BENNY WATTS pt.1
Salve a tutti, so che questa non è una richiesta ma volevo condividere con voi questo immagina che ho scritto.
Negli ultimi giorni ho guardato "La regina degli scacchi", una serie tv da poco uscita su Netflix, in cui il nostro amato Thomas Brodie-Sangster interpreta Benny Watts, personaggio di cui mi sono follemente innamorata e di cui ho dovuto subito scrivere appena finita la serie.
Spero vi possa piacere, tranquilli non contiene spoiler della serie tv.
Finita la lezione del pomeriggio ti rechi al tuo solito bar, poco lontano dalla facoltà.
Come sempre sei sola.
Entri e ti accoglie Rose <Buongiorno tesoro>
<ciao Rose> le rispondi ricambiano il sorriso
Ti guardi attorno e cerchi un posto libero.
Trovi un tavolino lontano dall'ingresso, mentre ti avvicini noti che al tavolo affianco al tuo ci sono due ragazzi che giocano a scacchi.
Il ragazzo con il capello alza lo sguardo dalla scacchiera e ti nota, vi guardate per un istante poi lui ti fa un cenno di saluto con il capo e torna a guardare il suo avversario.
Ti siedi, senza dare troppo peso all'accaduto.
<ti porto il solito y/n?> ti chiede Judith, un'altra cameriera, ormai ti conoscono tutti e sanno qual è la tua ordinazione
<sì grazie, mi porteresti anche un posacenere?> le chiedi
<subito> ti risponde lei sorridendo
Ti accomodi meglio sulla sedia, lisciando la gonna sulle gambe, dai un'ultima occhiata ai due giocatori alla tua destra e ti immergi nella lettura dell'ennesimo libro di psicologia che hai divorato questo mese.
Ogni tanto alzi lo sguardo dal libro sia per bere un sorso di caffè che per dare uno sguardo alla partita di scacchi.
Dopo un po' posi il libro e ti accendi una sigaretta.
I due ragazzi continuano a giocare, quello con il capello è visibilmente più a suo agio e sicuro di sé, sa quello che fa mentre l'altro giocatore, un ragazzetto occhialuto, sembra insicuro e nervoso, continua a spostarsi sulla sedia, muove velocemente lo sguardo evitando come la peste lo sguardo ti tutti ma soprattutto evitando di incrociare lo sguardo con il suo avversario che la contrario studia la sua espressione.
Poi osservi il resto della clientela del bar, i soliti due vecchietti seduti all'angolo a giocare a carte, una mamma con i suoi due figli che fanno merenda, un gruppo di ragazzine che spettegolano e la signora Ridel, con la sua solita rivista di moda e l'uncinetto poggiato sulle gambe.
Senti finalmente la voce del ragazzo con il cappello.
<ottima partita Will, ma puoi fare di meglio> dice al ragazzo che risponde un grazie balbettato.
<vedi qui ti sei bloccato, e qui potevi muoverti verso destra invece che a sinistra e avresti potuto vincere nel giro di una decina di mosse> aggiunge il ragazzo con il cappello indicando le pedine davanti a lui.
<s-sì hai ragione> risponde l'altro sempre nervoso
<guarda, ti metto le pedine in questa posizione, dimmi cosa potresti fare per vincere>
C'è un momento di silenzio.
Alzi lo sguardo dal libro e vedi il ragazzo sudare per quanto si sta concentrando.
osservi la scacchiera.
Passano altri dieci minuti, ancora silenzio e nessuna mossa del ragazzo.
<cavallo in G6 ed è scacco matto in sei mosse> dici tu, guardi meglio la scacchiera
<anzi, in quattro mosse> aggiungi tornando al tuo libro
I due ragazzi ti guardano confusi ma impressionati.
<e la signorina ha ragione> dice il ragazzo con il cappello.
<d-devo an-andare ora> dice balbettando l'altro ragazzo, che veloce si alza prende la sua giacca ed esce rischiano di inciampare un paio di volte.
<mi raccomando studia> dice il ragazzo ancora seduto
Poi si rivolge a te
<davvero niente male come mossa, un po' rischiosa e inusuale ma funziona> dice posando la scacchiera nella sua custodia, mettendola poi nel suo zaino.
<grazie> dici guardandolo, lui si alza e ti si avvicina.
<io sono Benny Watts> dice porgendoti la mano
<y/n, y/n Violinetti> rispondi poggiando la mano sulla sua, lui con un gesto delicato ti fa da baciamano.
<posso?> dice indicando il posto libero di fronte a te
<prego> dici sedendoti meglio sulla sedia e poggiando il libro sul tavolo.
<allora y/n, conosci bene gli scacchi?>
<sì abbastanza>
<non ti ho mai vista a nessuna competizione però>
<gioco solo per diletto, non mi sono mai interessata alle gare>
<è un vero peccato>
<non si perde niente il mondo degli scacchi se io non gioco>
<non credo, sono sicuro che hai una tecnica particolare>
<può darsi> dici sorridendogli
<quindi se non giochi a scacchi, cosa fai nella vita?>
<studio psicologia e scrivo romanzi> rispondi
<wow, davvero interessante> dice lui sinceramente colpito
<e tu?> chiedi <mi sembra di capire che gli scacchi sono la tua vita> aggiungi guardandolo negli occhi
Mentre ti risponde lo osservi meglio, occhi scuri, corpo snello, capelli biondi, porta due anelli e una collanina argentata. "è un bel ragazzo" pensi.
<... quindi sì, io gioco a scacchi da sempre> finisce di spiegarti
<wow, giochi da così tanto> rispondi affascinata
<tu invece? Dove hai imparato?>
<mio nonno, quando vivevamo in Italia ci giocavamo tutti i giorni, e qui in America ho continuato a giocarci con mio padre e mio fratello, è una specie di tradizione di famiglia>
<niente male>
<grazie> rispondi leggermente imbarazzata dallo sguardo del ragazzo.
Passate il resto del pomeriggio a chiacchierare.
<posso portarvi altro ragazzi?> vi chiede Rose avvicinandosi
Guardi l'orologio, sono le sei e trenta.
<per me no, devo andare ora> dici mettendo le tue cose nella borsa e dando i soldi a Rose
<ti accompagno>dice Benny mettendosi la giacca di pelle
<grazie, ma non devi>
<non devo, ma voglio> dice lui accarezzandoti il mento con l'indice.
Gli sorridi, rossa in volto, e uscite dal locale.
<di qua> dici svoltando a destra
<scusa se te lo dico ma parli molto bene l'inglese> dice lui porgendoti il braccio a cui ti appoggi subito
<è perché mia nonna era americana quindi ci ha insegnato l'inglese sin da piccoli> rispondi sorridendogli
<sei una ragazza davvero interessante> dice lui guardandoti e sorridendo
<è un bellissimo complimento>
<mi sembri sorpresa>
<è solo perché di solito la gente in una ragazza nota prima la sua bellezza, senza tener conto del suo cuore o della sua mente o della sua storia, come invece hai fatto tu>
<quindi se ti dicessi che sei anche bellissima rovinerei tutto?>
<no, prima di tutto hai notato altro> dici ridendo
<bene, perché mi piacerebbe rivederti e magari giocare a scacchi insieme>
<sarebbe un vero piacere>
<ottimo, domani pomeriggio sei libera?>
<sì sono libera>
<bene allora ti vengo a prendere, andiamo a casa mia se per te non è un problema>
<no, va benissimo>
IL GIORNO DOPO
Esci di casa aspettando Benny. Tiri fuori lo specchietto per controllare che il make-up sia perfetto, sistemi il rossetto quando senti Benny.
Scende dalla sua macchina
<ti fai bella per me y/n?> ti chiede avvicinandosi
<non ce n'è bisogno, sei già bellissima> aggiunge baciandoti la guancia
<grazie> rispondi, seguendolo alla macchina, ti apre la portiera e la richiude quando sei seduta.
<pronti a partire> dice e mette in moto
Arrivate a casa sua, è dall'altra parte di New York quindi ci mettete un po' per arrivare, e durante il viaggio cantate le canzoni che passano alla radio e ridete.
<benvenuta nella mia tana> dice lui tenendoti la porta aperta per farti entrare.
<grazie> rispondi guardandoti attorno> è un grosso monolocale, con pochi mobili, una stanza matrimoniale e un piccolo bagno.
<non è molto ma è casa> dice lui guardandoti
<mi piace, e poi per una volta sono in una casa che non sia affollata di gente>
<famiglia numerosa?>
<famiglia italiana> gli rispondi facendolo ridere
<fai come se fossi a casa tua, io vado a poggiare la giacca> dice entrando nella sua camera.
Ti avvicini alla scrivania, sopra c'è un giornale di scacchi, con Benny in prima pagina.
Lo prendi in mano e lo sfogli, Benny è il campione nazionale di scacchi ed è anche tra i più giovani.
<non mi avevi detto di essere il campione nazionale> dici al ragazzo che esce dalla camera con una camicia slacciata fino a metà petto
<ah beh, non è una cosa che dico, di solito la gente mi riconosce, e se non mi riconosce come te non voglio dirlo proprio subito> dice ridendo
<capisco>
<tu invece sei famosa in qualche modo?> ti chiede lui
<no, ho solo pubblicato il mio primo romanzo due anni fa e ha avuto un po' di successo> gli rispondi, lo guardi e non puoi fare a meno di notare quanto sia attraente.
<come si chiama?>
<l'oceano tra noi> rispondi <è la storia d'amore dei miei nonni>
<mi piacerebbe leggerlo>
<te ne porterò una copia la prossima volta che ci vediamo>
<e ora?> ti chiede
<cosa?> lo guardi confusa
<stai scrivendo?>
<ho un romanzo in stallo, sto cercando la giusta ispirazione per finirlo, e intanto sto lavorando ad un progetto per l'università che mi prende molto quindi non ho né la testa né il tempo per scriverlo>
<interessante. Ti va un po' di caffè?> ti chiede
<sì grazie> gli sorridi, lui rimane un momento a guardarti poi si mette a fare il caffè.
<tu invece hai qualche campionato in programma?> gli chiedi sedendoti al tavolo, dove in mezzo c'è già posizionata una scacchiera
<sì, ne ho uno tra tre settimane>
<preoccupato?>
<non molto, ma sto cercando l'ispirazione per cambiare un po' le mie tecniche che ormai tutti conoscono>
<potrei aiutarti> dici prendendo il caffè che ti ha poggiato davanti
<davvero? Latte e zucchero?> ti chiede
<entrambi, e sì, hai detto che ho una tecnica interessante, io so per certo che ho studiato gli scacchi in modo diverso dal tuo quindi magari potrei darti un altro punto di vista>
<saresti la mia salvezza y/n> dice tutto sorridente
<addirittura> dici ridendo
Giocate un paio di partite e Benny scopre che veramente hai una tecnica molto particolare e che lo puoi aiutare per il suo torneo.
<sarò sincero sei fenomenale> dice lui, avete giocato già quattro partite e siete pari.
<tutto grazie a nonno Enzo> rispondi al ragazzo alzandoti per posare la tazza nel lavabo.
<metto via anche la tua?> gli chiedi
<sì grazie> ti risponde dandoti la tazza
<y/n?>
<sì Benny?> ti giri, rimani appoggiata alla cucina e lo guardi
<vorresti essere la mia seconda al torneo?>
<Benny io non so nemmeno cosa sia la seconda> dici ridendo
<giusto, beh è il termine tecnico per quella persona che sta al fianco del giocatore, lo aiuta ad allenarsi, gli consiglia cosa fare e tutte queste cose> dice lui
<se pensi che io ti possa aiutare, lo sarò molto volentieri> rispondi, lui si alza e ti si avvicina.
<davvero lo faresti?> ti chiede entusiasta
<certo>
<grazie grazie grazie> ripete mentre ti abbraccia, ti tiene stretta al suo petto, la testa poggiata sulla tua spalla e ti ripete quest'unica piccola parola con le labbra che ti sfiorano il collo provocandoti una scossa di brividi lungo la schiena.
<di niente> gli rispondi cercando di ricomporti
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