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ALEC LIGHTWOOD


Arrivi finalmente a Brooklyn, è sera, dovevi aspettartelo dato il fuso orario.

Devi cercare l'Istituto, visto che i tuoi adorati capi non ti hanno dato neanche uno straccio di indicazione.

Sei arrivata in una zona abbastanza trafficata, grazie al portale di quello stupido stregone, ti guardi attorno e noti un locale, sembra normale a prima vista ma poi noti che sull'insegna c'è una runa angelica, è probabile che dentro tu possa trovare qualcuno che sappia dirti dove si trova l'istituto o dove trovare uno shadowhunters che lo sappia.

Ti avvicini, rimanendo sempre in disparte, grazie alla runa dell'invisibilità nessun umano può vederti.

Nascondi le rune tirando giù le maniche della maglia e aspetti in disparte di vedere qualche tuo collega.

Passano venti minuti e oltre a qualche stregone e qualche altra creatura non vedi altri. Poi all'improvviso vedi tre figure camminare velocemente verso il locale, un ragazzo biondo, una ragazza e un ragazzo con i capelli neri alto. Sono shadowhunters, lo capisci dalle rune che spuntano dai loro vestiti.

Ti avvicini a loro quando si fermano in disparte poco lontano dall'entrata.

<ciao scusate il disturbo> dici quando sei abbastanza vicini

<tu ... cosa? Come fai a vederci?> chiede il biondo

<sono una shadowhunters anche io> dici tu mostrando la runa angelica sul polso

<cosa ci fai qui?> ti chiede il ragazzo con i capelli neri

<credo che sia meglio presentarsi prima di cominciare a farle mille domande> dice la ragazza

<io sono Isabel LIghtwood, ma puoi chiamarmi Izzy> aggiunge porgendoti la mano con un sorriso smagliante

<y/n Greyjoy> rispondi stringendole la mano

<loro sono Alec, mio fratello e Jace, sempre mio fratello ma non di sangue> dice lei indicando prima il ragazzo alto e poi il biondo

<piacere> dice Jace allungando la mano, che stringi, per poi farti da baciamano

<bene, ora possiamo sapere cosa ci fai qui? Nessuno ci ha detto che sarebbe arrivato una shadowhunter>

<non ve lo hanno detto perché non lo sanno, io vengo da Londra, sto seguendo le tracce di un demone che mi è scappato una settimana fa, e per punizione i miei "capi" mi hanno mandata a cercarlo da sola, e siccome non hanno voglia di fare assolutamente nulla per aiutarmi mi hanno mandata allo sbaraglio senza sapere dove stessi andando o senza avvisare l'istituto locale> dici con voce seria, da quando sei piccola non sei mai andata d'accordo con la "famiglia" di shadowhunters che ti ha cresciuta all'istituto di Londra.

<ti hanno mandata da sola a cercare un demone? Potevano avvisare noi o almeno mandarti con la tua parabatai> dice Izzy

<come ho già detto a loro non importa molto di me quindi mi hanno mandata da sola per liberarsi di me, e poi io non ho una parabatai quindi anche volendo sono sola a prescindere> ammetti abbassando lo sguardo.

<capito, dobbiamo portarti all'istituto?> dice Alec, la sua espressione sembra ammorbidirsi

<sì grazie, avrei bisogno di una mano per capire la posizione esatta del demone se per voi non è un problema> rispondi al ragazzo

<andiamo, seguici> dice la ragazza e li segui verso l'istituto.

Dopo quasi due ore siete riusciti a trovare il nascondiglio del demone.

<bene ora che sappiamo dove si trova possiamo andare a prenderlo> dice Jace

<no, devo farlo da sola, altrimenti la mia famiglia non me lo perdonerà mai> dici fermando il ragazzo che stava già prendendo le sue armi.

<sei sicura?> chiede Izzy, visibilmente preoccupata

<non vi preoccupate, sono abituata a lottare da sola> dici per poi uscire dall'istituto e correre verso il demone che a quanto pare non si trova molto lontano.

Segui le indicazioni di Alec e arrivi in una discarica, è il posto adatto per un demone.

Tiri fuori la lama angelica e cominci a girare tra i rifiuti.

Giri per un po' tra le cataste di rifiuti ma del demone non c'è traccia, quando all'improvviso vieni attaccata, è lui, il dannato demone che sta seguendo da una settimana.

<maledizione> urli per poi cercare di ferirlo ma è troppo veloce, poco dopo ti trovi accerchiata da altri tre demoni della stessa specie.

<dio perché dovete sempre moltiplicarvi> dici esasperata cercando di uccidere quello più vicino, riesci ad avere la meglio sui primi due, ne mancano due.

Uno è ferito, lo raggiungi e lo trapassi con la lama, ne manca uno solo.

Ma non lo vedi più, continui a girare su te stessa per cercare di individuarlo tra i cumuli, senti dei rumori, ma continui a non vederlo.

All'improvviso appare alla tua destra, ti sta per attaccare ma viene trapassato da una freccia che proviene dalla tua sinistra, ti giri e vedi Alec abbassare il suo arco.

<cosa ci fai qui?> chiedi al ragazzo

<non c'è di che> risponde lui

<ok grazie ma ce l'avrei fatta anche da sola, ripeto cosa ci fai qui?>

<ho visti dallo schermo che dove eri tu sono arrivati altri tre demoni e sono venuto a controllare che stessi bene> ammette

<grazie> dici sorridendogli <ma agli altri diremo che ti sei preoccupato per niente e che li ho uccisi io> dici prendendolo in giro e tirandogli un buffetto sulla spalla.

<come vuoi tu orgogliosa> dice lui ridendo a sua volta

<perché la tua famiglia è così dura con te? Insomma non mi sembri tanto male come shadowhunter>

<loro non sono veramente la mia famiglia, per questo a volte li chiamo i miei "capi", loro mi hanno solo cresciuta, sono stati obbligati a farlo da conclave, mia madre è morta dandomi alla luce e siccome loro avevano un paio di note rosse sul loro curriculum il conclave ha deciso di affidarmi a loro, loro non l'hanno presa molto bene, soprattutto quando crescendo ho cominciato ad essere più brava dei loro figli>

<mi dispiace> dice lui guardandovi, intanto vi state incamminando verso l'istituto

<va bene così, il loro odio mi ha solo resa più forte e testarda, un po' è anche grazie a loro se sono così brava, passavo tanto di quel tempo ad allenarmi e a studiare per piacergli che ho finito per essere abbastanza brava>

<come hai detto che si chiamano?>

<Alder>

<ora capisco tutto>

Lo guardi con aria interrogativa

<la mia famiglia e gli Alder si conoscono da tempo, mia madre non li sopporta, mi raccontava sempre di quanto fossero presuntuosi e antipatici>

<ah bene, la loro fama li precede> dici ridendo

<ora cosa farai?>

<non lo so, di certo non voglio tornare da loro e loro non vogliono che io torni...>

<potresti rimanere qui per un po'> dice lui sorridendoti

<sei sicuro che non sarebbe un problema?>

<siamo a corto di Shadowhunters e siamo pieni di stanze vuote, direi che non è un problema>

<io... o mio dio... grazie, sarebbe stupendo> dici abbracciandolo, lui inizialmente rimane rigido poi ricambia l'abbraccio, vi staccate un po' imbarazzati.

<bene, andiamo a dirlo anche agli altri> dice lui entrando nell'istituto, lo segui.

Quando entrate una donna vi si avvicina.

<Amber?> dice avvicinandosi a te

<no, io sono y/n, mia madre si chiamava Amber>

<oh tesoro, le assomigli così tanto> ti dice accarezzandoti la guancia, la guardi confusa

<scusa, io sono Maryse Lightwood, ero una grande amica di tua madre>

<il piacere è il mio, io sono y/n Greyjoy> dici porgendole la mano, che subito stringe sorridendoti

<mamma, y/n resterà con noi per un po', lei viene dall'istituto di Londra>

<hai vissuto tutto questo tempo con gli Alder?> ti chiede preoccupata

<sì, proprio loro>

<puoi rimanere qua anche per sempre, non voglio che la figlia di Amber debba vivere con quegli idioti> dice lei

<sarebbe stupendo> le dici entusiasta e grata

<bene, vado a inviare una lettera al conclave così avviso del tuo spostamento> dice lei sorridendo

<o mio dio> dici incredula

<te l'ho detto che potevi restare> ti dice Alec prima che sua sorella ti travolgesse con un abbraccio.

Sono passati ormai un paio di mesi da quando ti sei traferita, ti trovi benissimo e soprattutto ti sei innamorata, è la prima volta che provi dei sentimenti così forti per qualcuno e quel qualcuno è proprio Alec.

Questo pomeriggio ti trovi nell'enorme libreria dell'istituto, stai leggendo un vecchio romanzo.

Quando vieni raggiunta da Alec. Alzi lo sguardo dal libro e lo vedi arrivare, non ti stacca gli occhi di dosso.

<ciao Alec> dici poggiando il libro sulle tue gambe

<ciao y/n, disturbo?>

<no affatto, hai bisogno?>

<no, volevo solo vederti> dice sorridendoti, la sua risposta ti fa arrossire.

<cosa leggi di bello?>

<un vecchio romanzo> rispondi guardandolo sedersi al suo fianco.

<interessante> ti dice ridendo

<ti volevo dire una cosa> dice lui guardandoti negli occhi < tu mi piaci y/n, mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho vista>

Lo guardi incredula, non sai cosa dire.

<capisco che magari possa essere strano per te, spero di non aver rovinato la nostra amicizia ma...> lo interrompi baciandolo , lo cogli di sorpresa infatti ci mette un po' a ricambiare il bacio.

Poi quando finalmente ricambia ti stringe forte a sé.

<mi piaci anche tu Alec Lightwood> dici a pochi millimetri dalle sue labbra, lui sorride e ti bacia di nuovo, approfondendo il bacio.

Venite interrotti da un colpo di tosse, vi girate ed è Jace.

<per quanto sia bello vedervi finalmente insieme, vi prego di fare certe cose in un posto meno pubblico> dice sedendosi al piano.

<forse ha ragione> dice Alec alzandosi, ti porge la mano, ti alzi e intrecci le dita con le sue.

Ti porta in camera sua, quando chiude la porta lo guardi, lui si gira e ti sorride.

<qui nessuno dovrebbe interromperci> dice prendendoti in braccio e ricominciando a baciarti.

Si siede sul letto con te sulle sue gambe, si stacca un momento e ti guarda negli occhi.

<y/n, vuoi essere la mia ragazza?> ti chiede sorridendo

<assolutamente sì> rispondi per poi baciarlo di nuovo

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