> dici a Parrish che ti guarda con aria disorientata

Andate verso la tua volante e vi dirigete verso casa di Derek, lungo il tragitto hai chiesto a Lydia di chiamare sia Derek che Scott, che vi aspettano.

<y/n aiuta Jordan a darsi una ripulita, poi tornate di qua così potremmo parlare> ti dice Derek

<vieni Jordan> dici salendo le scale per andare verso il bagno, il ragazzo ti segue in silenzio.

<tieni, sono cose di Derek ma dovrebbero andarti bene> dici porgendo al ragazzo una maglia verde e un paio di jeans

<grazie> dice prendendogli e appoggiandoli sul lavabo

<stai bene?> gli chiedi poggiando la mano sulla sua spalla, al contatto il ragazzo sussulta ma si calma quando ti guarda nel riflesso dello specchio davanti a voi

<io ... non lo so...>

<sono qui fuori se hai bisogno, ora fatti una bella doccia>

<va bene>

Esci dal bagno e aspetti che il ragazzo esca.

Dopo dieci minuti, esce, è più tranquillo e ti sorride.

<sono pronto> dice

<andiamo, ci stanno aspettando> dici tornando al piano di sotto

Scott, Derek e Lydia vi aspettano.

Derek cerca poi di capire che creatura possa essere Jordan.

Ma è difficile a dirsi, comunque gli spiegate a grandi linee quello che è il mondo soprannaturale.

<va bene, Jordan direi che è meglio se torni a casa a riposare> dice Scott

<tieni puoi prendere la mia volante, domani poi mi ridarai le chiavi> dici porgendo le chiavi a Jordan

<grazie, allora buonanotte> dice lui per poi uscire dal loft.

Rimani ad ascoltare, grazie al tuo udito da lupo senti che nonostante sia salito in macchina non è ancora partito, senti il suo cuore battere forte come se fosse agitato. Decidi di scendere a controllare che stia bene.

Scendi le scale e ti avvicini alla macchina, vedi Jordan seduto dal lato del guidatore che si guarda le mani con uno sguardo preoccupato

<ehi tutto bene?> chiedi altrettanto preoccupata per il tuo collega

<sì credo, almeno... non lo so> ammette guardandoti

<vuoi compagnia?>

<credo di sì>

<se vuoi possiamo andare da me, ti offro un thè o anche della cioccolata calda se ti va>

<mi sembra ottimo> dice lui sorridendo, Sali in macchina e dopo aver indicato la strada a Jordan arrivate dopo dieci minuti.

<permesso> dice lui varcando la soglia di casa tua

<prego, fai come se fossi a casa tua> dici tu accendendo le luci di stanza e cucina che sono separate solo dal bancone

<puoi sederti dove vuoi, io mi preparo del thè, ne vuoi anche tu una tazza? O preferisci un po' di caffè, oppure della cioccolata calda... oppure...>

<del thè andrà benissimo> dice lui interrompendoti

<perfetto, mentre lo preparo siediti pure dove vuoi> dici mentre ti avvii verso la cucina.

Prepari l'acqua calda, la versi nelle due tazze e ti vai a sedere sul divano vicino a Jordan.

<grazie mille> dice prendendo la sua tazza

<attento che brucia> dici premurosa

<a quanto pare io sono a prova di bruciatura> dice lui ridendo, ti rilassa sapere che riesce a scherzarci sopra.

Cominciate a parlare di quello che è successo e di come tu sei diventata un lupo mannaro e come nonostante la tua natura sei riuscita ad essere un'ottima poliziotta.

<so quanto può essere spaventoso scoprire tutto questo> dici guardando il ragazzo

<lo è, è tutto confuso>

<posso capirlo, soprattutto dopo quello che ti è successo stasera>

<già, è stato strano e spaventoso> dice guardandosi le mani

<ehi io ci sono> dici prendendogli le mani tra le tue, lui guarda le vostre mani intrecciate poi alza lo sguardo sul tuo.

<y/n>

<sì Jordan?>

<tu hai paura di me?>

<assolutamente no, non pensarlo nemmeno per sogno, non potrei mai avere paura di te Jordan, io ti conosco... io so chi sei e so come sei, sei gentile, sei premuroso, coraggioso, sei un ottimo collega di lavoro, hai sempre la battuta pronta per tirarmi su il morale, mi porti il caffè tutte le mattina, sei speciale>

<pensi davvero tutto questi di me?>

<certo> alzandoti per portare le tazze in cucina, lui ti osserva poi si alza a sua volta e ti segue in cucina.

Si avvicina a te, ti accarezza le guance e in fine avvicina il viso al tuo fino a baciarti.

Ricambi subito il bacio consapevole di ciò che provi nei suoi confronti.

<io ci sarò sempre per ricordarti chi davvero sei> gli dici per poi approfondire il bacio e recuperare tutte quelle volte che avresti voluto baciarlo ma avevi troppa paura per farlo.