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DAMON SALVATORE


Come ormai ogni pomeriggio da un paio di settimane a questa parte ti trovi a casa Salvatore, dove con Elena e Stefan lavori per un progetto scolastico alquanto noioso ma necessario per mantenere la media dei voti alta per tutti e tre.

Nel bel mezzo del lavoro vi siete però resi conto di aver dimenticato dei materiali necessari per ultimare il progetto e renderlo perfetto.

<y/n per te va bene se andiamo io e Stefan a prendere quello che manca?> chiede Elena guardandoti supplicante, è evidente che abbia voglia di passare del tempo sola con Stefan e tu d'altro canto hai voglia di startene un po' lontana dai due piccioncini.

<andate pure, io vi aspetto qui e intanto controllo che il tema sia a posto e sistemo anche i diagrammi>

<grazie mille, sei un angelo> dice lei baciandoti la guancia

<va bene, staremo via per poco, se hai bisogno fai come se fossi a casa tua> dice Stefan prendendo le chiavi della macchina e la sua amata giacca di pelle marrone

<a dopo ragazzi, cercate di non metterci troppo> rispondi aprendo il computer e cercando il file che devi correggere

I due se ne vanno, lasciandoti finalmente da sola in silenzio e in pace, sono adorabili e simpatici certo ma a volte risultano pesanti con i loro continui baci, abbracci, carezze e quant'altro.

Ti concentri sul progetto, poggi il computer sul tavolo, sistemi il quaderno di lato in caso ti servisse appuntare qualche nuova idea per arricchire il tema e prendi la matita che come sempre quando sei concentrata fai scivolare tra le dita.

Non ti accorgi minimamente di non essere più sola, continui imperterrita a sistemare il tema, ti sistemi anche i capelli e togli la felpa.

<devi smetterla di fare così>

Ti giri di scatto appena senti la voce maschile provenire dalla porta, è Damon appoggiato allo stipite, non ti eri minimamente accorta che fosse tornato.

<di fare cosa?> chiedi confusa cercando di capire cosa mai gli potesse dar fastidio di quello che stavi facendo

<fare cose che mi fanno venire voglia di baciarti> risponde, sorridendo malizioso mentre si avvicina a te

<scusa> mormori senza sapere cosa dire o cosa fare, sai di essere diventata rossa come un peperone ma non puoi farci niente, Damon ha un certo effetto su di te, soprattutto oggi con quella maledetta camicia azzurra che fa risaltare il colore dei suoi occhi

<sei l'unica persona che conosco capace di chiedere scusa per essere terribilmente bella e attraente> dice dolcemente, mentre ti prende la mano per farti alzare, ti guarda negli occhi e ti accarezza la guancia

Vi guardate per un istante che sembra eterno

<posso baciarti?> tu completamente inebriata dalle sue mani non puoi fare altro che annuire, al tuo gesto lui sorride, ti prende il volto tra le mani e fa combaciare le vostre labbra.

Ti bacia con passione, stringendoti a sé, quando venite bruscamente interrotti da Stefan ed Elena che rientrano in casa. lui si allontana ti sorride e se ne va, lasciandoti lì in mezzo alla sala da sola.

Entrano i due ragazzi con una busta bianca, ti guardano

<sembra che tu abbia visto un fantasma y/n> commenta Stefan attirando la tua attenzione.

Tu ti ricomponi, rimetti la felpa e rispondi <ho solo ricevuto una chiamata da mia madre>

<tutto bene?> chiede Elena

<sì sì certo, allora avete preso tutto il necessario?> chiedi per cambiare discorso e distrarre l'attenzione da te e dalle tue guance rosse

<sì abbiamo preso tutto, dovremmo riuscire a finirlo entro stasera>

<perfetto, era ora, sono settimane che ci lavoriamo> rispondi controllando ciò che hanno preso.

Mentre i due vanno a lasciare la giacca, cerchi di non pensare troppo al bacio di Damon concentrandoti sulle ultime righe del tema che ti sembrano scritte in una lingua a te sconosciuta visto che non riesci a capire nulla di ciò che c'è scritto.

<allora come stanno i miei studenti preferiti?> senti la voce di Damon

<non credevo saresti tornato prima di sera> risponde Stefan tornando in sala e guardando male il fratello che si aggira nella stanza osservando il progetto e lanciandoti un'occhiata fugace.

<avevo voglia di stare un po' a casa>

<ok ma vedi di non darci fastidio mentre lavoriamo> risponde scocciato il fratello

<non ti preoccupare sarò silenzioso e tranquillo> dice Damon passandoti dietro e accarezzandoti la schiena senza farsi vedere dagli altri due.

Quindi tutti e tre vi mettete a lavorare al progetto, ultimando ciò che era rimasto a metà e ricontrollando almeno un paio di volte che tutto funzionasse e che tutto fosse in ordine.

<perfetto direi, mi sembra che ci sia tutto> dice Elena guardando il progetto sul tavolo

<sì credo che meglio di così non potessimo fare> dice Stefan baciandola, tu ti giri dal lato opposto ai due per non vederli baciarsi e alzi gli occhi al cielo, cosa che fa ridere Damon.

<ok ragazzi, io credo che me ne andrò a casa, sono esausta> dici mentre recuperi tutta la tua roba rimettendola nella tua borsa

<va bene y/n, vuoi un passaggio?> ti chiede Stefan

<no non ti preoccupare, me la faccio a piedi. Tu ed Elena state pure qua a godervi una serata tranquilla> rispondi mettendo la giacca

<buona serata ragazzi> dici avviandoti alla porta, ti rispondono tutti tranne Damon, peccato.

Esci dalla porta e dopo averla richiusa ti ritrovi davanti Damon con la sua giacca nera addosso e le chiavi della sua macchina in mano.

<davvero credevi che ti avrei lasciata andare a casa da sola a piedi e con il buio?> dice lui guardandoti sorridente

<credevo fossi di sopra a farti i cavoli tuoi e ad evitare le effusioni d'amore di tuo fratello ed Elena>

<e sbagliavi, ora io ti accompagno a casa> dice lui avviandosi verso la sua macchina, tu lo segui.

Fa il giro della macchina e va dal lato del passeggero

<ma cos..> fai per dire, quando capisci che è da quel lato per aprirti la portiera della macchina e farti salire, come un vero gentiluomo.

<grazie> dici avvicinandoti alla porta, prima di sederti però lo guardi e decidi di lasciargli un piccolo bacio all'angolo della bocca mettendo da parte la tua timidezza, che dopo oggi pomeriggio sembra andare scemando quando c'è Damon nei paraggi.

Lui sorride e ti chiude la porta.

Mentre guida verso casa tua, seguendo le tue indicazioni, ogni tanto ti guarda, poi ad un semaforo rosso, ti poggia la mano sulla gamba, accarezzandoti la coscia con il pollice, cosa che ti fa salire una scossa di brividi lungo la schiena. Poggi la mano sulla sua e fa intrecciare le vostre dita.

Ti senti a tuo agio con lui, più che con chiunque altro.

Quando la macchina riparte, senti il tuo telefono squillare, lasci la mano di Damon per aprire la borsa e cercarlo, è tua madre.

<pronto?> rispondi, mentre parli con tua mamma che ti dice che per l'ennesima volta questa sera sarai a casa da sola senti la mano di Damon che ancora sulla tua gamba ti accarezza l'interno coscia, facendoti rabbrividire di nuovo.

<va bene mamma, ci vediamo domani> chiudi la chiamata e ti concentri su Damon che tranquillo tranquillo sorride malizioso.

<allora la mammina ti ha dato buone notizie?> chiede guardandoti

<mi ha solo detto che stasera sarò a casa da sola, di nuovo>

<bene allora sì, sono buone notizie>

Rimanete in silenzio per il resto del tragitto, ascoltando la radio e tenendovi per mano.

Arrivate a casa tua, Damon parcheggia nel vialetto

<eccoci arrivati miss> dice guardandoti

<so già che mi dirai di sì ma te lo chiedo lo stesso, vuoi entrare e farmi compagnia visto che sono a casa da sola?>

<ovviamente, non potrei mai lasciarti da sola> sorride ancora e ti fa sciogliere, fai per scendere ma Damon ti blocca.

Scende prima lui, fa il giro della macchina e ti apre di nuovo la portiera, tu scendi e lo ringrazi.

<ma come niente bacio questa volta?> chiede raggiungendoti vicino alla porta di casa tua, ti giri con le chiavi in mano, ti poggi al suo petto dandogli un piccolo bacio a stampo, lui però non ti lascia andare, ti ha messo le mani sui fianchi e ti tiene stretta a sé, ti bacia ancora con passione come oggi pomeriggio.

<credo sia il caso di entrare se non vogliamo fare un piccolo show per i miei vicini> dici ridendo e aprendo la porta

<prego si accomodi> dici con fare scherzoso dopo aver aperto la porta, fai un piccolo inchino continuando a scherzare, facendo ridere Damon.

<io credo di volere la pizza stasera> dici salendo le scale per andare in camera tua seguita da Damon

<come vuoi, tanto lo sai che io non mangio>

<giusto, ogni tanto mi dimentico che sei un vampiro, se vuoi ho dello scotch e del rum di sotto> dici conoscendo i suoi gusti

<ecco ora sì che si ragiona> risponde lui

<ti dispiace mi dovrei cambiare> dici guardandolo, lui imperterrito ti guarda senza muovere un muscolo

<potresti girarti?> chiedi al ragazzo

<noiosa> dice ma poi si gira, aspettando che tu ti metta una maglietta larga e lunga.

<ok puoi rigirarti> dici legando di nuovo i capelli

<peccato speravo mi avresti fatto una bella sorpresa> dice guardando la maglia che hai addosso

<idiota> rispondi sorpassandolo per recuperare il telefono e chiamare la pizzeria, ma lui ti blocca davanti a sé, vi guardate negli occhi.

<y/n sai che sei diversa da tutte le ragazze che io abbia mai incontrato nella mia lunga vita>

<diversa in senso buono spero>

<sì assolutamente> dice accarezzandoti la guancia e baciandoti la fronte

<ora vai a ordinare la tua pizza, così poi ci mettiamo sul divano> dice dandoti una pacca sul sedere

<corro, anche perché sto morendo di fame>

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